Space Oddity

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Breve guida ai Character x Reader:
• Y/N: your name (il tuo nome);

• Y/L/N: your last name (il tuo cognome);

• Y/H/C: your hair color (il tuo colore di capelli);

• Y/E/C: your eyes color (il tuo colore degli occhi).

Combattere. Era questa l'unica cosa da fare.

Combattere. Combattere fino allo sfinimento; fino al collasso; fino, se così avesse dovuto essere, alla fine.

Riusciva a intravedere vagamente le tre figure che si ergevano ai suoi lati con la coda degli occhi. Non aveva importanza vederli, perché in cuor suo sapeva che c'erano.

E questo bastava.

Sirius si sentiva vivo, vivo come non lo era stato da tempo, con la fredda aria invernale che gli invadeva il corpo e lo spirito e il fitto profumo di pini che inebriava le sue radici.

La Foresta Proibita sembrava particolarmente spettrale, quella notte.

Ma Sirius non badava nemmeno a questo.

La sentiva scorrere nelle vene, nel corpo e nell'anima: l'unica e inconfutabile certezza che avrebbe solo voluto continuare a combattere.

Poco rimarchevole era il resto.

Nell'oscurità nella notte – resa più luminosa solo dalle scintille provenienti dalla bacchette dei duellanti – Sirius pronunciò un Avada Kedrava che, ne fu sicuro, uccise il Mangiamorte che gli si parava davanti.

Aveva vinto.

E, allora, cos'era quel senso di malessere, che pian piano sembrava trasformarsi in disperazione, nel suo petto?

Perché tutto pareva incupirsi attorno a lui, come se un'aura di terrore lo stesse imprigionando?

All'improvviso, non capì come, si ritrovò ai piedi del cadavere del Mangiamorte che aveva ucciso.

Con mani tremanti, scostò piano la maschera dal suo volto.

Mai un'onda tanto gelida gli aveva attraversato il cuore prima di quel momento.

Perché il corpo che giaceva a terra, privo di vita a causa sua, era quello di suo fratello.

Regulus.

Sirius si svegliò madido di sudore. Si rese conto solo dopo svariati minuti di star ansimando copiosamente.

Si passò velocemente una mano sul volto e sui capelli, poi, mettendosi a sedere, lanciò uno sguardo all'orologio sul comodino al lato del suo letto.

Le due e un quarto di notte.

Non seppe dire quanto tempo se ne stette in silenzio, riprendo lentamente un respiro regolare, a fissare le tende semi-chiuse del suo baldacchino scarlatto.

Provare a riaddormentarsi sarebbe stata semplicemente una perdita di tempo.

Come poteva farlo?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 08, 2019 ⏰

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