capitolo 2

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Seguii Ginevra, Lucrezia e il ragazzo riccetto che si chiamava Gianluca nel bagno dei maschi, lì si trovavano già gli altri ragazzi che facevano parte degli ultimi banchi e con loro c’erano altri due ragazzi che non erano della mia classe.

Tutti mi squadrarono senza dire una parola e Riccardo mi rivolse un piccolo ghigno compiaciuto mentre si accendeva la sua sigaretta.

Io presi la mia dal pacchetto comprato quella mattina e me la misi tra le labbra, ma mi accorsi di aver dimenticato l’accendino in classe. ‘’Meglio’’ pensai.

‘’ Scusami posso chiederti l’accendino?’’ chiesi al ragazzo che si trovava accanto a me.

Mentre lui si tastava le tasche alla ricerca dell’ accendino, Riccardo mi sventolò davanti il suo.

‘’Tieni. Prendi il mio.’’

‘’Grazie.’’ Gli sorrisi incrociando lo sguardo con quei bellissimi occhi azzurri. Certo che era proprio carino, ma decisamente troppo piccolo per me. Oltre al fatto che le regole erano piuttosto chiare : Non era permesso nessun tipo di legame sentimentale o fisico ne con gli alunni, ne con i docenti della scuola. Mi era permesso intrattenere relazioni utili solo per mantenere la mia copertura o come informatori. Certo se ad un certo punto avessi dovuto baciarmi un brufoloso diciottenne per mantenere la copertura avrei sicuramente scelto lui!

Mentre il mio cervello si faceva tutte queste pippe mentali non mi accorsi che quel bel biondino davanti a me mi aveva appena fatto una domanda.

‘’Ehi allora da quanto stai a Roma?’’

‘’Scusa?’’ Chiesi imbarazzata.

Lui fece un ghigno divertito e ripetè la domanda cercando di scandire le parole.

‘’Ti ho chiesto quando ti sei trasferita a Roma.’’ Poi fece un tiro di sigaretta senza staccarmi gli occhi di dosso.

‘’Da circa un mesetto.’’

‘’E come mai?’’ Continuò l’interrogatorio.

‘’Che palle Richi ma la vuoi lasciare in pace!’’

Disse infastidita Ginevra guardando il suo forse ‘’ex’’ con sguardo truce.

‘’Gelosa Ginni?‘’ Chiese Gianluca.

La ragazza spostò lo sguardo furente verso il riccetto.

‘’ Fatti i cazzi tuoi tu! ‘’

Lui sorrise divertito per nulla offeso.

‘’ Be so per certo che quello che fa il cazzo di Riccardo non è più affre tuo.’’

Però che ragazzo raffinato! Per quanto quella battuta fosse orrenda e profondamente offensiva per la mia nuova amica era servita a chiarirmi qualche dinamica del gruppo. Tra Ginevra e Riccardo non c’era nulla di ‘’romantico’’ probabilmente per volere di quest ultimo e inoltre a Gianluca piaceva Ginevra o almeno se la sarebbe voluta fare; tanto per mantenere elevata la raffinatezza.

‘’Vaffanculo coglione!‘’ Disse Ginevra incazzata, fece un ultimo tiro alla sigaretta che stava fumando e poi se ne andò offesa.

L’amica la seguì subito, ma si fermò sulla porta del bagno.

‘’Ragazzi Daniele ha detto che stasera ci becchiamo a casa sua vuole discutere del prossimo viaggio.’’

Gianluca e i due ragazzi che non erano della mia classe si scambiarono un segno d’assenso. Dovevo fare qualcosa. Dovevo andare a casa di questo Daniele.

Non proprio la tipica licealeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora