Capitolo 1.

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Dopo qualche oretta, Liam decise di tornare a casa, se quella potesse esser definita "casa".
Entrò e si ritrovò la coppietta sul divano a scambiarsi baci e coccole.
Stette lì una buona decina di minuti ma nessuno lo notò.

Deficiente non possono vederti, non hanno mica gli occhi dietro la testa.

Sarà, ma a Liam iniziava a girare il cazzo.

"Io sarei qua." Si schiarì la voce vedendo i due girarsi verso di lui.
"Oh ciao Liam. Vieni qui, ti volevamo dire una cosa." Disse Harry guardandolo con un sorriso che andava da un orecchio all'altro.
L'Omega si avvicinò e incrociò le braccia.
"Il tuo nipotino si chiamerà Jonah." Sorrise Harry baciando Louis.

E lì Liam scoppiò.
"Vi rendete conto di quanto siate odiosi?" Ringhiò guardandoli deluso. "Voi fate i piccioncini ed è come se mi rinfacciaste che sono sterile cazzo!" Lasciò a bocca aperta i due, che proprio non si aspettavano questa rabbia.
"So di essere un fallimento, so di non contare più un cazzo e che nessuno mi vuole più bene. L'hai detto Harry, me l'avevi promesso anni fa. Ma non siete per niente in grado di volermi bene e pensate solo a quel cazzo di coso che cresce nella sua dannata pancia. Andate tutti a fanculo, non muoio senza di voi. Mi devo solo abituare!" In lacrime ritornò fuori dalla porta, neanche dieci minuti dall'entrata in quella maledetta casa.

Decise di mandare un messaggio a Niall, ringraziando il biondo di aver avuto l'idea.

A Nello Il Magnifichello💗🦄:
Niall ho seriamente bisogno di te.
Ps. Come cavolo ti sei salvato? È il mio telefono e se lo vede mia mamma piglia un infarto, non sono così... Stupido.

Da Nello Il Magnifichello💗🦄:

Tesoro, vieni a casa mia, ti mando la via.
Ps. Mi sono salvato così perché sono magnifico. Zitto, muto e riga dritto verso casa Horan.

Il piccolo rise nelle lacrime nel leggere i messaggi, Niall era veramente simpatico.
Dopo aver capito dove si trovava la casa di Niall, corse per cinque minuti.
Prima arrivava, prima poteva abbracciare Niall.

Quando suonò il campanello, il biondo venne ad aprire, con una cuffietta ridicola a coprire i capelli e l'accappatoio.
Liam restò a bocca aperta e Niall rise, finendo a terra.
"Manco avessi visto la Madonna, mi ci vedrei. Maria Vergine Horan, che ne dici?" Rise come un ossesso.
"Dico che le tue parole fungono da bestemmie verso di lei, e la Madonna era vergine, cosa che tu non sei. Mi dispiace Nì." Si asciugò le lacrime, facendo diventare serio il Beta.
"Già, vado a cambiarmi e torno." Corse e in giro di due minuti tornò.
"Non c'é niente di meglio che parlare davanti ad un buon piatto di pasta." Spinse Liam in cucina e lo fece sedere al tavolo.
"Alle cinque di pomeriggio?" Si corrugò l'Omega.
"È sempre ora di pasta." Lo zittì e iniziò a cuocere la pasta. "Posso chiedere perché sei venuto qui in lacrime dopo neanche venti minuti a non vederci? So di fare molto effetto alla gente ma mi sei sembrato distrutto." Sussurrò piano, mescolando.
E Liam gli raccontò tutta la storia: di come si fossero innamorati lui e Zayn, il rapporto con Louis ed Harry e l'abbandono di questi tre, davanti ad un piatto di pasta.

"Allora, io tra i tre ucciderei prima Louis, poi tuo fratello e poi Zayn." Parlò mentre masticava. "Insomma, dio se fossi stato in te li avrei fatti soffrire."
"Non è un po' crudele?" Piluccò il cibo Liam.
"No, io come pena infliggerei l'abolizione di serie TV e film. Dovranno vivere di Beautiful e serie da nonnetti!" Urlò fiero, facendo ridere l'Omega.
Ad un tratto, quest'ultimo si sentì strano, e subito dopo venne assalito da una forte nausea.
"Niall dov'è il bagno?" Si mise una man davanti alla bocca mentre si alzò.
"Uhm terza porta a destra perché?" Si allarmò ma non fece in tempo a dire più niente perché Liam era già corso via.
Si chinò sul water appena entrato e in preda dei conati di vomito, rigettò la pasta e quel poco che aveva mangiato la mattina.
"Oddio sapevo di non fare la pasta cazzo dovevo fare le lasagne!" Urlò il biondo mentre aiutava Liam ad alzarsi, pochi minuti dopo.
L'Omega non aveva neanche la forza di alzarsi da solo. Le gambe erano troppo deboli addirittura per tenersi in piedi.
"Sembri un cucciolo da quanto sei piccolo." Lo portò sul letto della sua stanza, che condivideva con Josh.
"Dov'è Josh?" Chiese il piccolo guardandosi attorno con voce fina, mentre Niall gli passava un bicchiere d'acqua.
"È in giro con un suo amico, non lo conosco neanche ma è un Alpha quindi non sono gelosissimo. Non mi ha mai detto il nome." Si mise a rovistare nel grande armadio, dandogli le spalle.
Poi si girò e mostrò la scatola di monopoli e sorrise.
"Tu, io e monopoli." Si avvicinò sedendosi esattamente davanti a Liam, che si stringeva in una coperta di Winnie The Pooh del biondo.
"Io non giocherò a quello stupido gioco, te lo scordi."

💎 💎 💎

"Ho vinto si!" Urlò Liam lanciando tutti i soldi addosso a sé con un sorriso che andava da un orecchio all'altro.
Niall lo guardava nel mentre, tutto felice. Aveva lasciato vincere Liam, per vederlo almeno sorridere o ridere e ci era riuscito.
Durante la partita, hanno scherzato e riso. Il Beta gli tirava addosso i pop corn, facendolo imbronciare.
Ci sono state battute sulle puttane della cittadina e Liam fece quasi strozzare l'altro per la frase: aprono le gambe più loro che le porte dei supermercati.

Così adesso si ritrovavano sdraiati sullo stesso letto, fuori c'era buio e i due stavano ancora chiacchierando animatamente.
Liam si era dimenticato del dolore che provava, sia esteriore che interiore e Niall si stava distraendo dall'uccidere Josh per il ritardo che stava facendo.

Insomma, ormai erano amici per la pelle.

Heyyyyyyyy girls.

Questo capitolo come avete ben visto si incentra sul rapporto di Niall e Liam che troviamo fantastico.

Grazie infinitamente ancora per le visualizzazioni che portate, siete straordinarie e tranquille, Zayn arriverà presto❤.

All The love

G&A🌸

Always you, my OmegaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora