Min Yoongi

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Wishing all my weakness can be hidden
In a dream where nothing worked out for me
I raised a flower that couldn't bloom
I raised a flower that's couldn't bloom in a dream that can't come true

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Cinque righe, un biglietto e un mistero.
Qualcuno lo aveva lasciato nel mio armadietto lunedì, adesso è giovedì e io non riuscivo a smettere di pensare a chi potesse essere stato. Nessun ragazzo che conoscevo era innamorato di me, ne ero sicura.
Perché non si faceva avanti? Voglio dire, non mordevo mica.
Forse aveva paura che io non ricambi i suoi sentimenti. Beh, su questo non aveva tutti i torti, ma lo volevo sicuramente conoscere.
Perché dicevo di non ricambiare i suoi sentimenti? Perché ero/sono innamorata di uno dei miei migliori amici: Min Yoongi. Faceva parte della squadra di baseball della nostra scuola, insieme a Kim Taehyung, Kim Namjoon, Jeon Jungkook, Park Jimin, Jung Hoseok e Kim Seokjin, il resto dei miei migliori amici. Ma Yoongi non mi aveva mai visto come una potenziale fidanzata, ero solamente la sua migliore amica.

Il pomeriggio sono andata a casa di Tae insieme agli altri ragazzi e avevamo cenato lì.
Si parlava del più e del meno, quando all'improvviso Jungkook mi chiese del biglietto: a loro lo avevo detto, sapevo di potermi fidare.

" Allora, hai scoperto qualcosa? " mi chiese con voce curiosa.
" No, mi sta facendo impazzire. " risposi e poi continuai " Insomma, nel biglietto parla di ' un sogno che non può divenire realtà ', ma perché? Ha mai provato ad avvicinarsi a me? Perché sul serio, non ho idea di chi possa essere. "
I miei amici sospirarono, tranne Yoongi. Era strano da qualche giorno, ma la partita di baseball era ormai vicina, quindi non ci facevo tanto caso.

" Vado a prendere le pizze. " disse Yoongi. In quel momento colsi l'occasione di stare un po' con lui e chiesi se potessi andare con lui e accettò.
Una volta entrati in macchina, calò il silenzio più totale, soltanto la musica messa a volume quasi minimo faceva da sottofondo.
" Allora, sei nervoso per l'imminente partita, eh? " decisi di parlare.
" Uhm, sì... " rispose in modo distratto e assente.
" Yoongi, ce la farai. Tutti voi ce la farete, okay? "

Annuì e continuò a guidare in silenzio. Gli poggiai una mano sulla spalla destra ed egli la fissò per qualche secondo, poi si scostò. Fu allora che decisi che non poteva andare avanti così e gli chiesi con voce alterata cosa cavolo ci fosse che non andava.
Non mi rispose e allora continuai.
" Cazzo, t/n! " urlò e all'improvviso accostò e scese dalla macchina. Lo seguì fuori, ma stava facendo avanti e indietro nervosamente e non riuscivo a capire cosa avesse. Poi si fermò, aveva le lacrime agli occhi.

" Ma non capisci? " no, evidentemente non capivo.
" Cosa dovrei capire Yoongi? Spiegami, perché non ti sto seguendo. "
Ci fu qualche secondo di silenzio: era visibilmente nervoso.
" Sono colui che ti ha scritto quel fottuto biglietto. "

Una forte emozione mi percosse tutto il corpo. Sentivo una sensazione strana allo stomaco: ero al settimo cielo, ma ero anche molto confusa.

" C-cosa? Tu? " chiesi quasi impercettibile.
" Sì, io, maledizione. Sono innamorato di te da quasi due anni. " quasi urlava
" Ma perché non me l'hai mai detto? Perché tutto questo mistero? E il sogno? Perché non può diventare realtà? " avevo tante domande che necessitavano di una risposta immediata.
" Insomma, tu sei una ragazza acqua e sapone, hai una famiglia impeccabile e vai bene a scuola; io no. La mia vita è un disastro, io stesso lo sono: ho problemi a controllare la mia rabbia e la mia autostima è praticamente inesistente. " adesso stava guardando in basso, segno che si vergognava.
Capivo perché faceva così: Min Yoongi non mostrava quasi mai le sue emozioni, non voleva sembrare debole agli occhi degli altri.

" Oddio Yoongs, sul serio credi che rinuncerei a stare con te per qualche problema di rabbia e autostima? Perché se è così ti sbagli, e anche di brutto. " presi qualche respiro e continuai.
" Mi sei piaciuto fin da sempre, anche se all'inizio mi sembravi il solito figo liceale che fa impazzire le ovaie a tutte. Invece, conoscendoti, ho capito che non sei affatto così, per niente. Sei un ragazzo simpatico, introverso, timido, spesso sarcastico, ma dolce quando ti va di esserlo ed è questo che mi piace di te, perché sai dimostrare il tuo affetto a modo tuo.
Amo le tue sfaccettature; amo il modo in cui t'impegni e ti alleni per una partita; amo il modo in cui ti passi la mano tra i capelli quando sei imbarazzato e amo il modo in cui ti gratti il collo quando sei ansioso o nervoso, ma soprattutto amo il modo in cui riesci a farmi sentire: accettata e amata. "

Ci stavamo guardando negli occhi e fu in quel momento che feci qualche passo verso di lui. Eravamo vicini, molto vicini. Entrambi ci mordemmo il labbro inferiore e io gli presi le mani che gli tremavano. Ed eccole lì, le famose farfalle nello stomaco: Yoongi mi baciò con dolcezza e io ricambiai, ma quel bacio divenì ben presto un bacio disperato, come se ne avessimo bisogno. Le nostre lingue si scontrarono, gli schiocchi tra un bacio e l'altro creavano una melodia perfetta. In quel momento eravamo solo io e lui.

Ci staccammo per riprendere fiato e unimmo le nostre fronti: Yoongi diede un bacio dolcissimo sulla mia.

" Dobbiamo andare o quelli muoiono di fame. " dissi io, provocando una risatina da parte di Yoongi, che contagiò anche me.
Entrammo di nuovo in macchina e stavolta il tragitto fu bellissimo: pieno di sguardi furtivi e sorrisi.

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