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Fai ciò che devi finché non puoi fare ciò che vuoi

Lo fissai con gli occhi spalancati e la bocca socchiusa prima di alzarmi come se avessi preso la scossa, allontanandomi di un passo.

Oltre a sentirmi morire, ebbi la conferma che non avrei mai dovuto farmi trascinare fino in fondo. Sarei dovuta rimanere in cucina e lasciare che se la sbrigassero da sole. Invece non l'avevo fatto.

Mirko osservò le mie amiche ancora a terra, poi si soffermò su di me.

Sorrise in maniera decisamente divertita. «Stavate origliando?», domandò sapendo già la risposta.

«Ovvio che no!», risposi immediatamente. 

Non risultai credibile nemmeno un singolo istante.

Mio fratello incrociò le braccia al petto. «Ah sì? E allora cosa stavate facendo? Una partita a carte davanti alla mia camera? Senza carte, ovviamente», esordì con un tono così puntiglioso da risultare fastidioso.

Luna e Margherita nel frattempo si alzarono.

Non riuscii a trovare una risposta adatta. Era chiaro che stessimo ascoltando la loro conversazione! Ma non potevo dirlo così sfacciatamente: saremo sembrate delle psicopatiche ficcanaso.

«Tu fai sempre troppe domande», borbottò Arianna alzandosi.

«E tu stai cercando di sviare l'argomento», ribatté mio fratello.

Arianna alzò gli occhi al cielo, posizionando le mani sui fianchi. «Non è ovvio? Stavamo guardando dallo spioncino della porta per riuscire a beccarvi nudi», esclamò in maniera fin troppo convincente.

Spalancai gli occhi, così come fecero anche Margherita e Luna. Che cosa stava facendo esattamente?

Mirko la osservò pressappoco a bocca aperta. «Dici sul serio?», si lasciò sfuggire.

«No, certo che no, Mirko! Vederti nudo, non è presente sulla mia lista dei desideri», gli assicurò la diretta interessata.

«Quindi ammetti che stavate origliando», ipotizzò mio fratello.

Arianna si avvicinò, posizionandoglisi di fronte. «Non sto ammettendo proprio nulla», asserì senza battere ciglio. 

Scrollò le spalle e continuò. «Tu hai ipotizzato i nostri obiettivi, ma nessuno ti ha confermato che avessi ragione e, di certo, non sarò io a farlo. Rimanere con questo dubbio non ti farà male», rispose prima di girarsi, avviandosi verso la mia stanza seguita a ruota da Margherita e Luna. 

Cercai di capire come fosse possibile che bastasse così poco per scrollarsi di dosso mio fratello, non fornendogli una risposta chiara.

Sapevano che stavamo origliando, ma il modo in cui Arianna si rifiutò di ammetterlo, mi fece pensare a quanto fossi fortunata ad averla come migliore amica.

Guardai di sfuggita entrambi prima di raggiungere le altre, con la convinzione che avrei dovuto aiutare Leonardo nel più efficace dei modi, senza avere un contatto troppo diretto con lui.

Non potevo rischiare che scoprisse la verità. 

Mi serviva qualcuno che potesse prendere il mio posto, e dovevo trovarlo al più presto.

Entrai nella stanza e chiusi la porta alle mie spalle. Tutte mi guardarono in attesa che dicessi qualcosa.

«Questa è stata una delle figure di merda peggiori in assoluto!», mi lagnai andandomi a sedere sul letto.

Il silenzio che seguì la mia esclamazione fu teatralmente interrotto dalla loro risata. Rimasi interdetta da questa reazione.

«La parte più bella è stata quando Leo ti ha preso e tu hai fatto una faccia assurda!», biascicò Margherita fra una risata e l'altra.

Baciami solo un'altra voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora