2 capitolo

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È mattina.
Non ho chiuso occhio.
Il lunedì è la giornata che odio di più della settimana, anche se oggi non si va a scuola. Stranamente mia madre è di buon umore, mmh..
"Sta sera se vuoi puoi uscire, anche domani e dopodomani, tanto è festa, per sta volta ti lascio sgarrare la punizione" mi dice facendomi un sorrisetto. Ma che cazzo ha? E soprattutto che cazzo si ride. Onestamente avrei preferito mi dicesse il contrario. Non voglio uscire, non voglio vedere nessuno mi sento stranissima.
Come dovrei prendere questa questione? In modo positivo o negativo? Non ci capisco niente, ho paura, paura di fare la cosa sbagliata, di nuovo. Non voglio soffrire, non voglio far soffrire nessuno, non voglio illudermi, non voglio essere delusa, non voglio nulla di tutto ciò. Ne ho avuto abbastanza, perché adesso dopo 10 mesi da single dove mi sono vissuta la mia vita al meglio? Perché? Perché deve sempre esserci qualcosa a rovinare tutto? Aspetta Cristina, frena, ma sul serio stai a fare? Dopo un giorno che sei uscita con questo ragazzo, già pensi che sia amore? Hahahah ma che cazzo sto dicendo. Non so nemmeno che significa ormai amare, sembro una donna vissuta, hahahaha. Questo non è amore, ieri sera ho avuto un semplice capogiro in quel momento, mi sto facendo tanti di quei film mentali per nulla, che stupida.

Ore 6:30
"Marta sto arrivando scendi, mi sono messa la maglietta di pizzo bianca quella trasparente il pantaloncino di pelle nero e il giaccone di jeans che non ti darò mai" parlo al telefono mentre mi allaccio la scarpa.
"Vaffanculo. Muoviti però che sto scendendo."
"Arrivo" chiudo.
Marta, già, la definirei come la mia migliore amica. Ci siamo conosciute l'estate scorsa, uscivamo insieme ma non eravamo molto unite, anzi non ci sopportavamo a vicenda. Però da quest'inverno ho cambiato idea su di lei. Sa essere l'amica che tutti vorrebbero, con cui ti puoi confidare, e adesso sono davvero fortunata ad avere almeno lei, oltre che a Francesco, il mio migliore amico.
Vado a prenderla e insieme ci incamminiamo verso la piazzetta. Sono calmissima, in fondo ieri mi ha solo abbracciato, e gli abbracci tra gli amici sono normali, vero?
"Ciao belli" dice Marta appena arrivati. Qui troviamo Alessia, marco e Leo. Ci salutiamo come al solito, e noto che Leo mi colpisce con i suoi occhioni verdi. Calma. Non è amore. Calmati cazzo sembri una bambina del latte, non hai mai visto due occhi verdi? Ma sei scema o cosa?
Siamo seduti su degli scalini.
"Oh arancia" mi sfotte Leo provocandomi, mi giro verso di lui e come al solito rispondo
"che vuoi melone di merda"
"Oh non sono più un melone" dice ridendo
"Bhe ma il soprannome rimane" dico sarcastica.
Mentre lo dico mi fa un occhiolino. Cazzo. Di nuovo. Mal di pancia, Forte, anzi fortissimo. Ma non sarà che devo andare in bagno da ieri? Bha.
Mi prende per mano con lo scopo di avvicinarmi al suo corpo per abbracciarmi, okey, calmati eh, un semplice abbraccio da amici.
"Ma quindi ti chiamano arancia per il fatto di carlo sull'ascensore?" Mi sussurra all'orecchio stampandomi un bacio sulla guancia. Cosa? Perché adesso questa storia? Ma che cazzo sta dicendo questo Cosa cazzo c'entra la storia Delle arance con il fatto dell'ascensore?
"Ma che cazzo dici che cazzo c'entra quella storia" dico scontrosa
"Okay calmati però, spiegami il vero motivo, giuro non ne faccio parola con nessuno" mi sussurra nuovamente riempiendo la mia guancia di baci per convincermi. Madonna santa, cristo, re dei cieli, della terra, Santa Maria non farlo smettere, ti prego. No, aspetta ma che cazzo dico?
"Va bene però adesso smettila" dico ridendo piegando la testa.
"Partì tutto da marcello e i suoi amici, sai quegli stupidi come sono arrasciati..un giorno hanno detto 'mado che cazzo ti metti le arance sotto la maglietta?' e da quel giorno si è sparsa questa voce, ma Carlo non c'entra un cazzo di niente." Spiego io a bassissima voce.
Mentre rimaniamo abbracciati noto lo sguardo di Alessia fulminarci, era furiosa. Cazzo mi ero dimenticata che Alessia lo vuole, che figura di merda. Lei è stata sempre un amicona con me, è un po' robusta con la faccia a Pallotta, ed è sempre pronta ad ascoltarti se serve, anche se nell'ultimo periodo era cambiata del tutto, scontrosa, insultava sempre e per senza motivo, bha.
Appena ci riesco mi stacco da lui. Da quel momento cercava di attirare la mia attenzione in tutti i modi provocando in me Delle reazioni strane, ad esempio andavo verso di lui per baciarlo sulla guancia, cosa che la Cristina di un tempo non avrebbe mai fatto. Cercavo di soddisfare le sue attenzioni verso di me. Però ad un certo punto della serata tutto cambia, non mi si avvicina più. Forse sono stata troppo appiccicata? Forse ho sbagliato qualcosa? Forse ho qualcosa in faccia? Beh la risposta ai miei punti interrogativi la ricevo subito.
"Vieni un minuto" dice Leo a Marta abbassando la voce e tirandola verso di sé.
"No lasciami" si gira Marta facendo finta di niente e raggiunge gli altri. Davvero pensavate che non me ne sarei accorta? Cioè io stavo a due passi avanti cazzo. Ma quindi, Leo e Marta si frequentano? Che cosa doveva dirgli? Perché Marta non è andata con lui? Per colpa mia? È stata tutta colpa mia? Non ci capisco niente, d'improvviso mi sento un peso sulle spalle, la testa non mi gira più, sento un forte peso nello stomaco. Cosa saranno queste sensazioni ora? Non ci capisco niente cazzo.
Da quel momento evito completamente di avvicinarmi a lui, sperando che però non faccia lo stesso con me, ma mi sbagliavo. Ormai è il solito orario di ritirata, dovevo tornare a casa. Saluto tutti, compresi loro due, anche se avrei voluto evitarlo.
Torno a casa con la mente offuscata da mille pensieri. Ma perché proprio ora tutte queste sensazioni? Soprattutto, Perché a me?
Voglio vederci chiaro, così decido di messaggiare Marta.
"Devo dirti una cosa" scrivo io.
"Certo dimmi sai bene che non dico nulla a nessuno"
"Beh mi piace Leonardo."
"Ah"
Cazzo ora cosa dico, mi sento strana, lei non ha fatto una piega, sembra che già sappia tutto, come se la notizia non abbia peso, è una cosa normale, fino a quando non sento la vibrazione del mio telefono.
"Posso dirti una cosa?" Scrive lei
"Cosa?"
"Beh mi piace Leonardo"
Rimango impietrita, non mi muovo, non respiro nemmeno. Rimango a guardare lo schermo senza muovere un dito. D'improvviso capisco tutto. Ora capisco perché Leo doveva parlarle, ora capisco perché Marta non ha accettato. Sono una guastafeste, ho rovinato tutto, sono io la causa di tutto. Ho sbagliato, ho sbagliato tutto quanto cazzo perché siamo andati al gatto e la volpe perché? Perché ho sentito quelle vibrazioni, perché mi ha abbracciato, perché devo essere sempre colei che rovina tutto? Mi sento il nulla, voglio solo chiudere gli occhi e provare ad immaginare le cose nel modo in cui vorrei che fossero, continuando ad illudermi. Un altra notte passata in bianco, con le lacrime agli occhi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 25, 2018 ⏰

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