Questa storia non è mia, ma di tomorrows (link: https://archiveofourown.org/works/1129558 ), che ha dato il permesso di tradurla! Potete trovare la storia anche su efp tradotta dalla bravissima FMelodyCassiel, ogni diritto per la traduzione va a lei. A fine capitolo vi linkero la sua pagina efp così che possiate passare anche lì.
P.S. Sono stata autorizzata dall'autrice stessa e vi invito a non copiarla a meno che non siate autorizzati da FMelodyCassiel.
Buona lettura a tutte!!
***
Harry si sveglia la seconda domenica di Luglio pensando, ci siamo. Finalmente cercherà di farsi coraggio e chiamerà Louis. È disposto a pregarlo, a offrirgli il suo primo figlio , a fargli una promessa scritta. Quindi, qual è il problema se l'ultima volta che ha visto Louis è stato alla festa di beneficienza che ha organizzato Niall un po' di settimane prima? Harry non è sicuro che chiamare un amico solo quando si ha bisogno di qualcosa sia una buona cosa, ma—in realtà. No, è piuttosto sicuro che non sia una bella cosa.
E non aiuta nemmeno il fatto che l'ultima volta che Harry abbia visto Louis, si siano ubriacati da morire e abbiano interpretato una delle tre parti della canzone Trapped in the closet, di R. Kelly. Niall ci ha guadagnato trentamila dollari ed Harry un bacio sulle labbra da Louis, quindi la considera una vincita da entrambe le parti. (Ricorda anche il bacio, uno veloce e a stampo, appiccicaticcio per via dello champagne e sotto un meraviglioso lampadario di cristallo). Se fosse stato per qualcun altro, pensa Harry, nessuno l'avrebbe fatta franca, ma Louis Tomlinson è adorato dall'intero universo. Piscia oro e può permettersi di sbagliare; l'unico ex- boybander ad essersi fatto un nome nella storia della razza umana.
Ecco perché Harry ha passato le ultime due settimane ad evitare di fare questa chiamata.
Sta per afferrare il proprio telefono dal comodino e farla finita quando il suo stomaco comincia a brontolare. Un segno di Dio, ragiona. Questa è , potenzialmente, la chiamata più importante della sua carriera e Dio gli sta dicendo che non può farlo con il suo stomaco vuoto.
Quindi fa colazione, ma in qualche modo la colazione si trasforma in una doccia e nel bel mezzo della doccia Harry realizza di voler fare un bagno, invece. E durante il suo bagno si ritrova a fare una lista di tutte le cose che mancano in casa, ed è così che una semplice spesa si trasforma in Harry che spende troppi soldi in vino.
E , ovviamente, visto che adesso la sua dispensa è piena di bottiglie di vino, la cosa gli da' la scusa per bere metà bottiglia per pranzo e collassare sul divano prima di fare La Chiamata.
È stata una lunga giornata dopotutto, il caldo ha colpito New York senza alcun rimorso , e in qualche modo Harry finisce per chiamare inconsciamente Niall.
"Ni! Hey, sono—" comincia, prima di essere brutalmente interrotto.
"Chiudi il becco e chiama Louis" dice Niall, prima di riattaccare.
Harry fissa il proprio telefono per un secondo. Potrebbe chiamare sua madre e chiederle di parlare con Louis per lui. Sarebbe perfetto in realtà. Louis ama sua mamma. Anne ha una foto di Louis che tiene un cucciolo tra le braccia come sfondo sul suo telefono.
E, come se Niall stesse leggendo la sua mente, il telefono di Harry vibra per l'arrivo di un messaggio. "Non azzardarti a chiamare Anne!"
Dio, Niall ha ragione e il suo messaggio è la spinta di cui Harry aveva bisogno, quindi prende il cellulare e preme sul contatto di Louis, il cuore in gola mentre avverte il telefono squillare.
"Harold, mio amore! Cosa posso fare per te in questa meravigliosa giornata?"
La voce di Louis è allegra e leggera ed Harry prova a trattenere un sorriso, perché non vuole che il castano senta quanto agitato sia.
"Louis" sospira. "Luce della mia vita, fuoco della mia anima—"
Dall'altra parte della linea, Louis lo interrompe con una risatina. "Di cosa hai bisogno, Styles?"
Louis cerca di usare spesso un tono intimidatorio, specialmente con Harry, ma chiunque lo conosca sa che è tutto l'opposto. È solo che nessuno gli dice niente perché probabilmente Louis stesso ne è già consapevole. Lui ed Harry sono entrambi conosciuti per le loro risate contagiose e i loro meravigliosi caratteri, ma Louis, pensa Harry, è adorato da praticamente tutti.
L'industria della musica, Hollywood, i bambini piccoli e le loro madri—anche i padri adesso, soprattutto da quando ha fatto coming out. Nessuno è davvero salvo quando si tratta di Louis Tomlinson, e l'aria da ragazzo duro con cui si presenta non la da' a bere a nessuno. Sono tutti innamorati di lui.
"Quindi" dice Harry, tossicchiando nel microfono. "Tu. Uhm, sai che presenterò il Late Night tra un paio di settimane, vero?"
"Cavolo, si!" Harry può quasi vederlo rizzarsi sulla sua sedia a centina di miglia dalla California. "Niall mi ha chiamato un paio di giorni fa ed è venuto fuori."
"Oh cavolo. Non ha—" grugnisce Harry. "Per favore dimmi che non si è ubriacato di nuovo e ti ha chiamato."
Harry aveva conosciuto Niall la prima volta in cui era arrivato a New York, ancora minorenne e dopo aver abbandonato il college perché il biondo gli aveva procurato un colloquio al SNL. Niall è sempre stato adorato da tutti e lo sarà ancora di più quando diventerà presentatore insieme ad Harry, ma se continuerà ad ubriacarsi e chiamare chiunque sia presente nella sua rubrica, non ci sarà nessuno show su cui blaterare.
"Nah" dice Louis. "Non era ubriaco, non credo. Ma non si sa mai con lui. Mantiene l'alcool troppo bene perché io riesca a distinguere Niall sobrio e Niall ubriaco. Potrebbero essere la stessa persona in realtà, non credi?"
"Ti ha raccontato la storia di tutta la sua famiglia ancora una volta?" chiede Harry. "Gli ho detto di non farlo più, giuro. Non so perché continua a –"
"Non preoccuparti Haz" ridacchia Louis. "è tornato indietro solo di cent'anni prima che gli chiudessi il telefono il faccia."
Harry ride, le guance rosse e il corpo che si rilassa lentamente. Scherzano un po' dopo, qualcosa riguardante la famiglia degli Horan – la Dinastia degli Horan , come li chiama Louis—e le loro sfortune, prima che Harry ricordi perché ha chiamato il castano , vincitore di diversi Grammy, in una tranquilla domenica pomeriggio.
"Dio, mi manca quel bastardo di Horan" sospira Louis. "È come se non lo vedessi da secoli. Ha ancora il ciuffo biondo?"
Ecco, pensa Harry, questa è la sua chance.
"Nah, è tornato al suo colore naturale. Lou si rifiuta di colorargli ancora i capelli. Apparentemente c'è un limite di età per i ciuffi biondi, ma" Harry strascina fuori le parole, " lo sapresti se evitassi di farci una visita più di una volta ogni dieci mesi."
Louis sbuffa dall'altra parte del telefono.
"La vecchia e cara Hollywood non è ancora pronta a dividerti con il resto del mondo?" chiede Harry.
Non sarebbe pronto a dividere Louis nemmeno lui, se fosse Hollywood.
"Oh, dai H. sai che New York sarà sempre il mio primo amore."
Harry prende un sorso del suo succo d'arancia e sposta il telefono all'altro orecchio. "Pensavo di essere io il tuo primo amore, Louis Tomlinson. Mi hai preso in giro per tutto questo tempo? Non ho nessuna importanza per te?" Harry trattiene bruscamente il respiro, stringendo una mano sul petto come se Louis potesse vederlo.
"Le mie più profonde scuse" dice Louis. "Sai benissimo che detieni la chiave del mio cuore e tutte quelle cavolate, o come vuoi chiamarle tu. Ci se solo tu, piccolo."
Harry sbuffa. "Non lo so, Lou. Non apprezzo molto il sarcasmo e tu non sembri per niente sincero."
"Vorresti che scrivessi una canzone per dichiararti il mio amore?" suggerisce il castano.
Harry sorride tra sé. "Sarebbe un buon primo passo, quello."
Sente rumore di carta dall'altra parte della linea prima che Louis parli di nuovo. "Okay, quale di queste preferisci? Una canzone rap sul tuo piccolo e bel culetto, o una bella canzone movimentata sui tuoi meravigliosi ricci?"
Harry scoppia a ridere, rischiando quasi di far cadere il cellulare. "Non vedo perché dovresti scegliere. Anche se , sarebbe un peccato se tu non avessi mai la chance di, come dire, esibirti con queste canzoni romantiche e, sai "Harry tossicchia, "dichiarare il tuo amore per me davanti a tutto il mondo. Penso di conoscere un paio di late show che sarebbero lieti di ospitarti, se ti interessa."
Se c'è una cosa che Harry non è mai stato, è sottile.
"Oh, davvero?" Harry può praticamente vedere Louis sollevare le sopracciglia e sorridere storto. "Sai se Nick ha uno spazio libero questa settimana?"
"Louis."
"So che Greg ha un bel programma musicale—"
"Lou."
"Il che sarebbe grandioso perché sai quanto io ami i ragazzi di LA—"
"Lou, per favore" sussurra Harry, incapace di togliersi il broncio.
Louis ridacchia, soddisfatto di sé. "Sai che sei il mio preferito H. Greg e i ragazzi non hanno niente a che vedere con te, te lo giuro."
"Nemmeno Nick?" chiede.
"Specialmente non lui."
"Quindi, tu..." Harry fa per mordere l'angolo del proprio pollice prima di notare di averlo già morso fino alla carne, "verresti come ospite alla prima puntata, Lou?" chiede nervosamente. "Come l'ospite musicale, o qualcosa del genere. E non sarà fino alla fine di Agosto, quindi non devi venire immediatamente. E , tipo, se la cosa va contro i tuoi programmi, non devi nemmeno venire perché so che sei—"
"Harold." Lo interrompe il castano.
"Si?"
"Aspettavo che me lo chiedessi dal primo giorno in cui hai ottenuto lo spettacolo. Ho già comprato il mio biglietto aereo e tutto il resto. Ci hai messo un bel po', razza di idiota."
Harry collassa sul divano e sospira di sollievo. Non ha mai amato così tanto essere in sincronia con qualcuno come lo è con Louis Tomlinson.
"Sei il mio senza futuro ex- boybander preferito, lo sai vero?" dice.
"Hey" sbuffa Louis offeso "ho visto la tua libreria i Tunes, riccio, e credo di ricordare che ci fosse la mia intera discografia lì. E tu sei il primo a non poter parlare, considerando il tuo ultimo costume di Halloween."
Harry arrossisce perché, quindi? Si era vestito da uno degli Hanson l'anno prima. E poi, gli amici scaricano le discografie degli amici. È tipo, un fatto di vita, ed Harry Styles non è altro che un fantastico amico.
"Sei comunque il mio preferito" dice. "Boy-bander senza futuro o meno."
Louis può anche essere un ex membro di un boy band, ma è sicuro che avrà sicuramente un fantastico futuro ad aspettarlo, ed entrambi lo sanno benissimo.
"Si, si," mormora Louis. "È quello che dicono tutti."
"Nah" Harry scrolla le spalle e apre gli occhi. C'è una strana macchia d'acqua sul suo soffitto e l'aria condizionata è di dieci gradi più bassa del solito al momento, ma la voce di Louis è abbastanza per riscaldarlo. "Sai che ti voglio bene più di tutti. Più di chiunque altro. Anche più di Jay, spero lei lo sappia."
Ed Harry conosce Louis così bene da sapere che in questo momento sta sollevando gli occhi al cielo e cercando di non sorridere perché non ancora abituato a queste dichiarazioni di amore. Troppi anni sotto i riflettori hanno indurito la pelle di Louis, gli hanno fatto capire come vanno le cose e che tutte le belle parole che ti vengono rivolte non sono altro che un tentativo per approfittarsi di te.
"Mi ami solo perché scrivo canzoni sul tuo sedere" dice Louis finalmente con una voce così seria che Harry non può impedirsi di scoppiare a ridere.
"Non dirmi che non hai mai scritto canzoni sul mio sedere, Lou. Ho visto i tuoi appunti."
Louis è silenzioso per un paio di secondi. "Non posso né confermare né negare" borbotta.
"Ti voglio bene anche io, Louis" dice Harry. "Anche se mi ami solo per il mio corpo."
"Per quanto io ami il tuo sedere, Styles, preferirei mille volte ascoltare storie sulla dinastia Horan." Dice Louis, prima di riattaccare.

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Your Love Is Bright As Ever
Fanfic*COMPLETA* Harry prende un sorso del suo succo d'arancia e sposta il telefono all'altro orecchio. "Pensavo di essere io il tuo primo amore, Louis Tomlinson. Mi hai preso in giro per tutto questo tempo? Non ho nessuna importanza per te?" Harry tratti...