<<Kayla ma che cazzo dici, non riesco a crederci.>> disse Abigail con gli occhi spalancati e con una grande espressione buffa in volto.
<<Cioè tu mi stai dicendo che non solo, tu, hai lasciato cadere tutte le cose che gli avevi preso, Ma gli hai anche fottuto le sigarette.>> Jake sorrideva come un matto.
Kayla inserì la mano nella tasca destra dei jeans grigi e tirò fuori il pacchetto di sigarette scadenti, Abigail prese il pacchetto con fare da ninja.
<<Che cazzo si fuma Urie.>> disse con voce e sguardo abbastanza disgustato.
<<Ho capito, qualche volta devo offrigli erba.>> disse Jake.
Kayla riprese le sigarette, e dall'altra tasca sfilò un accendino nero, non aveva mai fumato, ma voleva così tanto provare, un po' perché pensava che potesse in qualche modo calmarla, e poi gli andava di farlo e nessuno l'avrebbe potuta fermare.
Si portò una sigaretta alle labbra, prima di accendere, però, Jake parlò.
<<Non hai mai fumato prima d'ora vero?>> disse incrociando le braccia al petto.
Kayla per un attimo si sentí quasi in imbarazzo, con la sigaretta ancora tra le labbra disse <<Si nota così tanto? E poi fatti i cazzi tuoi stronzo.>>
Abigail rimase scioccata, entrambi gli amici sapevano esattamente che Kayla era ironica, ma comunque non si aspettavano una reazione del genere.
<<Hey hey, aspetta. Facciamo una cosa, visto che io non fumo da un casino, fumiamoci questo schifo tutti e tre insieme no? Proprio come dei sfigatelli>> disse Abigail.
<<Io ci sto, ma la mia erba è mille volte meglio di questo tabacco di merda.>> disse Jake.
Così contemporaneamente si portarono la sigaretta tra le labbra. Abigail l'accese per prima, e Jake prima di farlo cercò di spiegare a Kayla come fare.
<<Petalo, fai esattamente come faccio io. Un grande respiro e tieni un po' il fumo in bocca e poi decidi se cacciarlo dal naso o dalla bocca.>>
<<dal naso?>> disse Kayla
<<Pivella>> disse Abigail, appunto cacciando il fumo dal naso.
Jake accese la sigaretta per Kayla, e lei fece esattamente come richiesto, all'inizio si senti mancare l'aria, e la testa le girava in una maniera incedibile, ma questo non la spaventò più di tanto, così cacciò il fumo dal naso.
<<Pivella chi scusa?>> disse Kayla
<<Wooo non hai neanche tossito, forte.>>
I tre andarono verso scuola, parlando di band scadenti, fumando quelle sigarette che pian pian avrebbero accompagnato Kayla a sua insaputa.Per tutta la giornata scolastica Kayla non riuscì a vedere Abigail ma solo Jake, il che fu molto strano perché Jake e Abigail si trovano insieme in quasi tutte le lezioni . Kayla non si sentiva ancora così tanto in confidenza da poter chiedere il perché di questa sua "mancanza", semplicemente lasciò stare perché le sembrava giusto così.
La giornata proseguì così, monotona e piatta, con un paio di interrogazioni, molte delle quali andarono bene, in fondo a Kayla piaceva studiare, era raro che prendesse un brutto voto.
Prima di tornare a casa voleva trovare i suoi unici amici per chiedergli appunto di tornare a casa insieme.
Mentre camminava verso Jake, che era di spalle, alla sua destra vide Elizabeth, impegnata ad abbracciare Urie.
Per qualche assurdo motivo Kayla non sentì il pavimento sotto i suoi piedi, lo stomaco era sottosopra, la mente pensò troppe cose, e ripensò alle parole di Urie, al fatto che lei potesse essere sua ragazzina. Avrebbe dovuto saperlo che non sarebbe mai stato così, si sentì così stupida.
Non doveva pensare a Brendon in quel modo.
Era sbagliato, tutto in lui era sbagliato.
Proprio come in Kayla.
<<Sfigata che cazzo hai da guardare?>> disse la mora.
Kayla facendo finta di niente continuò a camminare, fin quando non arrivò accanto a Jake che era troppo impegnato in una conversazione telefonica per accorgersi di quello che successe.
Brendon le aveva concesso uno sguardo, con uno dei suoi sorrisetti.
Ma durò per poco, perché troppo impegnato a mettere la sua lingue della bocca di quella perfida cheerleader.<<Jake torniamo a casa insieme?>>
<<Petalo, ehm..non posso scusami.>> disse davvero dispiaciuto, mettendo il telefono in tasca
<<Oh tranquillo, a domani.>> disse Kayla un po' dispiaciuta.
Nel tragitto per tornare a casa vide ancora Brendon, la stava osservando.
Così lei fece finta di niente, prese le sigarette, le sue sigarette, e ne accese una, iniziò a fumare come se lo facesse da sempre. Prese gli auricolari, e andò via.
Che si fotta Urie, pensò.
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Nicotine•// Brendon Urie.
Fanfiction"Perché i tuoi occhi quando sei triste sono uguali ai miei"