Frammenti di dolore

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Amo aspettare l'alba.

È una routine, ma ogni giorno l'aspetto qui, al solito posto, come Lucky faceva quando tornavo a casa alle 9 di mattina.

Mi manca molto.

Lo trovai per puro caso in un autogrill. Era inverno e gli unici protagonisti della strada erano i camion che spesso si fermavano nei parcheggi per adempiere ai loro bisogni, nonostante i bagni del bar.

Lucky era lì, impaurito, malnutrito e con occhi consumati dalle violenze subite.

Lo caricai in macchina senza pensarci un attimo e gli cedetti il panino decisamente troppo costoso che avevo appena acquistato.

Lo chiamai "fortunato" in inglese.

Li ringrazierò sempre per le loro brevi descrizioni. 

Ora sono da solo, ma pur sempre circondato dal mondo.

Da 2 anni, ogni fine settimana durante l'estate, mi sdraio vicino alla riva del mare e aspetto. Sono quasi invisibile per la gente ma le giovani ragazze non lo sono per me.

Le ragazze come me.

Hanno bisogno di una folla per uscire e di una spiaggia deserta per piangere.

Aspetto loro per farle compagnia, le aspetto per consolarle, le aspetto perché solo io posso porre fine a tutto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 13, 2014 ⏰

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