Capitolo 1

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Fin da bambina avevo sempre creduto che ognuno di noi avesse un proprio posto nel mondo, io non sapevo quale fosse il mio, ma sapevo che non era quello. 

Ero molto sicura di ciò che stavo per fare. Lasciare per sempre quel piccolo rifugio, dove mi nascondevo per non sentire quei rumori e quelle urla che erano diventate il mio incubo quotidiano, era l'unica soluzione possibile.

Guardai l'orologio sul muro, erano le 3.30 di notte, senza fare rumore presi le mie cose e poi diedi un'ultima occhiata alla stanza; le tre foto che raffiguravano me e mia sorella, un tempo appese alle pareti, adesso erano nella mia valigia; il letto accanto alla finestra era ancora in disordine e l'armadio completamente vuoto. Mi guardai attorno attentamente esaminando tutto nei minimi dettagli per imprimerli nella mia testa, poi chiusi la porta e scesi le scale.

E fu così che mi ritrovai lì, davanti alla porta di casa con accanto due valigie e uno zaino in spalla, stavo per abbandonare tutto: la mia casa, la mia famiglia (se cosi potevo definirla), Miami, la città in cui ero nata e cresciuta e le poche persone che conoscevo. Ma non mi importava di ciò che mi lasciavo alle spalle, perché fuggire da tutto quello era la cosa che più desideravo.

Ho sempre pensato che fare una cosa del genere avrebbe comportato rischi, pericoli e sacrifici ma ora come ora potevo farcela, dovevo farcela e ce l'avrei fatta. Soprattutto perché accanto avevo una delle persone migliori che io avessi mai conosciuto: Maggie, la mia migliore amica, la persona che mi era sempre stata accanto nonostante tutto.

Stavamo per salire su una crociera. Non per andare in vacanza come di solito facevano le persone normali, ma per lasciarci alle spalle tutta la merda che c'era in quel posto. Amavo Miami, ma i ricordi legati ad essa erano troppo dolorosi.

La crociera ci avrebbe portato a Los Angeles, dove saremmo scese e avremmo proseguito la nostra vita cercando di dimenticare il passato e tutto il dolore che esso ci aveva procurato.

Cominciai ad incamminarmi verso casa sua. Conoscevo Maggie da parecchi anni, da piccole frequentavamo la stessa scuola ma non eravamo mai state molto affiatate, ma quando litigai con le mie migliori amiche iniziammo a frequentarci più spesso e da lì diventammo molte unite.
Fu uno dei periodi più bui della mia vita, avevo perso tutti, ero rimasta completamente sola, ma lei nonostante le cose che dicevano sul mio conto era rimasta sempre accanto a me e non smetterò mai di ringraziarla per questo.

I ricordi su come iniziò la nostra amicizia iniziarono a scorrere veloce nella mia testa, tanto che non mi accorsi che ero già arrivata a casa sua. Abitavamo a pochi metri di distanza per cui impiegai all'incirca cinque minuti ad arrivare.

La trovai davanti alla porta di casa; era bellissima come sempre, alta e snella con lunghi capelli castani e occhi marroni. Indossava un semplice top bianco e un jeans a vita alta, ma intorno alla sua vita vi era legata una felpa nera. Appena mi vide corse verso di me gettandomi le braccia al collo stringendomi in un abbraccio. Io ero più bassa, le arrivavo un po' più su delle spalle e le avvolsi le braccia intorno alla vita.

"Allora pronta a partire?" mi chiese con voce carica di emozione.

"Mai stata più sicura di cosi" ed era vero pensai. Probabilmente quella era la scelta più giusta che avessi mai fatto da quando ero nata.

Ci staccammo dall'abbraccio e ci dirigemmo verso la stazione per prendere la metro che ci avrebbe portato al Porto. La cosa migliore di Miami erano i mezzi pubblici: passavano a tutte le ore del giorno, quindi anche di notte; e inoltre era raro che facevano ritardo. Cominciammo a camminare e quando guardai l'ora mi accorsi che mancavano 5 minuti all'arrivo della metropolitana.

"Maggie dobbiamo muoverci la metro arriva tra 5 minuti" dissi in preda al panico. La stazione non era vicinissima e di quel passo non saremmo arrivate in tempo.

La sentii farfugliare qualcosa ma non capii cosa. Non potevamo rischiare di perderla, così la presi per mano e iniziammo a correre. Esitò un po' ma alla fine capì che era l'unica soluzione. Guardai gli alberi e le case sfrecciarci davanti, ero un po' dispiaciuta all'idea di lasciare tutto quello, ma poi ripensai a tutte le cose che avevo vissuto lì e ancora una volta ripetei a me stessa che era la cosa migliore da fare, che cambiare città sarebbe stata la strada per un futuro ed una vita migliore. Strinsi più forte la mano di Maggie e continuammo a correre. Dopo due minuti eravamo già senza fiato, il vento ci aveva spettinate e sentivo le fitte ai polmoni per l'aria fredda e per la corsa.

Arrivammo in stazione un minuto prima che la metro arrivasse. Ogni volta che entravo lì, un brivido mi percorreva la schiena. Di giorno era un luogo molto tetro e abbastanza isolato, e di notte faceva ancora più paura. Io e Maggie facemmo i biglietti in tutta fretta e dopo pochi secondi la vedemmo arrivare.

C'era parecchia gente nonostante fossero le 4 del mattino e mi chiesi come mai la gente in questa città amava spostarsi di notte, anche se credevo di conoscere la risposta.

Salimmo sull'autobus e restammo in piedi fino all'arrivo al porto. Arrivammo dopo circa mezz'ora. Il porto era davvero grandissimo e ci mettemmo un po' per trovare la biglietteria dato che eravamo entrate dalla parte sbagliata. Una volta trovata ci mettemmo in fila per ritirare i biglietti che avevamo comprato via internet qualche settimana prima e per fortuna non dovemmo aspettare molto dato che c'erano a malapena tre o quattro persone prima di noi. Quando arrivò il nostro turno la ragazza dall'altra parte del vetro parlò senza neanche guardarci.

"Buonasera come posso aiutarvi?" Era molto giovane, i capelli biondi le ricadevano lunghi sulle spalle. Era alta e snella e gli occhi erano di un azzurro chiarissimo. Indossava degli abiti rossi e blu con un logo che non riuscii a leggere, e supposi che fosse la divisa che dovevano indossare le ragazze che lavoravano a quella postazione.

"Vorremmo ritirare i biglietti a nome Mony Roseblant e Maggie Allen" disse Maggie, la ragazza alzò lo sguardo per un secondo poi tornò a guardare lo schermo del computer e digitò qualcosa. Probabilmente doveva verificare che avevamo comprato i biglietti. Dopo di che staccò due biglietti e ce li porse. Li presi con mano tremante e poi ci accomodammo in una sala in attesa che venisse annunciata la nostra partenza.

Guardai Maggie, aveva i capelli scuri arruffati per via della corsa, probabilmente anche i miei dovevano essere nelle stesse condizioni. Notai che come me era molto agitata ed ebbi paura che si volesse tirare indietro e che volesse mandare all'aria il nostro piano. Ma subito scacciai quel pensiero; Maggie non era una che si tirava indietro, nonostante il fatto che ciò che stavamo per fare era una grande pazzia.

"Hey va tutto bene?" le chiesi prendendole la mano.

"Si è solo che..." si bloccò non sapendo come continuare ma poi riprese a parlare "...ho solo un po' paura che i nostri genitori ci scoprano appena in tempo per impedirci di partire rovinando tutto."

"Tranquilla andrà tutto bene, quando si sveglieranno e capiranno che siamo scappate sarà troppo tardi, e poi non potranno mai immaginare che stiamo per salire su una crociera!" Le strinsi più forte la mano e cercai di convincere anche me stessa di ciò che avevo appena detto. Volevo partire ad ogni costo ma avevo paura che prima o poi riuscissero a rintracciarci. Ero sicura che se mio padre avesse scoperto che stavamo partendo per Los Angeles sarebbe corso fino a lì per riportarmi a casa trascinandomi per i capelli.

Passò molto tempo prima che io richiedessi a Maggie l'ora e rimasi sorpresa quando mi rispose che erano già le 5.30. La crociera sarebbe dovuta partire tra dieci minuti e trovai molto strano che non avessero ancora annunciato nulla. Forse mi stavo solo preoccupando inutilmente, ma più il tempo scorreva e più avevo paura di non salire su quella nave. Certo tutti i mezzi avevano degli imprevisti, ma io avevo un urgente bisogno di salire su quella nave e lasciarmi dietro Miami e avrei fatto di tutto pur di arrivare al mio scopo. 

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 21, 2021 ⏰

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