Lei Jessica Roberts, ragazza di 22 anni, capelli scuri e occhi chiari. Una delle solite ragazze fighe che cerca in tutti i modi di farsi notare. Un segreto la perseguita che tornerà a galla quando incontrerà lui, Marco Payne, il solito ragazzo pales...
-Amico è meglio se ti giri, dico sul serio!- dice Diego, se non erro, all'amico.
Il ragazzo castano allora con un movimento lento si gira verso di me e i suoi occhi si incastrano nei miei. Madonna che pezzo di figo!
E' alto con capelli castani e occhi verdi, ha un accenno quasi impercettibile di barba.
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Mi avvicino a lui e con un cenno della mano faccio alzare un suo amico e mi siedo al suo posto.
-Beh il gatto ti ha mangiato la lingua? - gli sorrido e lui ricambia.
-No, nessun gatto! Diciamo che non mi aspettavo che una ragazza così bella venisse a parlare con uno come me!- ribatte, sta cercando di farmi cadere nella sua ragnatela, ma non sa con chi ha a che fare.
-Sai prima ho sentito la conversazione...sei riuscito a illudere 35 ragazze? Ma non ti vergogni?- gli dico quasi con ribrezzo.
-Beh è facile illudere una donna come te! Basta guardarla negli occhi e avvicinarsi al suo viso- mentre lo dice esegue le azioni -poi basta sussurrargli all'orecchio e lei si lancia nelle mie braccia- lo dice sussurrando e devo ammenttere che la sua voce risulta al quando calda e seducente. Per non parlare del fatto che è roca e io impazzisco per i ragazzi con la voce roca!
Un brivido mi percorre tutta la schiena, ma riesco a trattenermi e continuo la mia recita.
-Hai proprio ragione- mi avvicino a lui e sfioro il mio naso con il suo -quando fai così sei proprio irresistibile!- gli do un piccolo bacio a stampo e lui sorride. Pensa di avermi conquistata, ma non sa che sta per cadere nella mia trappola!
Rido mentalmente pensando di avere già vinto, ma il ragazzo mi riporta con i piedi per terra.
-Lo sai, so cosa cerchi di fare e questa cosa mi fa arrabbiare. - mi dice a denti serrati - cerchi di convincermi che le mie parole abbiano effetto, ma invece stai solo fingendo- lo dice alzandosi dallo sgabello e attirandomi verso di lui.
I nostri corpi sono premuti l'uno all'altro e sento la sua erezione crescere sempre di più.
-Sei una troia come tutte le altre e adesso ti scoperò per puro piacere mio!- dice mettendomi una mano al collo, ma figurati se mi faccio mettere i piedi in testa da questo coglione.
Afferro il suo polso e lo premo fin quando lui non urla dal male. In quel momento un piccolo ricordo si fa nitido nei miei pensieri e mi scanso da lui.
-Se lo farai ancora, mi toccherà romperti la mano.- dico con tono agressivo senza trapelare un piccolissimo senso di colpa.
Si massaggia il polso e poi fa un sorriso amaro.
-Beh almeno vorrei sapere come si chiama la ragazza che mi è riuscita a tener testa!- mi guarda.
