I.

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Uscii infuriata a bestia da quella casa. Non sopportavo più quelle quattro mura, non sopportavo il finto buonismo di mio padre, i suoi continui ordini, qualsiasi cosa arrivasse alle mie orecchie mi faceva incazzare. La mia testa poteva scoppiare da un momento all'altro e potevo anche creare un casino, proprio come il mio solito. 

Misi le mie cuffiette ed iniziai ad ascoltare qualcosa su Spotify e a camminare senza sosta. Avevo bisogno di fumare ma come al solito avevo finito le sigarette ed era domenica.

Che palle, di domenica è sempre tutto chiuso. Ho bisogno di un distributore automatico, ora!

Mio padre non ha mai accettato la decisione che avevo preso per il mio futuro. Lui ha sempre preteso che anche io diventassi un avvocato, proprio come lui. Non ha mai accettato il mio voler diventare una modella.

"Lascia perdere queste cazzate, Sara. Solo lo studio può darti un vero futuro. Vedi me, è grazie al MIO lavoro che ora possiamo permetterci tutto questo"

Ecco cosa mi ripeteva in continuazione. Mi sbatteva in faccia tutti i suoi successi, tutti i suoi dannati soldi, la nostra villa, le auto e tutto il resto. 

Dovevo andarmene, dovevo lasciarlo lì e continuare la mia strada in un'altra città. Volevo abitare a Milano. Lì si che avrei trovato la mia strada come modella, non qui a Firenze. 

Lasciai scorrere quei pensieri nella mia mente come acqua fredda, mentre aspettavo che il ragazzo davanti a me prendesse le sue sigarette. Era lì che inseriva e re-inseriva la sua tessera nel distributore ma non capivo cosa stesse facendo e perché ci stesse mettendo così tanto. Così sbuffai prima di urlargli conto.

"Cristo, ma ti muovi? Non voglio aspettare 10 anni per prendere un pacchetto di sigarette."

Come al solito non riuscivo a trattenere tutta la mia acidità quando ero incazzata nera. 

In realtà non ci riuscivo mai, quella ero io. Sempre nervosa, sempre a prendermela con chiunque mi trovassi vicino quando c'era qualcosa che mi dava fastidio.

"Senti, per prima cosa ti calmi. Non mi legge la tessera, di certo non sono qui a divertirmi." Mi rispose il ragazzo castano senza neanche voltarsi. 

"Tieni, prendi la mia e vedi di muoverti."

A quel punto lui si girò per prendere la mia tessera sanitaria ed i nostri occhi si incontrarono. I suoi occhi, neri, entrarono nei miei, verdi. Nessuno dei due aveva intenzione di abbassare lo sguardo, quasi come fosse una sfida, finché lui mi strappò dalle mani la tessera.

Si girò, prese le sue sigarette e se ne andò senza proferire parola.

"Ma che maleducato. Neanche un grazie eh?!" Gridai 

"Di niente Sara." Disse lui senza neanche voltarsi.

Come fa a sapere il mio nome? 





SPAZIO DELL'AUTRICE

Ciao ragazzi, ecco la mia nuova storia. Questa volta ad ispirarmi è stata la nuova canzone di Michele "Tutto per me." 

Non mi è mai stato molto simpatico, però quella canzone ha fatto scattare qualcosa dentro di me ed ho subito pensato ad una storia molto particolare con la mia modella preferita degli ultimi tempi, Sara Sampaio.

Per chi non li conoscesse, Sara è un angelo di Victoria's Secret.

Michele Merlo è un cantante, che ha partecipato ad Amici lo scorso anno.

Buona Lettura. 🌹

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⏰ Last updated: Jul 05, 2018 ⏰

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