6.22 - rooms

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Harry stava vagando per i bui corridoi, erano le 2.40am e come sempre non riusciva a dormire. Il suo problema lo portava a soffrire anche d'insonnia. Stava cercando d'intrattenersi visitando l'edificio. Ormai certe regole gli erano già entrate in mente, ma a lui non piaceva molto seguirle, dunque non gli importava se era vietato uscire dalla propria stanza dopo le 11pm. Si era fermato 15 minuti accanto l'ascensore, stava cercando di impararsi a memoria tutti i piani e cosa c'era in ognuno. Inoltre voleva capire dove si trovava lui, nessuno gli aveva ancora spiegato nulla, sapeva solo che sarebbe dovuto rimanere lì dentro al minimo 5 mesi e che non avrebbe potuto ricevere visite almeno per una settimana perché doveva "riflettere" sull'accaduto. Non gli piaceva riflettere, lo faceva già abbastanza di suo.
Il ragazzo venne interrotto dai suoi pensieri da un rumore, più precisamente, dei passi. Si spaventò molto e cerco di nascondersi, ma era troppo tardi.

"Signorino, le regole non gli sono state spiegate già dagli altri infermieri?"

"S-si, mi dispiace torno subito in stanza signore."

"Signore? Ma per chi mi hai preso?" Malik scoppio a ridere cercando di non svegliare troppa gente.

"Zayn? I-io, credevo che ci fosse l'infermiere del turno serale.." il riccio si tranquillizzò quando vide che non era chi si aspettava.

"Si, in realtà dovrebbe esserci anche lui, solo che avevo dimenticato delle cose nell'ufficio del primario.." a dire queste parole al ragazzo si arrossarono le gote ed Harry lo notò ma fece finta di nulla e tornò nella sua stanza. Rientrando però si rese conto del fatto che la stanza numero 28 aveva ancora delle luci accese, si chiese chi sarebbe ancora potuto essere sveglio a quell'ora, ma non ci diede troppo peso e varcò la soglia della sua stanza, la numero 25.

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"Buongiorno! Sei in ritardo, in piedi. C'è terapia di gruppo. Ti stanno aspettando, hai già saltato la colazione." l'infermiere si rese conto solo dopo che i due occhi verdi creavano un grande contrasto con le occhiaie del ragazzo "dormito ancora male?" come risposta ricevette solo un semplice mugugno e lo prese come un sì.

Harry si alzò velocemente e indossò un paio di skinny jeans neri e una grande felpa grigia oversize della vans. Si lavò solo i denti perché era di fretta e si diresse dove la sera prima aveva memorizzato trovarsi la sala delle terapie di gruppo. Una volta entrato si trovo circa una ventina di persone sedute in cerchio e tra queste notò la presenza di un uomo con un camice bianco. Dedusse che si trattasse di un dottore.

"Buongiorno signor Styles, mi fa piacere che ci ha degnati della sua presenza" fu il dottor Payne a parlare, e con questa affermazione fece ridere molti dei presenti.

"Mi scusi"

"Non si scusi con me, piuttosto con tutti loro!"

"Scusate il mio ritardo" il ragazzo parlo con la testa bassa e si sento leggermente umiliato e timido.

"Visto il fatto che sei stato l'ultimo ad arrivare che ne dici di sederti e di presentarti al resto del gruppo?" dopo queste parole Harry prese una sedia e si aggiunse al cerchio sedendosi tra una ragazza bionda e un uomo sulla quarantina molto alto e grosso.

"Mi chiamo Harry e ho 16 anni." dopo questa affermazione notò molte facce sorprese, effettivamente dimostrava qualche anno in più. Inoltre era il più piccolo del gruppo visto il fatto che l'accesso a quel l'ospedale partiva proprio dalla sua età. Prima dei 16 anni i bambini venivano mandati in pediatria.

"Bene Harry, vuoi raccontarci qualcosa? Hai riflettuto su qualcosa in particolare in questi giorni?"

"In realtà nulla che ritengo dobbiate sapere." Harry fu molto freddo nella sua risposta. Stava cercando di far comprendere al dottore che non aveva intenzione di collaborare, ma in questo modo si dimostrò solo molto infantile agli occhi di tutti lì dentro. Infondo erano tutti lì per essere aiutati e avevano rinunciato già da molto a quelle barriere iniziali che stava ponendo il riccio. Il dottore non voleva dare troppo peso hai capricci del ragazzo dunque fece continuare alla seduta. Avrebbe iniziato comunque a parlare nei giorni seguenti.

Durante la terapia Harry notò che qualche posto in là c'era un ragazzo estremamente magro, quasi da far spavento. Pensò che doveva avere circa la sua età, forse qualche anno in più. Non si capacitò di come un ragazzo così bello potesse ridursi in modo simile. Il più giovane non si stupì dei suoi pensieri. Gli capitava spesso di trovare delle persone del suo stesso sesso attraenti, ma in realtà trovava anche la ragazza bionda seduta alla sua destra estremamente attraente. Harry non si era mai dato etichette, però parlando della sua sessualità, guardandolo dall'esterno posso confermarvi che era sicuramente bi.
Tornando alla seduta; il riccio intanto aveva scoperto due cose:
1) la bionda alla sua destra si chiamava Taylor e da quel che aveva capito soffriva di depressione e OCD
2) il ragazzo magro, estremamente affascinante (e che lo sarebbe ancora di più con 20 chili in più), con gli occhi simili alle ortensie azzurre si chiamava Louis; la sua malattia l'aveva già intuita prima ancora di sedersi

Harry passò il resto della terapia ad osservare i pazienti, a conoscerli e a memorizzare i loro nomi. Ogni tanto dava un occhio a Taylor e lei ricambiava mandandogli un sorriso dolce e gentile. Quando invece guardava il liscio lo trovava molto serio e ogni tanto lo beccò mentre lo stava scrutando attentamente, ma non diede troppo peso alla cosa.

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Ormai era ora di pranzo, Harry non se la sentiva ancora di pranzare in mensa, dunque andò in camera sua e aspettò che qualcuno gli portasse da mangiare. Era molto affamato, non mangiava nulla dalla sera precedente..  Mentre aspettava tentò di fare qualche Sudoku per far passare il tempo, ma c'era un pensiero che lo disturbava. Aveva conosciuto molta gente strana durante la mattinata, ma l'uomo alla sua sinistra lo spaventava particolarmente. Da quel che si ricordava il suo nome era Derek, e come già detto era molto alto e muscoloso. Harry non capiva perché, ma c'era qualcosa in lui che lo spaventata.. gli ricordava qualcuno e inoltre la sua corporatura non aiutava a tranquillizzarlo.

Quando il pranzo arrivò il ragazzo divorò tutto anche se il cibo lasciava un po' a desiderare, ma sapeva che ci si sarebbe dovuto abituare. Infondo non avrebbe sempre potuto avere Anne che gli cucinava il buon cibo.

to be continued...

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Eccomi ancora, qui sono successe un po' di cose nuove.. la Swift è apparsa, lei non può mai mancare! Harry è Louis si sono incontrati per la prima volta e c'è un uomo strano. Ma la vera domanda è: cosa aveva dimenticato Zayn nell'ufficio di Liam? 😏
Vi dico subito che non shippo gli ziam, però... boh niente non spoilero.

Spero di rincontrarvi al prossimo capitolo

Buona lettura

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 02, 2018 ⏰

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