Dopo mesi e mesi che ascoltavo Sfera, il mio unico desiderio era INCONTRARLO.
E dopo tanti mesi di speranze, sogni o film mentali, il mio giorno è arrivato. E quel giorno è il 22 gennaio 2018. Il lunedì più bello che ho passato da anni. Non potevo davvero crederci.
Esattamente il 19 gennaio 2018, uscì l'album "Rockstar" di Sfera, che già amavo la mattina dopo. Il 22 invece aveva l'instore al Viper, il teatro di Firenze dove fanno un sacco di concerti fa-vo-lo-si.
Quel giorno io uscii da scuola 2 ore prima, per andare al teatro.
Voglio evitare di raccntare tutto lo svolgimento,ma arrivo dritta al punto in cui era il mio momento. Il NOSTRO momento.
Le canzoni che mi hanno accompagnato in quei minuti sono state : Uber, Leggenda e Bancomat.
La fila era all'interno del locale, ed era segnata da delle transenne. Poi ad un certo punto le transenne curvavano, per finire tutte davanti al palco, ed era proprio lì che c'erano le scale per salirci ed andare da Sfera.
Sono sotto al palco.
Due ragazzi davanti a me.
"Cazzo, adesso vado da lui." penso.
"Ommioddio stavolta è vero, non un sogno!"
"Se riesco a non piangere o fare urletti strani sono davvero apposto!"
*puntualizzo che adesso anche solo a scriverlo sto tremando e facendo moltissimi errori di battitura che correggo subito, ma qualche sfondone resta ahahahah*
Oddio.
Tocca a me.
In questo momento sul palco c'è il ragazzo che un minuto prima era davanti a me.
Strafatta dal caldo, mi levo la giacchetta rosa ciliegia e la lancio sulla transenna più vicina che avevo.
Il cuore a mille.
Salgo gli scalini.
Arrivo sul palco.
"Via i telefoni, le foto le fa il fotografo" grida a tutti quelli che vanno verso Sfe con la fotocamera del cellulare pronta a scattare foto, il suo manager del tour (su insta "fulgostigma").
Sono stati momenti così svelti che nemmeno riesco a rivisualizzarli nella mia memoria.
Arriva il mio turno.
Corro da Sfera.
Cuore a diecimila.
"Ciabo bella!" mi fa lui.
"Calma, calma ti ha solo detto cia bella" penso.
"Ciao Sfe!Ti stimo troppo!" è l'unica cosa che riesco a rispondere con un senso.
Gli porgo il CD, e lui firma con la sua favolosa "$€" all'interno della copertina del d
Mi passa la mano dietro al collo, per poi appoggiarla delicatamente sulla mia spalla destra.
"Guarda lì!" mi dice alzando fragilmente la sua mano per indicare il fotografo, pronto a scattare la foto che sarebbe diventata la mia ragione di felicità.
Subito guardo la fotocamera, aspettando lo scatto e sperando che la mia faccia sia venuta decente.
La firma era stata fatta.
La foto pure.
E adesso? Cos'altro volevo?
La cosa che sognavo da giorni. Da settimane. Da mesi.
Le lacrime erano pronte a scendere.
La mia voce aveva vita propria. Non sembrava nemmeno più la mia voce.
"Posso abbracciarti?" riesco a sussurrare con la poca voce che mi era rimasta, prima di dover trattenere le lacrime.
"Certo, ahahah!" risponde lui.
Mentre ridacchiava, ancora prima di finire la frase apre le sue braccia e mi avvolge a lui in un leggero ma forte abbraccio.
Il mio battito si aumenta ad ogni millesimo di secondo.
Incredibile.
"A presto!" mi dice lui, mentre io con la mano e un po' di tristezza lo salutavo.
Cazzo. Ce l'avevo fatta. Lo avevo abbracciato.
Scendo dal palco, e manco il tempo di appoggiare i piedi a terra, che già avevo le lacrime che scendevano a fiumi dai miei occhi.
Erano un misto di gioia e tristezza.
La gioia di avercela fatta.
La tristezza di non sapere quando ce l'avrei potuta rifare ancora.
Esco dal teatro più in fretta possibile, e nel tragitto mi sfioro di poco con @@tommybhmg , il bodyguard personale di Sfera.
Riesco ad uscire dal teatro e ad andare nel giardino lì davanti. Subito faccio grandi respironi cercando di non affogare tra il caldo e le lacrime che invadevano il mio viso e il mio corpo.
