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[revisionato]

Jimin POV'S

Ho freddo.

È tardi e sta nevicando.
Sto girando per le strade di Seul da solo e con i miei ormai vecchissimi vestiti umidi.
Il cappuccio della felpa grigia che è sulla mia testa per ripararmi dalla neve ormai zuppo.
La giacchetta di jeans sopra la felpa è congelata e i pantaloni neri si sono rotti sul ginocchio dopo una caduta.
Riesco ad intravedere la mia pelle viola tagliata in vari punti.
Gli scarponi che ho ai piedi hanno la suola consumata e quello sinistro ha un buco al lato.

"Che barbone" penso ridendo di me stesso.

Entro nel solito super market 24h per prendermi l'ennesima zuppa in scatola da due soldi.
Nonostante costi poco non riesco a pagarla. Non ho nulla. E questa consapevolezza mi innervosisce.

-Ancora tu? Spero mi abbia almeno portato i soldi che mi dovevi, ormai ti ho regalato tre zuppe gratis! Non posso andare avanti così! Io ho bisogno dei tuoi soldi.- dice il proprietario rompipalle del negozio appena mi vede.
È un signore sulla cinquantina con una famiglia da mantenere solo con quel negozio, capisco la sua preoccupazione però potrebbe venirmi anche incontro...

Vado alla solita corsia ignorando le sue parole. La corsia è 'quella per i poveri'. Così la chiamano i benestanti.
Quindi anche la mia.
Estraggo la mia manina dalla tasca della felpa per prendere il barattolo quando un frustino la colpisce.

-Devi prima pagarmi! - mi urla ancora il negoziante.

La mia pelle bianca è ora segnata da un segno rosso molto evidente. Brucia.
Indietreggio un poco dalla mensola e alzo lo sguardo incontrando finalmente quello dell'uomo.

Lui si impietrisce.
Gli faccio paura.

Come a tutti oltre tutto.

Sono arrabbiato dal fatto che anche lui sia riuscito a farmi del male con così poco. Mi fa ancora più nervoso il fatto che io non sia riuscito a fare nulla per impedirglielo.

Respiro a fondo allontanando il mio nervosismo e cerco di fargli un sorriso che però mi viene forzato.
Un po' mi dispiace causargli problemi.

Gli causo sempre.. a tutti.

Mi dirigo verso l'uscita a mani vuote, preparandomi psicologicamente a un'altra notte senza cena e a girovagare per le strade deserte a cercare qualche tettoia sotto cui ripararmi.

-Hey ragazzo..- mi chiama poi il vecchio commesso prima che io varchi l'uscita.

Mi giro nella speranza di una zuppa ma..

-Tieni. Non te lo consiglio però... sei messo male. Mi dispiace non posso fare altro per te. - dice mollandomi in mano un foglietto di carta.

Gli faccio un cenno con la testa per ringraziarlo ed esco dal negozio.

"Dai almeno non sono proprio a mani vuote..." mi dico guardando il foglietto spiegazzato che ho fra le dita gelide.

Cammino fino a sotto un portico per ripararmi dalla neve che mi cade in testa e apro il bigliettino sperando che quel tizio non si sia preso gioco di me.
Come tutti.

...

"Siamo seri?" Penso guardandolo divertito.





—.—-.-.-.-....

Vi piace come primo capitolo? 💕

[In questo capitolo ho cambiato poco nulla, ho corretto alcune cose, ma nulla di che.
Per chi è nuovo avverto che i capitoli andranno da allungarsi man mano il procedere della storia]
-F

Serial killer || J I K O O K     [pausa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora