|| A Bassa Voce || [SEQUEL]

Capitolo 2

Dopo che i due finirono di lavarsi scesero in cucina per fare colazione.
Eren aprì il frigo prendendo il latte e poggiandolo sul tavolo, per poi girarsi e notare Levi guardarlo male

«Eren...Cosa fai con il latte?»

Il più piccolo incrociò le braccia guardandolo male a sua volta

«Annaffio le piante guarda, è logico che ci faccio colazione e a proposito dove sono i cereali?»

Il moro si passò le mani sul viso sbuffando

«Dovresti bere solo il mio latte»

Eren sgranò gli occhi sorpreso all'affermazione dell'altro

«E tu dovresti smetterla di essere così pervertito...Non va bene»

Levi si sedette al tavolo poggiando la testa sulla mano osservando Eren trafficare con altre cose per prepararsi la colazione, ammirando ogni suo movimento

«Prepara anche a me la colazione»

Disse all'improvviso facendo bloccare il più piccolo con il pentolino a mezz' aria e facendolo girare di scatto

«Ma dimmi un po, non eri tu quello che non si fidava della mia cucina perché considerata "pericolosa"?»

Rise girandosi per finire il tutto, al che Levi si alzò andando dietro di lui ad abbracciarlo

«Mi sto lentamente abituando alla tua presenza qui, mi piace averti vicino e vederti così concentrato nel fare qualsiasi cosa per non crearmi fastidio, ma onestamente trovo che il tuo vero modo di fare, sia la cosa più bella che io possa vedere, non devi cambiare, io ti amo così come sei»

Eren si rigirò piano nell'abbraccio avvolgendo a sua volta il moro, regalandogli uno sguardo carico di riconoscenza e di amore

«Ti sono così grato Levi...per avermi tirato fuori da quel posto, per avermi mostrato un mondo di cui neanche sapevo l'esistenza e per accettarmi così come sono»

Eren lo strinse ancora di più a se ricordandosi di come viveva prima, delle lacrime versate, dell'umiliazione provata ogni giorno e poi dell'improvvisa luce che finalmente aveva attraversato la sua esistenza.
Era così insicuro in quel momento, non sapeva se credere o meno alle parole che gli venivano dette, sembrava troppo surreale, ma decise comunque di aggrapparsi a quell'ultima speranza, decisione che diede la più grande svolta della sua vita.
Nel frattempo Levi era rimasto a guardarlo tentando di leggere i suoi pensieri analizzando la sua espressione

«Hey Eren tutto bene? A cosa stai pensando?»

Il più piccolo uscì dai suoi pensieri e sorrise dolcemente

«stavo ripensando a quanto ti amo»

Spazio Autrice:

Si racconta una leggenda dove una certa autrice iniziò un sequel e mai lo finì ahahhahaha
Apparte scherzi sono tornata e devo davvero chiedere infinitamente scusa ai lettori che tutt'oggi mi scrivono di continuare la FF, ma ecco diciamo che ho avuto pochissima ispirazione per quanto riguarda questo libro e a momenti lo volevo pure eliminare, ma ora è passato tutto, sono di nuovo ispirata e BOOOM ECCOMI!