Primo fan meeting

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Dopo anni di attesa finalmente il fatidico giorno era arrivato.

Quel giorno stesso avrei finalmente incontrato i BTS. Erano anni che speravo di potermi avvicinare un po' di più e vederli più da vicino, senza contare il fatto che mi sarei finalmente ritrovata a meno di un metro da Jimin... solo al pensiero sentivo le gambe tremare, le guance in fiamme pronte a tradire la mia calma apparente e il mio silenzio. Sì, il silenzio. Nonostante tutto il tempo che avevo avuto non ero riuscita a pensare ad una sola frase di senso compiuto da potergli dire... ma in fondo cosa potevo dirgli? Io non parlo coreano... qualsiasi tentativo sarebbe stato vano. Le mani avevano iniziato a tremarmi mentre tenevo in mano il loro ultimo cd, che pensavo si sarebbe sciolto nel giro di pochi istanti visto il calore che emanavo. Ero ancora in camera, mentre fissavo il poster dietro la porta, quando dissi ad alta voce "finalmente...oggi ti guarderò negli occhi". Ovviamente lui non avrebbe mai potuto immaginare la gioia infinita che avrei provato incrociando il suo sguardo... io che in quegli occhi mi ero persa fin dai primi istanti, io che fin dai primi sorrisi ero sempre stata sua, io che mi emozionavo per ogni suo nuovo post su Twitter. Sapevo che era solo una fantasia, ma questo pensiero mi faceva sentire viva, sentivo di provare qualcosa di profondo per lui.

Ore 15.50.

Mancavano solo 10 minuti al tanto atteso fan meeting. Appena entrata nella sala designata all'incontro notai subito qualcosa di inusuale: il tavolo che avevo sempre visto nei video di questi eventi non era presente. Dove avremmo dovuto appoggiarci per farci firmare le nostre copie? Non mi soffermai molto su questo pensiero perché in quel momento avevo altro a cui pensare: li avrei visti in pochi istanti.

Ore 16.00

All'improvviso li vedo entrare dalla porta. Tutti e 7 uno dietro l'altro. Non avevo neanche la forza per urlare... erano irreali per me. Neanche nei miei sogni più sfrenati avrei mai sognato tanta bellezza. Neanche il tempo di iniziare a parlare che già stavo sudando. Non riuscivo più a contenere l'emozione ma, dall'altra parte invece, non riuscivo neanche a emettere suoni.

"Bangtan Sonyeondan inmida" ormai la conoscevo a memoria la loro presentazione. Come sempre si erano inchinati e ci avevano ringraziate di essere presenti in quel momento.

Mi sentivo la testa leggera. Mi guardavo attorno cercando quasi qualcuno che potesse sorreggermi... senza pensarci, e senza saperne il motivo, iniziai a piangere. Ma non con un pianto a dirotto...erano lacrime silenziose che scendevano da occhi persi nel vuoto, persi in quei ragazzi che avevo sentito cantare e visto ballare centinaia di volte attraverso lo schermo e che adesso invece erano di fronte ai miei occhi. Ripresa dallo shock iniziale, ma ancora con gli occhi lucidi dalle lacrime, decisi di farmi forza e di alzare lo sguardo. In quel momento lo vidi... Jimin.

Mi stava osservando. Spostava la testa come per cercare di capire se veramente stessi piangendo. E poi avvenne.

I nostri sguardi si incrociarono. Un minuto sembrò durare un'eternità. Il cuore ormai non batteva più nel petto perché aveva deciso di rimbombarmi nelle orecchie ma la cosa peggiore non era quella...

In quel momento sentii un brivido. Questo era sceso dal vuoto lasciato dal cuore fino allo stomaco per poi arrivare più giù...

Voltai la testa.

Ma cosa andavo a pensare?? Era inutile avere certi pensieri in questa situazione...eppure la mia mente già stava pensando a come le cose sarebbero potute proseguire dopo quel lungo sguardo...quasi sentissi il suo respiro vicino le orecchie. Il calore dalle mani stava risalendo lungo le braccia per raggiungere prima le guance e poi la punta delle orecchie. Non ero in grado di pensare in quel momento.

"Girlmeeting"con JiminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora