Tutta questione di scelte

Capitolo 1

Olivia

Non so cosa sto facendo, dovrei prepare le valige visto che domani devo partire per una fantastica crociera ai Caraibi tutto incluso con il mio fantastico fidanzato e i miei fantastici amici, e invece sono qui, a pensare e ripensare a ciò che è successo negli ultimi tempi con Michael. È agitato e non capisco il perché: è distante e a volte non mi parla per ore intere, il suo silenzio mi preoccupa, sembra che abbia la testa fra le nuvole e che stia pensando Dio solo sa a che cosa tenendomi lontana da tutto, distante.

Ormai sono anni che stiamo insime, la nostra storia è la classica storia dei fidanzatini sin dal collage in cui tutto ormai è già stato detto e non c'è più niente di nuovo. Non dovrei lamentarmi, lui è fantastico, lavoriamo entrambi, viviamo in un bellissimo monolocale. È solo che tutto questo mi sta stretto ormai e non riesco più a fermelo andare bene...

Le valige sono pronte ormai e anche io lo sono: una nuova avventura mi si è presentata davanti e coglierò tutte le opportunità che avrò.

<<Ehi tesoro, sono a casa, tu hai già finito con le tue valige?>> dice Michael chiudendosi la porta di casa alle spalle <<Sì, e faresti bene a cominciare le tue perché non si faranno di certo da sole>> gli rispondo ridendo, prendendolo in giro come al solito. Non fa poi molto a casa e ricade sempre tutto sulle mie spalle (giusto per riprendere il discorso che la situazione mi sta stretta) e di solito toccherebbe a me fargli le valige, ma non sta volta caro mio, per una volta ti arrangi.

<<Lo so, lo so, va bene, ora mi metto a prepararle. Ma poi cosa vuoi che serva per soli dieci giorni se li passeremo quasi totalmente a bordo piscina?>> sta cominciando ad irritarmi: ti prego Liv, conta fino a dieci e respira <<E le escursioni? E le cene? E le serate in discoteca? Vuoi andare in costume anche li?>>. Si gira a guardami e un luccichio gli risplende negli occhi <<E per il dopo discoteca? Tu cosa hai messo in valigia?>> il suo sorriso malizioso diventa quasi un ghigno e posso immaginarmi nella sua testa come una preda da conquistare e non so se mi sta troppo bene.

<<Ti va se ordiniamo Tai per sta sera?>> adoro la cucina Tailandese e se potessi la mangerei tutte  le sere, a Michael invece, non fa troppo impazzire e se potesse eviterebbe tutte le volte. <<Se ti fa piacere, io però preferirei una pizza>>. Fantastico, per l'ennesima volta dovrò fare un ordine separato.

Come farò ad andare avanti così?