"Hai ancora molto da guardare?" Chiese con voce profonda e roca continuando a fissare un punto nel vuoto.Sbattei le palpebre colto in fallo e sorpreso, mentre le mie guance si colorarono di un leggero rosso per l'imbarazzo, boccheggiavo senza sapere cosa dire così abbassai lo sguardo.
"S-scusa..." mi uscì nel modo più infantile e patetico possibile.
Abbassai la testa cercando di nascondere il più possibile il mio viso paonazzo, chiusi gli occhi e strinsi i denti per cercare di trattenermi dall'urlare con me stesso per la pessima figura appena fatta.
Dopo essermi ripreso aspettai qualche secondo poi rialzai lo sguardo e inevitabilmente lo notai - con la coda dell'occhio - muoversi sulla sedia per posizionarsi meglio quando subito dopo il barista mi porse un'altra bottiglietta d'acqua.
Lo ringraziai mentalmente per aver capito che avevo ancora sete.Mentre riempivo quello che era il mio secondo bicchiere d'acqua il barista portò un bicchiere con qualche liquido alcolico al ragazzo di fianco a me per poi sparire nuovamente dietro alla porta del magazzino.
Lui finì il suo bicchierino con calma e ci guardò dentro, era annoiato e non mi aveva ancora nemmeno guardato.
Continuavo a fissare il taglio sul suo sopracciglio, non sembrava molto profondo ma non smetteva di sanguinare."Non ti hanno mai insegnato che fissare la gente è maleducazione?" Sbuffò deridendomi mentre scuoteva la testa.
Mi morsi il labbro ancora più imbarazzato, non sapendo bene cosa dire per rispondere.
"Scusa" dissi in maniera più decisa rispetto alla prima volta."Lo hai già detto" parlò in modo scocciato.
Ma che pezzo di...
Cercai di calmarmi e di non rispondergli male.Senza più dire una parola al ragazzo mi girai dall'altra parte per bere l'ultimo sorso d'acqua presente nel bicchiere e per prendere la mia roba, pronto per andare via da quel brutto posto.
Dovevo aspettarmi che quel ragazzo non sarebbe stato aperto a chiacchierare con me già da come si comportava, ma non c'era bisogno di fare così l'antipatico con quelle risposte pungenti e per niente gentili.Forse me l'ero presa un po', anzi, più di un po'.
Scossi la testa riprendendomi dai miei pensieri propio quando la porta dell'entrata del bar cigolò, annunciando l'arrivo di un'altra persona.
Non mi girai però per guardare chi fosse.Sospirando misi lo zaino sopra alla spalla e lasciai qualche dollaro sopra al bancone, sperando che il barista sarebbe passato per prenderli e che, invece, non li avrebbe rubati il ragazzo dai capelli argentati.
Mi girai e vidi un uomo incappucciato e molto irrequieto avanzare con passo nervoso verso il ragazzo che ignaro continuava a guardare annoiato il fondo del bicchiere.
All'improvviso vidi scattare un coltellino nella mano dell'uomo e ci misi pochi secondi per capire cosa stava per succedere.
Quel pazzo ero pronto ad attaccare il ragazzo alla schiena."Oddio attento!" Urlai subito sgranando gli occhi, e il ragazzo girato di schiena alzò velocemente lo sguardo per vedere l'ombra alle sue spalle.
Si girò agilmente facendo cadere lo sgabello a terra e afferrando l'uomo, facendolo sbattere contro il muro alle loro spalle.
Tenendolo ben saldo per i polsi notò il coltellino che teneva in mano, cosa che fece diventare la sua espressione ancora più dura.Solo quando sentii l'uomo gridare dal dolore, vidi che la sua stretta stava diventando sempre più forte in modo che l'uomo mollasse l'arma.
"Non si colpiscono le persone alle spalle, lo sai?" Sibilò infuriato, spostando la sua mano sul collo dell'uomo per sbatterlo nuovamente al muro.
Il coltello cadde ai piedi del ragazzo che sorrise.
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『 ɪɴsᴛᴀɴᴛ 』ᴠᴋᴏᴏᴋ
Fanfiction❝ Non so come hai fatto, ma hai dipinto il buio ❞ Attenzione: Questa storia può contenere un cattivo linguaggio, tematiche per adulti, uso di droghe, sesso e violenze. Per tanto invito a chiunque non tollerasse i comportamenti descritti sopra di non...