Introduzione

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 "Once upon a time...." O la classica frase : "C'era una volta..." è la tipica frase usata per introdurre una storia, principalmente fantastica, narrata adesso e accaduta nel passato; la maggior parte delle volte realizzate per i bambini. Ebbene si, una volta, c'erano delle persone che leggevano le favole, perché credevano che potessero servire nella vita vera e che erano molto utili per dare un insegnamento vero e profondo a chi le leggeva o le ascoltava. 

Chi le ha lette tutte o solo le classiche, sa che una storia vera inizia sempre con questa frase perfetta, dando inizio a una bellissima storia, completa di eroi valorosi, principesse da salvare e mostri da sconfiggere.

 Esattamente, sono le classiche storie che ci leggevano da bambini prima di andare a letto. Molti credono che siano vere queste favole e che a tutti spetta un ".. e vissero per sempre felici e contenti." Altri invece preferiscono credere semplicemente ad altre storie, che hanno tutte lo stesso concetto, ma riconosciute nel mondo come religioni, credenze, miti e leggende o come dico io "le storie dei grandi".

Anche se è difficile ammetterlo, molto spesso la vita ci riserva un altro genere di finale diverso da quello che vorremmo, felice o triste che sia, a essa non importa se a noi sta bene oppure no, la vita non rimborsa la nostra felicità.

 Quando ero ancora solo una bambina, la mia vecchia e cara nonna, mi raccontò una stranissima ma bellissima storia.... Ma prima che te la racconti, vorrei che pensi cosa vuol dire, la parola storia e qual è il suo vero significato.

Se approfondiamo la definizione che potremmo dare, magari aiutandoci con un semplice dizionario

(NOTA per le nuove generazioni: un dizionario è una specie di libro, in cui sono racchiuse tutte le parole di una lingua, di un certo Stato con i loro rispettivi significati e usi, in poche parole? Il libro polveroso della vostra casa)

dunque comparirà sempre la stessa voce, ovvero che la parola storia è un indagine o la ricerca di una ricostruzione di eventi accaduti nel passato,

 eventi collegati tra loro grazie a una linea immaginaria connessa con lo spazio e il tempo, ciò fa dunque ricorso alla memoria o a fonti, prevalentemente materiali, dunque in sintesi una successione di eventi o dello sviluppo di un determinato fenomeno..

(NOTA1 sempre per le nuovi generazioni: ve lo spiego più tardi..)

Invece, a mia nonna piaceva complicarmi la vita, più di quanto già non lo fosse e cosi, un giorno mi disse che: "la storia non è sui libri, ma è nella tua testa".

 Immaginate ora una bambina di 7 anni a cui dicono questa frase, cosa aveva capito?! ASSOLUTAMENTE nulla! Poiché quelle parole sembravano identiche a tutte le altre: prive di significato.

 Poi, come tutto ciò che respira e vive, giunge la sua ora, e quando lei non ci fu più, la mia vita si fece ancora più complicata. Uno dei suoi misteri? Quella frase che non mi ha mai spiegato.


ANGOLO AUTRICE:

Mi scuso per gli errori, che posso aver commesso in questa prima parte e mi scuso in anticipo per quelli che potrei commettere in futuro, spero che questo primo pezzetto di questa storia vi sia piaciuta. Inoltre, quello che sto scrivendo è un testo di fantasia, dai personaggi, situazioni e luoghi puramente inventati , quindi qualsiasi analogia è puramente casuale.

Molto presto arriverà il primo vero capitolo.

-FdD





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