Deambulava sopra ad un infimo ponte in legno, sbirciando da tale altezza il precipizio presente al di sotto delle scarpe. Un baratro buio, costituito da una grumosa intensità d'ombra, che pareva essere senza una concreta fine. Quella era l'oscura voragine che rappresentava la sua contorta psiche, una mente avvolta in un massiccio tenebrore notturno. Una mente che oramai non era più in grado di distinguere il lume lucente dell'onestà dall'errato sentiero della slealtà, e li mischiava insieme per ottenere un qualcosa di incredibilmente illusorio e atrocemente fasullo. Non esiste nulla di peggio che una falsa testimonianza, una frase priva di ogni verità costruita in base alla paura di un individuo umano. E' quindi la fobia del terrore che ci spinge ad alterare la verità con totale consapevolezza, producendo così bugie sulle quali non facciamo il più totale affidamento? Siamo a conoscenza del fatto che le menzogne proferite da ogni essere umano, di sesso maschile o femminile che sia, prima o poi verranno rivelate e distrutte, eppure continuiamo a prenderci gioco delle menti altrui senza preoccuparci della presenza di tale eventualità. Il globo terrestre pullula di persone dalla lingua macchiata dalla falsità, solo che noialtri non ce ne rendiamo conto perché vittime della loro inattendibilità.
Oh SeHun non era nient'altro che un infimo bugiardo. Negava la realtà d'ogni particolare riguardante se stesso. Mentiva sulla propria età, mentiva riguardo la propria terra natia, mentiva riguardo la persona che realmente era. Da quando aveva scoperto questo questo modo per riuscir a nascondere i reali fatti, iniziò ad abusarne. Dapprima cominciò con la genitrice, giocandole scherzi quali il fingersi malato per riuscir ad evitare una giornata d'istruzione. Poi susseguì il padre dall'animo ingenuo, al quale rifranse il finestrino dell'autovettura laccata di rosso e si proclamò incolpevole. Costrinse gli altri, utilizzando vocaboli minacciosi, a mentire per nascondere certi macabri atti che aveva compiuto. Forzò la piccola sorore a tenere la bocca sigillata, intimandole che non si sarebbe fatto alcun tipo di problema a tagliarle ogni singola ciocca di capelli se avesse raccontato la sporca realtà.SeHun era un mostro dalle realistiche sembianze umane. Aveva cucito addosso un abito che gli calzava alla perfezione, un vestito con il quale era in grado di nascondere abilmente ogni veridicità, sopprimendola prima che alcuni soggetti umani ne venissero a conoscenza. Vedeva cadere dagli occhi delle persone litri di lacrime, eppure il suo cuore non provava alcun compatimento nel veder piangere tanta acqua salata.
I procreatori iniziarono ad aver paura del loro adiàforo e balzano figlio. Paura che s'ingigantì in maniera inadeguata quando la figliola raccontò loro ciò che il fratello maggiore le fece: la bugia era stata distrutta e venne rivelata, al suo interno, un'obbrobriosa concretezza. E' possibile paragonare o mettere sul medesimo piano un bugiardo ed una pesca succosa: entrambe le cose ingannano gli occhi di colui che se le ritrova dinanzi. Il frutto dalla buccia rubra e gialla gode di un sugoso mesocarpo, il quale nasconde con ingegno un nocciolo dalla consistenza compatta, soda. L'individuo mendace è esattamente tale e quale. Nasconde dentro sé la realtà, nell'attesa che qualcuno la addenti e sfortunatamente la riveli.
SeHun era il “maestro dell'inganno”, epiteto che si era dato da solo. Era questa probabilmente una dimostrazione di quanto fosse privo di compagnia, circondato perennemente da invisibili ed intoccabili presenze, i cosiddetti fantasmi procreati dalla coscienza, che gli sfarfalleggiavano attorno ovunque andasse. Un bugiardo non sente né la necessità di avere un affabile amico né ha bisogno d'essere amico di qualcuno. La finzione, la menzogna riempiva interamente il cuore di SeHun a tal punto da non aver bisogno di nessun'altra cosa. Non aveva bisogno di provare amore o qualsiasi altro sentimento. Non aveva bisogno dell'appoggio di alcuna persona. Non aveva bisogno di sorridere, dappoiché reputava tale azione un'inane dimostrazione di contentezza emotiva. Se e quando si sentiva appagato, lui lo esprimeva a parole.
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Il Bugiardo Dal Sorriso Mascherato
FanfictionTalvolta paura e beffa si fondono assieme, dando vita ad un misfatto irremissibile. Ma non era la paura che lo spingeva a mentire. Lui era nato così, con il solo scopo d'ingannare menti umane. Illudeva le persone con le proprie falsità, si prendeva...