"Papà dove sei? papà?chi sono loro?
Papà?!".
Un'altro incubo, sempre lo stesso .
Erano ormai mesi che facevo lo stesso incubo, una ragazza che urlava cercando il padre. Non mi ero mai chiesta che significato potesse avere quel sogno anche perché la mia vita era incasinata anche abbastanza.
Erano anni che aspettavo la svolta decisiva , quella cosa che succede a tutti noi una volta nella vita e che ci stravolge così, all'improvviso.
Quel giorno per me fu il giorno della svolta.
Mi svegliai come al solito dal rumore della suoneria, era Leo, che come ogni mattina mi informava del luogo dove ci saremmo visti per il mio incarico.
A me non piaceva per niente perché loro, i miei "amici" mi costringevano sempre a fare cose brutte, molto brutte. Però erano la mia famiglia
E ubbidivo comunque, senza l
Pensare. Comunque dopo aver recepito gli ordini mi svegliai e feci volare verso di me una tazza di caffè, che però fini dritto verso il muro rompendosi. Chissà perché quel giorno i miei poteri erano come amplificati e non riuscivo a controllarli bene, ma d'altronde erano l'unica cosa che mi serviva per tirare avanti. Non so dire quando, dove è del perché ho ottenuto i miei poteri.
L'unica cosa che mi ricordo è che un giorno mi risvegliai qui, a casa di Leo, totalmente disorientata e senza alcun ricordo, zero. Bhe i miei poteri consitono nel manipolare la materia e farla fluttuare, figo no?
Dopo l'incidente de caffè mi vestii e uscii di casa salutando come tutti i giorni la signora Fletcher che annaffiata i fiori.
Il molo, era lì che ci dovevamo incontrare.
Di solito mi venivano a prendere ma quel giorno dovetti andare da sola, non mi disse il perché ma solamente che sarei stata di vitale importanza e che dopo quel giorno i miei problemi sarebbero stati risolti.
Di solito funziona così:
Ci vedevamo in un posto, mi dicevano luogo, ora è incarico, lo svolgevo e qualche ora dopo mi arrivavano i soldi, liscio come l'olio.
Arrivai al molo è un leo mi diede una busta con tutte le informazioni e poi, senza neanche salutarmi saltò su un'auto e se ne andò.
Luogo: Museo st.VIncent
Orario:22:30
Missione: Rubare il gioiello della dinastia Chang dalla mostra Delle arti antiche.
Ps: noi saremo tutti sotto copertura nel caso qualcosa vada storto.
Facile, pensai, mi bastava entrare lì come visitatrice, rubare il gioiello e il gioco era fatto.
Facile pensai...che illusa.
Aspettai pazientemente l'orario della rapina nel mio solito posto, un ristorante poco lontano da casa mia , bhe da casa di Leo, dove vendevano ciambelle e dolci di ogni tipo. I dolci aiutano i miei poteri soprattutto se sono gratis, i fatti mi basta solo manipolare il vetro della vetrina e prendere quanti dolci io volgia.
Arrivato l'orario presi un taxi per andare al museo.
Non so perché ma mi feci scortare un po'prima per ripassare il piano.
Il gioiello si trovava al primo piano della mostra perciò avrei dovuto prendere le scale di servizio per non farmi vedere, arrivata lì sarei andata nella sala dedicata, avrei manipolato il vetro senza far scattare l'allarme, rubato il gioiello e sarei volata fuori dalla finestra manipolando il terreno per non subire danni dalla caduta.
Pensando così intensamente in un attimo arrivai al museo, era ora.
Il piano si stava svolgendo alla perfezione nessuno mi aveva notata e arrivai tranquillamente nella sala.
Ecco lì, il gioiello della dinastia Chang, era bellissimo ma emanava come una vibrazione negativa ma non ci feci tanto caso.
Manipolato il vetro che lo costudeva e lo presi , ma appena lo presi cominciai a tremare senza interruzioni.
Ero incandescente.
Il mio sangue ribolleva e mi girava la testa.
Mi sentivo fluttuare nell'aria e le mie mani si erano illuminate di un rosa brillante che si faceva più intenso ogni volta che lo guardavo intanto feci cadere il vetro che fece scattare l'allarme, a breve sarebbero arrivati i poliziotti.
Ad un tratto si spalancò la porta e arrivò Leo che avvicinandosi venne spinto verso il muro,
Ero stata io.
Tutto quel potere....
Non c'è la facevo a trattenerlo.
Dovevo liberarlo.
E lo feci.
STAI LEGGENDO
Magic bitch
Fantasy"Ero incandescente. Il mio sangue ribolleva e mi girava la testa. Mi sentivo fluttuare nell'aria e le mie mani si erano illuminate di un rosa brillante che si faceva più intenso ogni volta che lo guardavo.... Tutto quel potere.... Non c'è la facevo...