Capitolo 1

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"NON MI INTERESSA TU DEVI PORTARE RISPETTO PER ME E DA OGGI MI CHIAMERAI PAPÀ"
"NO MAI NON LO FARÒ MAI..." Neanche il tempo di finire la frase che mi arriva un altro ceffone da parte di quello stronzo del fidanzato di mia madre. Rimasi lì a terra per un po', non mangiai, rimasi lì ferma a piangere in silenzio in un angolino.
Dopo che tutti quanti erano andati a dormire,ovvero mia madre e la sua specie di fidanzato,decisi di salire in camera da letto.
Salgo le scale e arrivo in punta di piedi in camera mia, per non svegliare mamma e quella sotto specie di mostro.
Mi metto come mio solito fare a guardare fuori l'immenso bosco che circondava la mia casa, si abito in mezzo al niente perfetto per una ragazza come me a cui non piace stare in mezzo alla gente è timida e tutto il resto...
Mentre ero invasa tra i miei pensieri vedo di nuovo lui, quello strano ragazzo completamente incappucciato vestito sempre uguale di cui non so niente, so solo che si avvicina furtivamente a casa mia e so benissimo che domani mattina lui tornerà...ed è proprio domani mattina che lo coglieró sul fatto. Così decisi di mettermi a letto ma non per dormire, per elaborare un piano per scovare questo misterioso ragazzo.
Mattina seguente
Mi alzo dal letto appena sentì gli adulti uscire di casa per andare a lavoro, mi vesto velocemente, mi lavo i denti, e corro di sotto ad attuare il mio piano.
Mi nascondo dietro ad un cespuglio armata della prima cosa che trovo,di un bastone e aspetto...
Un paio d'ore dopo
Eccolo finalmente è arrivato si trova a pochi metri da me, ero pronta ad attuare il mio piano finché non si toglie di colpo il suo cappuccio e cavolo resto immobile a fissarlo: ragazzo non troppo bello,ma bello,alto..molto alto a dire la verità gli arriverò si è no sotto al mento o sul petto, cappelli corti scuri, viso pallido,occhiali da vista sottili quasi del tutto tondi e argentati, occhi di un castano molto scuro profondi da sciogliere anche una bottiglia di plastica... e d'un tratto...puff mi dimentico completamente il mio piano, così decido di agire istintivamente e feci la prima cosa che mi venne in mente; gli tirai il bastone in testa.
"AHIA!" Si massaggia la testa, girandosi con uno sguardo inferocito verso di me.
Okay,sono fregata questo mi uccide quindi decido di correre verso la porta, ma mi ritrovo subito scaraventata sul muro con il ragazzo che mi stringeva per farmi stare ferma.
"COME TI È SALTATO IN MENTE? DIMMI SPIEGAMI TU NON SAI CHI SONO E QUESTI NON SONO AFFARI TUOI!" mi stava stringendo troppo e io non sapendo cosa dire, bloccata dalla paura, decisi di inventarmi una scusa
"I-io...pensavo fossi un ladro.." appena sente la mia voce si blocca, sbarrando gli occhi e quasi si addolcì.
"Tu sei la ragazza che abita qui? Sei Valeria non è così?"
Non riuscivo a parlare, quindi annuisco e basta e lui allenta la presa e mi appoggia delicatamente la mano sul collo dove c'è esattamente il nervo
"Scusa, farà un po' male.." iniziò a stringermi e io a divincolarmi
"Chi sei?.. C-che cosa vuoi da me?.. Perché hai messo la..."
E da qui buio totale...

Spazio all'autrice
Ciao a tutti ragazzi... E niente questa è la mia prima storia a capitoli che scrivo, scusate per eventuali errori grammaticali ma l'ho scritta alle 5:00 del mattino...un po' di compassione per favore
Quindi se il capitolo vi è piaciuto lasciate un commento e una stellina per motivarmi a scrivere un altro capitolo, che io so già pigra, se non l'avete ancora fatto fatelo e noi ci vediamo al prossimo capitolo, bella ragazzi (Riferimenti puramente casuali a Favij).

"Will You Be There" //Thomas BocchimpaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora