«pomeriggio»

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1:06 pm

Era all'uscita di scuola e aspettava i ragazzi per scusarsi. Stava davvero male dopo aver detto quelle cose.
Dopo qualche minuto, li vide uscire insieme.
–h-hey ragazzi– li chiamó sventolando una mano a mezz'aria.
Non lo guardarono nemmeno; camminarono avanti senza dire nulla.

Poi Jungkook si girò.

–cosa c'è yoongi?– ci fu un attimo di pausa –vuoi dirci ancora che non dobbiamo dirti cosa fare, come fai di solito?– Jungkook fece una faccia mista alla delusione e alla tristezza seguita da qualche lacrima.
Taehyung poi, lo prese per le spalle e lo portò via, avevano tutti e tre lo sguardo basso.

Yoongi si sentì soffocare.

Non poteva credere che il suo migliore amico, l'amico che aveva dall'asilo, quello con cui aveva fatto di tutto, gli aveva detto quelle cose, con quella faccia.

L'aveva perso.

Aveva perso tutti in così poco tempo.
Per colpa del suo carattere di merda, ma non poteva farci nulla...

Era fatto così.
—————
Erano le quattro e mezza di pomeriggio e Yoongi non stava facendo nulla da quando era tornato a casa.

Decise di alzarsi dal letto che ormai era diventato un tavolo per tutti i rimasugli di cibo ovunque, e andò al parco.

Non mise il giubbino, lasciando la pelle delle braccia scoperta al freddo che c'era fuori.

Camminava a testa bassa con le mani in tasca e gli occhi spenti. Persino i suoi capelli azzurri emanavano dolore e tristezza, tutto di lui emanava tristezza.
—————
Dopo un'ora buona arrivò al parco. Iniziò a camminare verso l'entrata ma fu travolto da Kim Taehyung e Jeon Jungkook che pomiciavano, così si voltò e si diresse al supermarket lì vicino.

Entrò e si diresse al reparto "dolce" dove comprò gelato e nutella.

Pagò e uscì dal supermarket per tornare a casa.

Mentre Yoongi caminava iniziò a piovere ma il ragazzo, non aumentò la velocità del suo passo rimanendo sotto la pioggia con le buste del gelato e nutella alle mani.
—————
Jungkook era al telefono con il suo ragazzo da un po'.

Taehyung lo aveva accompagnato a casa dopo essere stati il pomeriggio al parco, quello in cui andavano sempre tutti e quattro...

–amore, mi sento in colpa– ammise Jungkook.
–sinceramente pure io, però... però ormai ciò che è fatto è fatto!– urlò Taehyung dall'altro capo del telefono.

–ahio! l'orecchio mi serve– portò il cellulare dall'orecchio destro a quello sinistro per poi massaggiarsi quello destro.

–oh più che servire a te, serve a me! se tu non avessi l'orecchio destro, perché tra parentesi, ti conosco troppo bene per sapere che l'orecchio che ti ho "stonato" é quello destro! dicevo, se tu non avessi quell'orecchio, cosa morderei io?! sai benissimo che è un mio vizio farlo e sai benissimo anche che é un mio vizio mordere solo quello destro!– le guance del ragazzo si colorarono di un leggero rosso.

–t-tae stavamo parlando di y-yoongi!– disse alla fine. Il suo migliore amico era più importante di ciò che avrebbe morso o meno il ragazzo in quel momento, era poco importante.

–lo so ma può aspett– fu interrotto da Jungkook infuriato da quella frase detta così tranquillamente dal ragazzo.

–no taehyung! tutto ma non questo! se per te yoongi può aspettare per me no, capito?! ti ricordo che yoongi è pur sempre il mio migliore amico quindi, se non vuoi parlare di yoongi ne andrò a parlare con jimin!– urlò.

Taehyung è un ragazzo comprensivo e a quelle parole si sentì subito in colpa per ciò che aveva detto.

–hai ragione, scusami jungkook– aveva la voce bassa.

–tranquillo taehyung è-è solo che non ce la faccio a non parlargli più, l-le nostre litigate n-non sono mai state c-così... così..– e cadde in un pianto isterico.

–tranquillo jungkookie... si risolverà tutto okay?–

–g-grazie tae– andò a prendere un pacco di fazzoletti sulla scrivania.

–dai su, ora vai a dormire. si è fatto tardi– gli disse Taehyung.

–va bene tae, notte–  –notte kook–

Il ragazzo si addormentò con tranquillità ma sapeva, in cuor suo, che i giorni successivi non sarebbero stati facili per lui vedendo la faccia triste di Yoongi.

Jungkook conosceva troppo bene Yoongi da sapere che il ragazzo non aveva preso con molta tranquillità il litigio.

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"il bibliotecario" -Min Yoongi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora