Avete presente quei film americani dove ci sono tutti quei ragazzi fighi che fanno parte della squadra di football, e le cheerleaders che saltellano da una parte all'altra della scuola con le loro cortissime gonnelline e i pom pom in mano, passando per lunghissimi corridoi tappezzati di armadietti?
Beh, fra poco meno di una settimana la mia vita sarà esattamente così trasformandosi magicamente nella vita dei miei sogni!
Ho sempre sognato far parte delle cheerleaders; trovarmi un super fidanzato giocatore di football al quale fare il tifo durante il pre partita; avere un armadietto personale da tappezzare di specchi, scritte, e foto con i miei amici; cambiare aula a ogni lezione; e ritirare il minore settimanale del giornalino scolastico.
Chi non desidererebbe una vita tanto perfetta?
Ok... faccio un passo indietro.
Circa venti minuti fa i miei e genitori hanno chiamato me e mia sorella maggiore Allegra per una riunione di famiglia a sorpresa.
Appena siamo entrate in salotto sapevamo benissimo che cosa stava succedendo in quella stanza in quanto sul tavolino di fronte al divano su cui eravamo sedute c'erano due bei bicchieroni di Coca Cola e una meravigliosa torta al cioccolato a forma di cuore completamente ricoperta da un candido strato di zucchero a velo.
Conosco benissimo questo trucchetto della mamma: ogni volta che ci deve dare una brutta notizia (an he se in questo caso non era per niente brutta) ci prepara un'ottima torta o dei deliziosi biscotti fatti in casa per attutire il colpo.
Appena io e mia sorella abbiamo preso una fetta di quella torta, che per lo più abbiamo finito in venti minuti scarsi, il papà ci ha dato la notizia più bella che potessimo ricevere.
Ci ha detto che fra sei giorni ci saremmo trasferiti a Los Angeles perché gli è stato offerto lì un lavoro grazie al quale avremmo potuto condurre una meravigliosa vita in una casa altrettanta pazzesca!
I nostri genitori pensavano che saremmo impazzite all'idea di cambiare completamente vita trasferendoci dall'altra parte del mondo e dovendo dire addio a tutti i nostri amici, ma si sbagliavano di grosso!
La verità è che andare a vivere negli Stati Uniti è da sempre stato il nostro più grande sogno e di fatto ancora adesso non ho ancora realizzato ciò che sta per succedere. Voglio dire... andrò a vivere a Los Angeles!
Io e Allegra abbiamo passato intere giornate a fantasticare su un nostro possibile futuro da dentista e chirurgo plastico sulle spiagge di Los Angeles o in uno di quei fantastici grattacieli di New York.
Finalmente la nostra occasione è arrivata e non abbiamo alcuna intenzione di farcela sfuggire.
Non aspetto altro che stendere il mio asciugamano sulla sabbia bollente e prendere finalmente qualche lezione di surf... già mi immagino quei fighi dei bagnini in canotta rossa e costume blu che se ne stanno in piedi sulla loro torretta con il binocolo mostrando perfettamente a tutti i bagnanti il fisico scolpito da classico lifeguarder di Bay Watch.
Non vedo l'ora di arrivare nella città dei miei sogni e di visitarne ogni singolo angolo!
Sono convinta che quando i miei compagni sapranno del mio trasferimento in una delle città più belle del mondo mi chiederanno tutti di inviare un sacco di foto!
Un pochino mi mancheranno i miei amici, ma a dirla tutta neanche più di tanto.
Proprio lunedì scorso ho iniziato il terzo anno di liceo scientifico e avendo cambiato scuola lo scorso settembre ho avuto modo di farmi dei nuovi amici, ai quali però non mi sono ancora affezionata molto.
Inoltre nel mio paese ci conosciamo tutti dalla nascita e se devo essere sincera mi sono un po' rotta le palle di stare con le stesse persone da ormai 15 anni.
Gli unici che mi mancheranno veramente veramente tanto sono i miei migliori amici Silvia e Alex.
Silvia si è trasferita qui da soli cinque anni, ma sin dal primo giorno di scuola siamo andate d'accordo e adesso siamo quasi sorelle.
Devi ammettere che fare amicizia con lei non è stato affatto difficile. È la persona più solare che io abbia mai conosciuto e sono convinta che se fosse da sola in un'aula di scuola riuscirebbe a parlare anche con i banchi.
Alex invece lo conosco praticamente dalla nascita e lo considero come il fratello che ho sempre voluto. Posso veramente dire di avere un legame davvero speciale con lui. Mi ha sempre supportata e tirata su di morale proprio come ho fatto io con lui.
Separarmi dal mio migliore amico sarà la cosa più dolorosa e difficile che abbia mai fatto.
Per quanto riguarda tutti i mie amici penso che riusciremo a tenerci in contatto anche se andrò ad abitare dall'altra parte del mondo. Ormai siamo nel 2018 e per fortuna esistono i telefoni per chiamare e fare le videochat. Non sarà poi così difficile chiamarci qualche volta a settimana.
Le cose però non saranno altrettanto facile con il mio fidanzato.
Non gli ho ancora parlato del trasferimento e so perfettamente che non la prenderà bene quanto me.
Gregorio mi piace e con lui mi trovo davvero molto bene e non ho alcuna intenzione di perderlo, quindi, anche se non sarà affatto facile gli proporrò di portare avanti una relazione a distanza.
Certo, vederlo attraverso lo schermo e sentire la sua voce da un microfono non sarà mai la stessa cosa di avere le sue labbra sulle mie, sentire il suo fantastico profumo e passare le mani fra i suoi morbidissimi capelli ricci, ma si può provare a fare tutto.
Una delle poche cose negative di questo trasferimento saranno sicuramente le rotture di scatole dei parenti.
Sicuramente almeno una volta a settimana mi toccherà spendere tempo prezioso in stupide conversazioni infinite con nonni, zii e cugini vari dove mi chiederanno soltanto se mi sono fatta dei nuovi amici e soprattutto se mi sono trovata un "fidanzatino".
Sono convinta che se questi avessero abitato vicino a noi mi sarebbe toccato un lunghissimo pranzo di addio a tutta la famiglia.
Gli unici che mi mancheranno saranno i nonni.
Sono i genitori di mio papà e sono anche gli unici parenti che vivono qui vicino a Ortisei: il mio piccolo paese si montagna affacciato sul meraviglioso spettacolo delle Dolomiti e che considero un angolo di paradiso.
Durante questi ultimi tre anni la nonna non è stato molto bene, e anche se da circa quattro mesi a questa parte sembra stare decisamente meglio le cose potrebbero peggiorare da un momento all'altro.
Per quanto riguarda mia sorella posso dire che sia ancora più su di giri di me.
Lei deve frequentare il quarto anno di liceo che in America equivale all'ultimo di high school.
Finalmente potrà realizzare il suo sogno di diplomarsi negli Stati Uniti e partecipare al Prom.
Per fortuna non avrà alcun problema con la lingua.
Dalla seconda media una volta a settimana fa conversazione con una nostra cara amica newyorkese che le ha insegnato a parlare che k scioltezza e disinvoltura.
Quando parla con qualche turista straniero che chiede indicazioni per tornare i vari rifugi e sentieri di montagna viene spesso scambiata per un'americana.
Sono assolutamente convinta che riuscirà a portare avanti gli studi in maniera impeccabile come ha sempre fatto.
Al contrario sino convinta che per me il problema "lingua" si presenterà più e più volte al giorno.
Anch' io come Allegra ho un'ottima pronuncia americana, ma essendo solo in seconda superiore ho ancora qualche lacuna per quanto riguarda la grammatica e la terminologia e per giunta potrei avere qualche problema a scuola.
No! Non voglio farmi ostacolare da niente e da nessuno, tanto meno da qualche stupida parola!
Giuro che non riesco ancora a credere alla meravigliosa svolta che sta per prendere la mia vita!Spazio autrice:
Dopo tanto duro lavoro ho finalmente deciso di pubblicare il mio primo romanzo "Hit by a Star" per il qualche ho impiegato anima e corpo.
Spero davvero che questo mio primo libro vi piaccia. Se è così mettetemi un voto di supporto e soprattutto scrivete nei commenti ciò che pensate e cosa potrei migliorare.
A partire da oggi uscirà un capitolo a settimana, quindi mettete subito la mia storia nella vostra libreria!
Un bacio.
STAI LEGGENDO
HIT BY A STAR
Teen Fiction"Avete presente quei film americani dove ci sono tutti quei ragazzi fighi che fanno parte della squadra di football, e le cheerleaders che saltellano da una parte all'altra della scuola con le loro cortissime gonnelline e i pom pom in mano, passando...