Avanzava camminando sulla roccia, passo dopo passo.
Le onde dell'oceano si infrangevano sulla scogliera, gli schizzi bagnavano la stoffa sottile del suo lungo abito nero.
Nero come la sua anima.
Nero come la Notte.
Buffo da dire, dato che era lei stessa la Notte.
Si fermò e scrutò la vasta distesa d'acqua di fronte a lei.
Le onde scure divenivano sempre più violente, come se sapessero del suo segreto.
Come se anche loro fossero a conoscenza di ciò che stava per accadere.
E probabilmente era così.
Tutti l'avrebbero saputo, poiché era sicura che ci sarebbero state delle conseguenze.
E per questo, sapeva che era vietato.
Gli opposti si attraggono.
E quell'attrazione era così forte da essere ormai insostenibile.
Voleva porre fine a quella sofferenza che persisteva da sempre.
Ma a quale prezzo?
No, era vietato.
Era sbagliato.
Era immorale.
Eppure, era necessario.
Provocava un dolore così forte da strapparti le membra, ma allo stesso tempo le ricuciva assieme, creando un circolo continuo.
Due amanti destinati a rincorrersi senza mai incontrarsi.
Buio e luce.
Tenebre e purezza.
Notte e Giorno.
E lei lì, su quella scogliera, per la prima volta lo sentiva.
Non le era mai capitato prima.
Era una sensazione indescrivibile.
Non le era permesso provare nulla.
Nessun sentimento.
Ma lei, per la prima volta, lo sentiva.
L'amore.
Crescente, lacerante, viscerale, assuefacente.
Si insinuava in ogni centimetro di pelle, in ogni minuscola parte del suo essere.
Lo sentiva, stava per accadere.
Finalmente, dopo tutto quel tempo passato a rincorrersi senza mai incontrarsi.
Non sapeva quali sarebbero state le conseguenze, ma ormai nulla aveva più importanza.
Era stanca.
Era giunta l'ora.
La sentiva.
Percepiva la sua presenza.
Era lì, alle sue spalle.
Dopo tutto quel tempo, dopo tutta quella sofferenza.
Si voltò lentamente, come se avesse il timore che se si fosse mossa troppo in fretta, l'avrebbe spaventata e l'avrebbe fatta fuggire.
Per sempre.
Il cuore sembrava volesse esplodere da un momento all'altro.
Ed era una sensazione mai provata prima.
Lei non aveva un cuore.
Non appena la vide, nel suo corpo si espanse un calore rassicurante, familiare.
Era bellissima.
L'aveva sempre osservata da lontano, pensando che fosse la cosa più bella del mondo.
Ma ora, a pochi metri di distanza, realizzò che era veramente indescrivibile.
Quasi soffriva alla vista di cotanta perfezione.
Tutta la sua luce, la sua purezza, la rendevano simile ad un angelo.
L'angelo più bello che avesse mai visto.
Silenzio.
Ogni cosa attorno a loro si era fermata, come se stesse con il fiato sospeso, in attesa.
Si guardarono negli occhi.
Non c'era bisogno di parole, i loro sguardi parlavano per loro.
I loro cuori battevano all'impazzata.
Si mossero lentamente, avanzando di pochi centimetri.
I loro respiri erano veloci, il fiato corto.
Per la prima volta, si sentivano estremamente umane.
Come due amanti che si rivedevano dopo molto tempo.
Si ritrovarono a pochi centimetri di distanza.
In quel momento in loro cuori battevano all'unisono, seguendo il ritmo dettato dal loro amore.
E, finalmente, si congiunsero.
Le due metà erano tornate ad essere un tutt'uno.
I loro cuori erano uno solo.
L'amore si espanse ovunque attorno a loro.
Le onde ripresero a infrangersi sugli scogli, più alte e potenti di prima.
Il vento soffiava più forte.
E poi, tutto si dissolse, lasciando che la Notte e il Giorno assistessero alla distruzione del mondo che per secoli avevano tenuto in vita.
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Day & Night - [One shot]
Short StoryDue amanti destinati a rincorrersi senza mai incontrarsi. Buio e luce. Tenebre e purezza. Notte e Giorno.