Allora per capirci quando la storia sarà ambientata nel presente userò la scrittura normale cioè questa invece, quando sarà ambientato nel passato userò questa.
"E così vuoi che ti racconti la storia della mia vita ?" domandò l'uomo mentre osservava le strade di San Francisco dalla finestra dell'edificio.
Alle sue spalle un ragazzo rovistava con un registratore e dei nastri sul tavolo, talvolta prendendoli dalla tracolla posta al suo fianco.
"È come le ho detto, intervistare la gente è il mio lavoro...sono un collezionista di vite per la radio KSC" disse infitando il nastro nel registratore.
"Ti servirà parecchio nastro per la mia storia..."disse l'uomo alla finestra.
"Oh non c'è problema ho una borsa piena di nastri" disse afferrando il pacchetto di sigarette.
"Mi hai seguito non e vero?" chiese l'altro
"Sì penso di sì" disse portandosi una sigaretta alla bocca.
"Mi è sembrato interessante" disse mettendola in bocca.
"È qui che abita ?" accese la sigaretta e fece una tirata.
"No è solo una stanza" rispose l'altro.
"Che cosa ne dice di cominciare ?" chiese il ragazzo premendo il bottoe per attivare il registratore.
"Allora cosa fa ?" proseguì
"Sono un vampiro" rispose l'uomo, una risata lasciò le labbra del ragazzo.
"Questa non l'avevo ancora sentita" disse.
"Lei intende in senso letterale eh..." continuò sempre con un velo di divertimento.
"Naturalmente" gli rispose l'altro.
"Ti stavo aspettando in quel vicolo" aggiunse.
"Ti spiavo mentre mi spiavi...e poi hai cominciato a parlare"disse con voce piatta.
"Beh è una bella fortuna per me" disse il ragazzo sorridendo e continuando a fumare.
"Forse per tutti e due" la voce dalla finestra giunse calma e delicata.
Il ragazzo attese un attimo poi continuò.
"Lei ha detto che stava aspettando me in quel vicolo, cosa voleva farmi...uccidermi? Bere il mio sangue o cose del genere?" concluse con un risata.
"Sì" rispose secco il vampiro, la risposta lascó il ragazzo interdetto.
"Ma non ti devi preoccupare di questo adesso" disse con la stessa calma di sempre.
"Lei crede davvero di essere un vampiro ?" domandò il giornalista.
"Non possiamo cominciare al buio, ora accendo la luce" disse il vampiro voltandosi finalmente verso di lui, l'oscurità della stanza lasciava intravedere solo le fattezze del viso della creatura senza risaltarne i particolari, così sarebbe anche potuto sembrare un uomo normale.
"Credevo che i vampiri odiassero la luce" disse il ragazzo con fare ovvio.
"Ci piace molto...solo che volevo prepararti" disse poi di colpo la luce si accese e davanti al ragazzo comparve l'uomo che pochi secondi fa era alla finestra, ora comodamente seduto dall'altra parte del tavolo.
Il ragazzo si alzò di scatto dal tavolo allontanandosi il più possibile.
"Non avere paura, voglio raccontarti tutto" disse il vampiro.
"Ma come diavolo ha fatto?" chiese sconcertato il giornalista.
"Come fai tu, con una serie di semplici gesti...ma io mi muovo più veloce e non mi vedi" gli spiegò.
"Sono di carne e sangue, ma non sono umano"disse.
"Non sono più umano da duecento anni".
"Prego"disse indicando la sedia davanti a se per invitare il ragazzo a risedersi, esso si riavvicinó al tavolo e si adagió lentamente sulla sedia.
"Come posso metterti a tuo agio?" chiese il vampiro.
"Cominciamo come David Copperfield?...Naqui...crebbi..."aggiunse.
"O cominciamo da quando ebbe inizio la mia vita oscura, così come la chiamo io".
"Si è da lì che dovremmo iniziare non credi ?..."aggiunse in seguito.
"Non racconta bugie eh"disse il ragazzo più a se stesso che alla creatura davanti a lui.
"E perché dovrei..."rispose il vampiro.
Il ragazzo si riportó la sigaretta alle labbra, mentre il vampiro cominciò a narrare.
"Cominciò tutto nel 1791, avevo 24 anni ero più giovane di te ora.
Ma erano altri tempi, ero un uomo a quell'età, il ricco proprietario di una piantagione a sud di New Orleans.
Mia moglie era morta di parto, lei e il mio bambino erano stati seppelliti da meno di sei mesi.
Il dolore della perdita era così forte che sognavo solo di liberarmene.
Volevo perdere tutto, la piantagione, i miei soldi, la capacità di pensare..."Seduto al tavolo da gioco disponevo i quattro assi sul tavolo, la donna al mio fianco mi abbracciava accarezzandomi i lunghi capelli castani.
L'uomo davanti a me mi guardò in cagnesco e con voce pesante mi chiese"Quanti assi ci sono in quel mazzo ?"con voce accusatoria piantò il suo sguardo nel mio.
"Dite che baro signore" domandai calmo.
"Dico che sei un uomo morto"ribaltó il tavolo facendo cadere tutto per terra e mi puntò una pistola contro.
Io mi scostai la camicia e il jillet di lato lasciandogli ben visibile il mio petto.
"Se avete la certezza delle vostre idee signore...fatelo" l'uomo mi guardò interdetto e poi lasciò perdere.
La donna mi tirò in piedi, facendomi alzare dalla sedie e insieme ci dirigiamo all'uscita, incuranti che dalla balconata soprastante della taverna eravamo osservati.
Ci incamminammo per le strade di New Orleans fuori dalla taverna verso il porto.
Il mio desiderio di morte era aperto a tutti, alla puttana al mio fianco, all'assassino che ci stava seguendo.
Ma mai mi sarei aspettato che il mio invito lo cogliesse un vampiro...
Arrivammo al molo, la donna mi fece appoggiare a una capanna, cominciò a baciarmi il collo e a scendere sempre più in basso, apprestandosi a fare ciò per cui era pagata.
Alle sue spalle arrivò l'asino che tirando fuori il coltello chiese i gioielli e il denaro, ma io non gli diedi peso, forse troppo brillo o forse incurante di quello che sarebbe successo.
In un lampo l'uomo sparì come se non fosse mai stato davanti a noi.
La ragazza fu strangolata e gettata via anche lei.
Io mi accasciati a terra vittima dell'alcol.
E poi dalle tenebre è spuntato, bellissimo come un angelo.
I lunghi capelli biondi raccolti da un nastro nero, gli occhi di un azzurro meraviglioso.
Si chinò su di me e mostrando i canini li affondó nel mio collo, io mi aggrappi a lui, come mi aggrappai alla paura di morire, che mi travolse di colpo.
Il terreno sotto di noi divenne inesistente e io in un secondo momento mi accorsi che stavamo levitando in aria fino all'albero maestro di una nave li vicino avvinghiati come due amanti.
Il vampiro si sedette su un pennone di una delle vele e staccandosi da me mi guardò con i denti sporchi di sangue e con voce delicata mi chiese" Vuoi ancora la morte o l'hai assaggiata abbastanza?" io stordito e morente lo guardai con gli occhi socchiusi, la sua immagine era sfocata e io con voce flebile sussurrai" No...basta" detto questo mi lasciò andare e io precipitai giù fino ad immergermi nelle nere acque del Mississippi...To be continued...
Secco il primo capitolo, sperto che vi piaccia.
Quanti di voi hanno visto il film o letto il libro?
Io ho fatto tutti e due😝Cmq ad ogni capitolo metterò l'immagine del personaggi che compaiono con il nome del personaggio e dell'attore che lo interpreta quindi...
Il giornalista(nn ha un nome nel film e neanche ne libro):
Christian Slater
Louis(il vampiro che racconta):
Brad Pitt
Lestat(il vampiro che lo morde):
Tom Cruise
Ecco i primi tre personaggi!
I love Lestat 😍
A presto...
Un bacio😘
Chiara💚
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Intervista col vampiro
Vampire" Dio uccide indiscriminatamente e così faremo noi, perché nessuna creatura si Dio è così simile a lui quanto noi..." Belli come angeli, ma anime dannate i vampiri creature misteriose che popolano il nostro mondo. E se uno di loro rilasciare un inte...