Illusion - italian. (h.s.)

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{PRIMA CHE TU LEGGA, QUESTO LIBRO CONTIENE MATERIALE GRAFICO, ALCUNE CREDENZE RELIGIOSE, GIURAMENTO, CONTENUTO SESSUALE SE NON TI PIACE UNO QUALSIASI DEI SEGUENTI, TI CONSIGLIO DI NON LEGGERE.}

Volevo anche avvisarvi, che la storia non è mia. Io la sto traducendo, tutti i crediti vanno a @cigstyles che potete trovare su Wattpad insieme alla storia originale. Ho avuto il suo permesso per tradurla.

Spero vi piaccia, se questo primo capitolo raggiunge un certo numero di visualizzazioni e se vi vedo abbastanza interessati alla storia, continuerò con il prossimo capitolo.

Buona lettura.

Chapter 1.

''Ho visto con il mio piccolo occhio...'' Mia madre fece una pausa mentre guardava fuori dal finestrino ''Qualcosa di nero.''

Mio fratello, Jace, e io sedevamo nei sedili posteriori dell'auto. Tutta la nostra famiglia stava andando in viaggio verso una piccola cittadina della California, dove avevamo la nostra casa estiva. Abbiamo lasciato la nostra casa a Seattle, Washington, questa mattina presto.

''Umh.. E' la macchina?'' Chiese Jace, alzando le sopracciglia.

''No.'' Sorrise mia madre.

Io sapevo cos'era ma non mi andava di giocare. Lasciai il mio fratellino e i miei parenti godersi il gioco.

''Sono i capelli di papà?'' Rise Jace alla sua ipotesi, e devo ammetterlo, risi anch'io perchè i capelli di mio padre non erano più completamente neri. Alcune ciocche erano diventate grigie.

''Lo spero.'' Rise mio padre, mantenendo gli occhi sulla strada mentre fuori era buio.

Mio fratello Jace si passò una mano tra i suoi capelli corti. ''La mia maglietta?''

Qualcuno doveva pur dirgli che cosa mamma aveva 'visto'.

''Jace,'' Mi girai verso di lui. ''E' il cielo.''

Mia madre rise prima di annuire alla mia risposta.

''Sei sleale mamma!! Lydia è troppo brava a questo gioco.'' Piagnucolò facendo il broncio per poi girarsi a guardare fuori dal finestrino.

Mia madre si girò verso di noi, nella parte posteriore dell'auto, per guardarci. ''Basta, ragazzi. E' tardi, dormite un pò.''

Non la ascoltai. Mi misi le mie cuffie nelle orecchie e portai la mia attenzione fuori dal finestrino, focalizzandomi su tutto quello che ci passava accanto.

I miei occhi lentamente si iniziarono a chiudere quando tutto d'un tratto, vidi una figura stare al lato della strada. La nostra auto stava iniziando a prendere velocità e il ragazzo prese a correre dopo di noi, seguendoci. Sollevai la mia testa e stavo per dire alla mia famiglia che un ragazzo, fuori sulla strada, stava cercando di seguire la nostra macchina ma lui mi fermò.

Stavamo guidando sopra un ponte. Mio padre continuava ad aumentare la velocità. Consigliai lui di rallentare ma lui non mi ascoltava.

''Michael, rallenta per favore.'' Lo pregò mia madre, stringendo il bracciolo dello sportello.

''Rilassati, non c'è nessuno in strada.'' Rispose mio padre con voce calma.

Proprio allora, si sentiva come lui perdeva il controllo della macchina. Il volante girava nelle mani di papà. Mia madre urlò e mio padre usò tutta la sua forza per cercare di riportare la macchina sulla strada. Strinsi Jace che stava iniziando a piangere. Portai la sua testa nel mio petto; proteggendolo.

Le urla di tutti noi mi facevano da eco nelle orecchie mentre la macchina si capovolgeva. Tutto si capovolgeva anche dopo che ci eravamo fermati. L'impatto del colpo contro la ringhiera del ponte mi provocò un dolore lancinante su tutto il corpo. Sentii l'auto rompersi tra di noi. Non potevo più stringere mio fratello tra le mie braccia.

Il mio naso era sanguinante. Potevo sentire il sangue caldo colarmi sulle labbra, il sapore del metallo sulle mie labbra. Il mio corpo era stato premuto contro la parte posteriore del sedile del conducente. La cintura intorno al mio collo mi stava soffocando. La macchina smise di ruotare quando noi eravamo sottosopra.

Anaspai per avere aria ma avevo dolore quando provavo a prendere dei respiri. La mia vista era sfocata ma potevo vedere mia madre e mio padre davanti alla, ormai rotta, macchina. Provai a chiamare i loro nomi ma le parole non riuscivano a uscire. Nessuno di loro si muoveva. Entrambe le braccia dei miei genitori erano a penzoloni. Il corpo di mio padre avvolto intorno al sedile. Dal retro della testa di mia madre usciva del sangue rosso scuro.

Non potevo fare niente.

Tutti saremmo morti.

Provai a girare la mia testa verso Jace ma faceva male. Vidi però il suo corpo inerte sporto in avanti. La sua faccia era sanguinante. Il finestrino accanto a lui era rotto. Sapevo che la sua testa l'aveva colpito.

Ansimai per avere aria. Provavo duramente a cercare di prendere lunghi respiri ma non riuscivo a sentire l'aria scorrermi nei polmoni.

Iniziai a chiudere i miei occhi, quando sentii il finestrino rompersi alla mia destra. Mi girai molto lentamente per poi vedere delle gambe inginocchiarsi e delle mani raggiungermi.

''Aiuto'' Riuscii a dire. La mia vocee uscii bassa e debole.

Sentii le sue braccia avvolgere la mia vita e iniziare a tirarmi fuori da quel casino. Potei sentire tutto il sangue scorrermi sulla faccia. Il ragazzo sconosciuto rivelò il suo viso dopo aver rotto il vetro del finestrino. Lui sbloccò la mia cintura di sicurezza causando la mia caduta tra le sue braccia. Mi trascinò fuori dai vetri rotti. Io non avevo forza.

Guardai in sù verso di lui mentre stavo in mezzo alla strada. Era lo stesso ragazzo che ci stava seguendo. Lui premette un dito sulle sue labbra prima di alzarsi e iniziare a correre lontano da me, dall'auto, dalla morte.

Chi era?

La mia vista inizio ad annebbiarsi quando iniziai a sentire le sirene.

Illusion - italian. (h.s.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora