"Basta. Sono seriamente stufa di tutto. Non posso continuare in questo modo. E' ora di farla finita"
Fu quello che pensai mentre io, Lucy Heartfilia, stavo salendo piano piano le scale della mia scuola, le quali conducevano al tetto.
Molto probabilmente, sarete abbastanza maturi da aver già capito cosa voglio fare; perchè, le parole "Tetto della scuola", "Basta" e "Farla finita", se vengono messe tutte e tre nella stessa frase, non possono che ricondurre a una sola parola.
Suicidio.
Suicidio. Una parola così semplice quanto drammatica.
Una parola su cui quasi tutti scherzano, tanto per farsi una risata o per avere un argomento su cui discutere, evitando di fare scena muta con un proprio amico.
Una parola mortale.
Già...mortale...
Che aggettivo buffo. Così strano. Così delicato...e allo steso tempo, così decisivo. Sembra quasi che, al solo pronunciare di questa parola, il proprio interlocutore possa morire o sparire da un momento all'altro. Suona quasi buffa questa cosa.
"Peccato che il mio interlocutore sia io stessa"- pensai accennando una smorfia simile ad un sorriso forzato.
E morire era proprio quello che volevo fare in quel preciso istante, cosa che pensai subito dopo aver aperto la porta che si affacciava sul tetto della scuola.
"E' arrivato il momento..."- pensai togliendomi la scarpa destra, ma una cosa me lo impedì.
Una sola cosa...Una persona.
Già, una persona. Per essere precisi, una ragazza. Una ragazza dagli strani capelli blu, come il mare, i quali erano raccolti in una treccia, all'apparenza, ben fatta.
Ma...quella ragazza aveva un qualcosa di strano. Lei non stava osservando l'orizzonte dal tetto...lei...Era oltre la ringhiera!
Rimasi lì a pensare cosa stesse facendo oltre la ringhiera; pensai che magari stava solo lì per divertimento, come faceva di solito, da quello che ho sentito, Gajeel Redfox, un mio compagno di classe; ma, il fatto che subito dopo aprì le braccia, come se volesse spiccare il volo, mi fece capire che non era lì per divertimento. Affatto.
E da lì, mi venne spontaneo.
Urlarle "TI PREGO NON FARLO" mi venne spontaneo. Non so nemmeno perché gliel'ho detto. Personalmente non potrebbe fregarmene di meno. Per colpa sua, ho pure mancato l'occasione per suicidarmi. Ma guarda te!
Però, come ho già detto, mi venne spontaneo.
La ragazza dai capelli blu, sentendo le mie parole, si girò verso di me, osservandomi con uno sguardo triste. Uno di quelli sguardi che si assumono quando il tuo cuore è, oramai, consumato dall'amore.
All'improvviso lei cominciò a parlarmi, raccontandomi la sua storia -" Juvia conosce quello sguardo...Quello è uno sguardo comprensivo. Lo sguardo di una persona che sembra sapere già tutto e perfino cosa si prova ad avere il cuore consumato dai propri sentimenti. Probabilmente sei già a conoscenza di ciò che è successo a Juvia...tutta la scuola lo sa, molto probabilmente. Juvia amava e ama tutt'ora una certa persona, che lei chiama "Gray-sama". Juvia ha provato di tutto per conquistarlo. Però, quando Gray-sama disse a Juvia di essersi stufato della sua presenza, Juvia capì che era solo un peso per il suo dolce Gray-sama...".
Sentendo le sue parole mi stupitti.....mi stupitti di quanto fosse stupida quella ragazza, così stupida da urlarle contro -"COSA?! PER L'AMOR DI DIO NON PUOI ESSERE SERIA!". La ragazza, Juvia forse, sussultò alle mie improvvise parole, ma io continuai.
"Non posso davvero crederci! E' per questa stupida ragione che sei venuta qui a suicidarti prima di me? Seriamente!? Sei triste perchè non puoi avere tutto ciò che vuoi?! DOVRESTI ESSERE GIA' FELICE DEL FATTO CHE NESSUNO TI ABBIA MAI RUBATO NULLA!". Dissi queste parole tutto ad un fiato.
Appena finì, riprendo gli occhi, notai che Juvia stava piangendo, ma solo lacrime.
Nessun singhiozzo. Nessun verso. Solo lacrime.
Subito dopo, notai che Juvia stava sorridendo e sentii il mio cuore sollevarsi di un metro.
"Juvia si sente meglio adesso. Juvia ti ringrazia dal più profondo del suo cuore". Questo fu tutto quello che mi disse, prima che lei sparisse dalla mia vista.
"Probabilmente non la vedrò più...Peccato, mi sembrava molto gentile. Però sarà meglio che vada. Si sta facendo tardi e ormai questa giornata è andata. Proverò domani"- pensai mentre scendevo le scale, dirigendomi verso l'uscita della scuola.
STAI LEGGENDO
My R
FanfictionATTENZIONE PLIZ: PICCOLO ACCENNO NALU. Se conoscete la canzone di Hatsune Miku intitolata "My R", allora sapete già a che mi rifersico. Vi lascio il video della canzone ;). Per chi non la conoscesse, invece, vi invito a leggere questa storia, se sie...