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Ti ricordi quando le nostre mamme ci hanno regalato il nostro primo coniglio?
Abbiamo litigato per giorni per darli un nome, e alla fine l'abbiamo chiamato Carota, anche se poi era un maschio, che per noi era femmina.
Aveva gli occhi azzurri proprio come i tuoi, perciò qualche volta ti chiamavo così, e ridevamo.
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Proprio quando iniziò tutto, quel giorno mi alzai prima per andare a scuola.
Io e te ci incontravamo in anticipo solo il Venerdì, perché quel giorno Gio non veniva mai, era quando decideva sempre di bucare (infatti poi c'è chi se ne è accorto).
Così andavamo da sole, non c'era lui a prenderti.
Parlammo tanto come sempre,
e arrivai a dirti che le cose con Anthony non andavano poi così bene,
era un periodo in cui non ci vedevamo più così spesso,
oserei dire che non ci vedevamo
e avevo paura mi tradisse.
Ovviamente tu mi consigliasti di parlargli, ma questa non è la storia che voglio raccontare,
perché anche se
io e Anthony siamo stati insieme due anni, tutto quel tempo non vuol dire niente se non c'è amore,
se non è amore.
Forse ci stavo solo per proteggermi, da tutti gli altri che cercavano di avere un approccio con me.
Non mi sono mai piaciuta,
non mangiavo ma bevevo tanto,
e avevo sempre le occhiaie ma in qualche modo molti ragazzi volevano chiedermi di uscire, solo perché sembravo la classica ragazza dolce e ingenua, capace di darti quello che cerchi, e si sa cosa cercano i ragazzi alla nostra età
ma io non ero il tipo,
e Anthony lo può confermare visto che nel nostro tempo insieme non abbiamo mai fatto l'amore.
La storia con Gio era già cominciata, e tu non lo sapevi.
Forse nemmeno io.
Qualche giorno prima di parlarci l'ho incontrato per strada, mentre io uscivo dalla terapia e lui era in moto. Mi ha offerto un passaggio, e abbiamo parlato un po'
e mi sono sentita bene, come quando abbiamo stretto amicizia per la prima volta e siamo diventati migliori amici.
Poi si è messo con te,
la mia migliore amica,
e allora non ci siamo parlati più.
'Ma guarda, lo sai che lui non ti merita,
dovresti lasciarlo' mi disse
ma io pensavo che infondo non mi meritasse nessuno.
Sono sempre stata convinta di essere troppo buona,
in realtà ero solo troppo magra e una
grandissima stronza.
Mi ha riportata a casa e non è successo nulla, lo giuro,
se ne è andato quasi subito
probabilmente doveva venire da te.
Ma poi hai iniziato di nuovo a chiedermi di uscire perchè a quanto pare Gio non poteva mai,
perchè in verità lui usciva con me.
Insieme siamo andati al parco, alla pista da skate, a pattinare e una volta pure a fare un giro in moto.
Non mi ha mai toccata,
ci comportavamo solo da amici
ma dopo un po' diventò strano,
quasi come tutti gli altri

Tutto il male che ti ho fattoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora