In fretta e furia i Dursley raccolsero baracca e burattini e si trasferirono in una casetta di legno, collocata all'interno di un bosco, in un piccolo isolotto dimenticato da Dio.
Quella notte Isabelle ed Harry non riuscirono a prendere sonno, in parte per il terreno freddo su cui dormivano, mentre i Dursley erano comodamente al caldo dentro i loro letti al piano di sopra, e in parte erano sempre su di giri a pensare alla scuola di Magia di Hogwarts:
<< Cavolo Harry, ti rendi conto che siamo due maghi?!>>
<< Nah, io non credo, secondo me è stato uno scherzo premeditato e ben riuscito aggiungerei!>>
<< Ma scusa Harry, rifletti un attimo...perchè queste persone dovrebbero sprecare il loro prezioso tempo a fare uno scherzo del genere a due bambini come noi? Non ci conoscono nemmeno, almeno non direttamente a quanto pare, ma sanno chi siamo; però mi chiedo, perchè dovrebbero sprecare denaro e francobolli per tutte quelle lettere? E un'altra cosa...come spiegheresti logicamente i "fenomeni paranormali" che si sono svolti in casa e al negozio i giorni scorsi?!>>
<< Ah guarda.. io non lo so>> al discorso susseguì qualche istante di silenzio << Secondo te quanto tempo resteremo in questa baracca?>>
<< Non ne ho la più pallida idea...ma guarda il lato positivo, almeno qui c'è poco da pulire e da mettere a posto!>> disse Isabelle ridendo, facendo trascinare anche Harry nel bel mezzo della risata.
<< Shhhhhhhh!!! Sta zitto, non ridere così forte! Se no sveglierai gli zii e Dudley!>>
<< Ma figurati! Russano come dei rinoceronti con la sinusite!>>
In effetti, se si faceva un po' di silenzio, si poteva ascoltare la splendida e genuina sinfonia di russi dei Dursley, ognuno con timbro ed ampiezza diversi.
I giovani Potter, stavano iniziando finalmente a prendere un po' di sonno, finché, all'improvviso, si sentì al di fuori della casa una specie di forte tonfo, quasi come se un albero si fosse spezzato e caduto a terra; subito dopo, la porta esplose di netto e dallo spavento Isabelle ed Harry si erano contemporaneamente rannicchiati, uno vicino all'altro, sotto la coperta; con un gran passo da gigante, varcò la soglia della baracca una figura enorme, sembrava un misto fra un Orco e un vero e proprio Gigante, ma non era così tanto alto come quest'ultimo:
<< Oh accidenti! E' successo di nuovo!>> annunciò il grosso uomo mentre scostava i pezzi sparsi della porta per passare. Pian piano, incuriositi dal quel strano soggetto, i piccoli Potter iniziarono ad uscire fuori dalla coperta per osservarlo meglio.
<< Buonasera ragazzi miei! Io mi chiamo Rubeus Hagrid e sono qui, mandato da Albus Silente in persona, per portarvi alla scuola di Hogwarts, ma prima ovviamente dovremmo comprare tutto il necessario presente sulla la lista, quindi vi accompagnerò a Diagon Alley per i vostri acquisti.>>
Vedendo che i bambini non davano alcun segno di voler uscire dalla coperta senza prima essere sicuri che non corressero pericolo, Hagrid tentò con un approccio differente.
<< Coraggio piccoli! Va bene che la mia stazza possa incutere timore a prima vista, ma vi assicuro che sono un vero tenerone...guardate cosa vi ho portato! Un piccolino regalino per farvi incominciare entusiasti il primo anno di scuola!>> così, dalla sua enorme borsa, Hagrid tirò fuori due pacchetti che contenevano le divise nere della scuola, a quella visione i due fratelli uscirono di scatto dal loro modesto nascondiglio e strinsero in mano compiaciuti i regali.
<< Ovviamente queste sono solo le uniformi basilari. Quando verrete smistati nelle vostre rispettive Case saranno ancora più belle..>> Harry e Isabelle lo guardarono con aria piuttosto interrogativa, non capendo cosa fossero queste suddette " Case " << ...va bene, di questo ne parleremo più tardi! Dunque siete pronti a partire?!>>
In quel momento i Dursley scesero al piano inferiore, svegliati dal grande trambusto:
<< Ma che diavolo sta succedendo qui ?!>> puntando il fucile contro il gigante buono. Quest'ultimo si avvicinò a Vernon con aria minacciosa:
<< Essiccati Dursley, vecchia prugna!!>> fece come per piegare a metà il fucile, mostrando tutta la forza che possedeva; a quella dimostrazione i Dursely si ammutolirono, ma con la voce molto lieve Vernon prese coraggio tanto da chiedere che cosa ci facesse in "casa sua".
<< Che cosa ha intenzione di fare coi quei mocciosi ?!>>
<< E' ovvio, mi pare. Albus Silente mi ha incaricato di venirli a prendere, visto che qualcuno ha impedito loro di rispondere alla lettera di ammissione.>>
<< Loro non ci andranno, punto e basta! Non intendo pagare perchè un ciarlatano gli insegni stupidi trucchetti di magia!>>
<< Oooh.. e immagino che un Babbano come te possa impedire che tutto ciò avvenga, vero?!>> disse Hagrid in tono sarcastico.
<< Babbano ?>> dissero contemporaneamente Harry e Isabelle .
<< E' uno senza poteri magici...>> rivolgendosi ai bambini << .. questi ragazzi sono iscritti dal giorno in cui sono nati! Ah... e un'altra cosa, prima che me ne vada, non osare.. MAI PIU'.. insultare Albus Silente.. davanti a me >> disse facendosi sempre più grande e minaccioso nei confronti dei Dursley.
<< E per far sì che tu, la prossima volta, te ne ricordi...>> in quel momento a Vernon crebbero delle lunghe orecchie da asino e degli enormi denti da castoro; Isabelle ed Harry non riuscirono a non ridere davvero di gusto a quello spettacolo strepitoso di loro zio che correva ragliando per tutta la casa sconvolto.
<< Oh molto bene! Ora possiamo andare, forza seguitemi!>> i due fratellini non se lo fecero ripetere due volte.
*****
Una volta arrivati a Londra, Hagrid, insieme ai ragazzi, entrò in un bar e fece sedere Harry e Isabelle ad un tavolo, ordinando per loro due succhi di frutta. Sedutosi anche lui, la sua voce divenne stranamente seria, doveva dire ai bimbi Potter alcune cose riguardanti il loro passato:
<< Adesso, ragazzi, ascoltatemi bene, vi devo dire un paio di cose...>> i bambini lo guardarono attenti << ... se a Diagon Alley vedrete persone che vi osserveranno in modo particolarmente curioso, non abbiate paura: dovete sapere che siete famosi. Perchè siete entrambi sopravvissuti ad un mago davvero cattivissimo, chiamato Vvv.. il suo nome era Vvv...>> povero Hagrid, non riusciva proprio a pronunciare il nome del mago << Magari prova scriverlo>> gli disse Isabelle .
<< No, non so come scrive.. ok, si chiamava Voldemort >> disse a grande fatica e a bassissima voce << VOLDEMORT ?!>> dissero di nuovo all'unisono i due fratelli, facendolo quasi ridondare per tutto il locale << SSSSHHHHHHHHHHHHH !! Zitti, non dovete pronunciare ad alta voce quel nome! Anzi non pronunciatelo affatto! Se proprio dovete parlare di lui chiamatelo Tu-Sai-Chi, capito ?!>> i bambini annuirono.
<< Comunque, questo mago, dovete sapere, è stato l'assassino dei vostri genitori; cancellate tutte le menzogne che vi hanno raccontato i vostri zii sulla loro morte, sono tutte frottole!>> Harry e Isabelle erano rimasti a bocca aperta con gli occhi sgranati dall'incredulità. << lui..insomma si divertiva ad uccidere gente e raccogliere seguaci e voi siete famosi perchè siete stati gli unici a sopravvivere al suo passaggio ed Harry...tu porti addosso la prova della sua sconfitta... la cicatrice sulla tua fronte.. >> Harry in quel momento, d'istinto si posò due dita sulla cicatrice << .. anche tu forse, Isabelle , hai qualche cicatrice o voglia sul tuo corpo, durante questi anni non ti sei mai notata niente addosso? >> Isabelle ci rifletté per qualche istante, poi rispose << No, che io sappia no >> sembrava che fosse lievemente dispiaciuta di non avere un marchio speciale come Harry.
<< Comunque state tranquilli, Voi-Sapete-Chi non si vede più in giro da un bel pezzo ormai, direi che in quella fausta notte lo abbiate "sbarellato" per bene e non credo che si rifarà vivo tanto presto; molta gente pensa che sia morto, ma, di questi tempi, è meglio non dar nulla per scontato. >>
<< Oh perbacco! E' tardissimo, dobbiamo muoverci!>> Hagrid fece alzare i bambini e li condusse all'interno di un camino che stava vicino al bancone del bar.
<< Ora ragazzi, state vicini a me e non mollate la presa >> Hagrid prese una polvere argentata da un vasetto appeso lì accanto al camino e, gettando la polvere a terra con una certa forza, urlò << DIAGON ALLEY !>> ed un enorme fuoco verde ricoprì i corpi dei tre; alla vista di quel fuoco Serena ed Harry si strinsero di più al loro amico, per paura che potesse scottare, ma invece la fiamma era piacevolmente fredda. Si ritrovarono ad uscire da un altro camino, in un luogo completamente diverso, in effetti era semplicemente posto su un muro di mattoni rossi che si affacciava su di una stradina molto affollata:
<< Ragazzi miei, benvenuti a Diagon Alley !>>
Isabelle ed Harry non riuscivano a credere ai loro occhi: tante persone, streghe e maghi, alcuni portavano dei bizzarri cappelli a punta, creature strane, tanti negozi stravaganti dalle strutture un po' sbilenche, un posto meraviglioso, come un Paese dei Balocchi agli occhi di due bambini che sono stati così infelici e maltrattati per tutta la vita.
<< Eccovi i soldi necessari per i vostri libri e tutto il resto >> tirando fuori dalla borsa un sacchetto di proporzioni consistenti.
<< Hagrid! Ma queste monete d'oro dove le hai prese? >> chiese Harry stupito dalla dimensione e forma di quelle "sterline" insolite.
<< Per caso credevi che i vostri genitori vi avrebbero lasciati all'asciutto?! >> disse sghignazzando allegramente << Adesso andate a comprare i calderoni e i libri, i negozi si trovano qui uno di fronte all'altro, ergo non potete perdervi! Io torno subito, devo andare a ritirare una cosa, a dopo!>>
<< Ok, ciao! >>
Entrando nel primo negozio, il Ghirigoro, Serena, mentre stava cercando i libri di testo del primo anno di scuola, fu attratta da uno di questi in particolare: era un libro all'apparenza cupo, era di un coloro grigio-blu con stampato al centro, in basso rilievo, un calderone fumante, era il manuale di " Infusi e Pozioni magiche". Le piaceva molto anche il titolo del manuale di "Trasfigurazione per principianti", però quello di Pozioni avevo un non so che di più stimolante: infatti molto spesso, Serena, mentre era dai Dursley aveva sempre immaginato che qualcuno di quei bicchieroni di Wisky che beveva quotidianamente Vernon producesse un effetto alquanto sgradevole come una diarrea fulminante temporanea, così magari sarebbe dimagrito un po'; oppure che lo facesse diventare completamente calvo o altri effetti maligni come punizione per il trattamento che riservava sempre a lei e a suo fratello. Ecco perchè ne era così attratta; chissà se avrebbe potuto combinare qualcosa di utile con quegli intrugli?! Prima di fare impacchettare tutto il malloppo di libri, infatti, Serena si tenne fuori proprio quel volume di Pozioni, voleva leggerselo subito una volta terminati gli acquisti, era troppo curiosa ed entusiasta all'idea di combinare una marachella allo zio Vernon, ma anche per fare cose buone per la gente in difficoltà, è chiaro; ma prima una piccola ed innocua vendetta ci sarebbe stata davvero a pennello!
Una volta finiti i primi acquisti, Harry e Serena incontrarono Hagrid, che gli stava camminando incontro per raggiungerli:
<< Ehi Hagrid! Eccoti, ma cosa sei andato a fare? Cosa hai preso?>> chiese incuriosito Harry.
<< Oh...eh.. sono andato ritirare una cosa per Silente, purtroppo non posso dirvi che cos'è, è una faccenda top secret.>>
<< Ah.. va bene, non importa>>
<< Ma ditemi..avete già preso le vostre bacchette?>>
<< Eeeh....no, non ancora.>>
<< Allora dovete andare da Olivander, non c'è posto migliore dove acquistare le prime bacchette magiche.>> disse accompagnandoli davanti al negozio << Io sarò qui fuori ad aspettarvi, l'esperienza della prima bacchetta va fatta individualmente a parer mio, renderà il momento ancora più speciale da ricordare, chiamatemi appena avete finito, va bene?>>
<< Ok, a tra poco.>>
Isabelle ed Harry entrarono insieme, erano molto emozionati e ognuno di loro svolgeva il compito di sostenere emotivamente l'altro. Da un angolo buio del negozio sbucò fuori il Signor Garrick Olivander, entusiasta, come sempre, di aiutare ogni piccolo mago a compiere il prima passo nel mondo della Magia. Il venditore riconobbe subito i fratellini sopravvissuti.
<< Buongiorno signorini Potter, prego venite avanti! Siete qui per la vostra prima bacchetta suppongo? Molto bene! Chi vuole iniziare per primo? Viene lei, signorina?>>
<< Dai Isabelle , vai!>> le diede una piccola spinta di incoraggiamento.
<< Mmmmh vediamo un po'...>> Olivander iniziò a prendere qualche bacchetta nello scomparto più vicino.
<<.. vediamo questa...>> Isabelle la prese, la agitò e all'improvviso venne fuori un'enorme fiammata rossa e la riposò immediatamente sul bancone << .. a quanto pare no.>> Olivander prese una seconda bacchetta <<...direi questa...>> Isabelle prese anche questa e la bacchetta iniziò a creare una luce bianca, che si avvolse attorno alla ragazza, sollevandole delicatamente i capelli, creandole una sensazione di pura serenità, dopotutto se non può sentirsi "Isabelle " lei, chi altro?! Olivander a quella reazione rimase colpito.
<< Oh, ci siamo! Me la dia un attimo, per favore. Mmmmh... legno di Salice, 12 pollici e nucleo di Corde di Cuore di Drago e ragionevolmente flessibile. Dovete sapere, ragazzi miei, che è sempre la bacchetta a scegliere il mago o la strega e non il contrario e, da come ha reagito questa nella sue mani, signorina Potter, ha capito che lei è una persona di un enorme potenziale, più grande di quanto lei possa immaginare; ha un buon cuore, d'animo nobile, ma ogni tanto si lascia trasportare dalle emozioni, siano esse positive o negative, quindi il nucleo di Drago è un po' lunatico e a volte potrebbe causare piccoli incidenti durante le esercitazioni di diversi incantesimi, ma, se riuscirà ad imparare e a controllare le sue emozioni, la sua bacchetta sarà un'alleata fedele fino alla fine e le permetterà di creare incantesimi spettacolari! Ecco a lei mia cara e buona fortuna, sono certo che imparerà a padroneggiarla perfettamente!>>
Isabelle, diventata un po' rossa dopo le affermazioni sul suo carattere fatte dal venditore, in effetti ripensando al terremoto che aveva causato qualche giorno fa ci aveva azzeccato di brutto, prese in mano la sua prima bacchetta, era veramente felice
<< Grazie mille, signore!>>.
<< Orsù, veniamo a lei signorino Potter!>> disse Olivander con grande entusiasmo.
Mentre il venditore presentava le varie bacchette al ragazzo, Isabelle andò fuori da Hagrid.
<< Ehi, ciao Isabelle ! Come è andata? Hai ricevuto una bella bacchetta?>>
<< Sì è molto bella infatti, sono proprio contenta!>>
<< Appena tuo fratello esce dobbiamo andare a scegliere il vostro animale, a te quale piacerebbe avere?>>
<< Non saprei, forse un gatto nero, visto che da secoli è il simbolo folkloristico delle streghe>> disse ridendo.
<< Ahahah hai ragione, vedremo di trovartene uno bellissimo! Ma quanto ci mette a...OH eccolo!>> fece indicando Harry.
<< Ehi fratellino, allora quale bacchetta ti ha scelto?>> chiese curiosa.
<< Mi ha scelto una in legno di Agrifoglio, 11 pollici, nucleo di Piuma di Fenice e buona flessibilità .>>
<< Beh, mi pare bella, no?>>
<< Sì, sì, certo, solo che....>> disse Harry con tono leggermente preoccupato.
<< Cosa c'è, Harry?>>
<< E' che questa bacchetta ha una gemella... ed appartiene a Tu-Sai-Chi, quindi sono ancora un po' sconvolto dalla notizia.>>
<< Oh, ti posso capire, ma stai allegro! Ricordati quello che ci ha detto Olivander: è la bacchetta stessa che sceglie il mago, quindi per lei tu sei quello giusto e vedrai che non ti si rivolterà mai contro, se la tratti bene ovviamente, altrimenti potrebbe decidere di andare da Tu-Sai-Chi!>> disse Serena scherzando.
<< Ahahaha, no dai! Speriamo davvero di no!>>
<< Ok ragazzi, vi manca solo un'ultima cosa della lista da comprare, ovvero il vostro animale e dobbiamo andare all'Emporio del Gufo, non c'è posto migliore dove trovare un amico pennuto o a 4 zampe fidato.>> disse Hagrid, interrompendo la conversazione sulle bacchette dei due fratelli. Appena entrarono nel negozio, Harry fu subito attratto da una civetta bianca, con immensi occhi dorati.
<< Prenderò lei. Ti chiamerò... Edwige!>> e la civetta fece un verso quasi in segno di approvazione per quel nome.
<< Ottima scelta Harry e bel nome oltretutto, davvero singolare!>>
Intanto Isabelle andò verso l'angolo felino, dove incrociò lo sguardo con una gatta dal pelo corto e nero, un nero così lucido da avere i riflessi blu, e dai giganteschi occhi viola; alquanto strano per un gatto avere un colore oculare così fuori dal comune, ma era proprio quello ad avere attirato la ragazza, quella gattina era... diversa.
<< Ho scelto anch'io, prenderò lei >> la gattina intanto che scrutava attentamente la sua futura padroncina, si avvicinò lei e le diede una piccola testata sul mento in segno di amicizia.
<< Ah che bella! Come la chiamerai?>>
<< Mmmh... la chiamerò... Bast, come la Dea Felina egiziana, protettrice delle donne.>>
<< Cavolo, ma come le sai tutte queste cose?! Gli zii non ci permettevano di guardare la TV!>>
<< E' vero, ma io sgattaiolavo di notte e guardarla a volume basso e di solito andavo sul canale dei documentari e leggo anche dei libri, una cosa che anche tu dovresti abituarti a fare, caro il mio fratellino!>> disse lei sghignazzando.
<< Hei! Non è colpa mia se sono fatto così, trovo noioso leggere...>> breve pausa, con gli occhi di Isabelle addosso a lui <<...AH! E va bene! Se troverò a scuola qualche argomento interessante, oltre quello per lo studio, lo leggerò, contenta?!>>
<< Bravo piccolo!>> gli diede un buffetto sulla testa, soddisfatta della piccola vittoria morale sul fratello minore.
<< Io non sono piccolo! Ho solo 10 mesi meno di te!>>
I giovani Potter si punzecchiarono verbalmente per un bel tratto di strada, finché non arrivarono alla stazione ferroviaria di Londra; in quel momento Hagrid si fermò di colpo:
<< Oh caspita, è già l'ora! Ragazzi purtroppo vi devo lasciare quì, devo scappare ho un appuntamento importante. Voi dirigetevi verso il binario 9 ¾ , si trova fra i binari 9 e 10, non potete sbagliare.>>
Isabelle ed Harry guardarono i loro biglietti, in quel momento Isabelle alzò lo sguardo per chiedergli una cosa:
<< Hagrid, ma come fa questo binario ad essere tra....>> non fece in tempo di finire la domanda che Hagrid era già scomparso.
<< Eh va bene, ce la caveremo da soli>> disse scrollando le spalle << Dopotutto ci sarà altra gente a cui chiedere di questo binario, spero.>>
<< Che la fortuna ci assista.>> invocò Harry con voce rassegnata.
E così i piccoli Potter si incamminarono verso i binari 9 e 10.
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La vita di Harry e Isabelle Potter
FanfictionE se Harry Potter avesse una sorella e Voldemort non lo sa. Cosa succederebbe?