SYDNEY JOHNSON
Mugugno per il dolore acuto che mi trapassa le tempie e, quando voglio passarci una mano, noto che sono legata ad una sedia. I miei polsi si trovano dietro la mia schiena e le mie caviglie sono legate tra di loro. Subito il panico mi assale il petto e lo stomaco. Mi guardo freneticamente intorno alla ricerca di qualcuno, ma mi trovo sola.
Cerco di fare mente locale di come fossi arrivata qui, ma ottengo solo una fitta più forte di prima alla testa. Deglutisco e mi impongo di non piangere perché questo non servirà di certo. Non è da me.
Dov'ero prima di essere catapultata qua? Chi mi ci ha portata? Chi vuole cosa? Ma dove sono?
Mentre mi faccio queste domande la porta della stanza viene spalancata bruscamente e quattro ragazzi fanno capolineo dentro. Sobbalzo sulla sedia, ma le corde che legano anche la mia vita mi costringono a tornare al mio posto.
"Oh, finalmente ti sei svegliata!" esclama un tizio. Mi sembra di averlo già visto...
Non dico niente anche se vorrei dire tante cose, ma decido di stare in silenzio e di aspettare che mi dicano loro cosa vogliono.
"Il gatto ti ha mangiato la lingua Johnson? Sei sempre stata una ragazza con la risposta pronta, oggi no?"
Gli altri tre ridono.
Sto attenta al suo tono di voce, che va diventando via via sempre più minaccioso e subito ricordo che lui è il ragazzo che ha detto di conoscermi e dal quale Aiden mi ha difesa al Jeff. Ma cosa vuole questo qui?
Noto che sembra essere il più giovane.
Continuo a non dire niente e mi limito a guardarlo infastidita.
"Sai perché sei qua?" mi chiede sogghignando.
Mi sta prendendo per il culo?
Scuoto la testa e lo guarda in attesa che me lo dica.
"Il tuo paparino si trova in un mare di guai" dice piegandosi in due, poggiando le mani sulle ginocchia e avvicinandosi al mio viso.
"Adesso che ci penso è stata l'idea migliore che io abbia mai avuto quella di rapire te..." mi accarezza la guancia e mi mette una ciocca di capelli dietro l'orecchio "...sei così bella" mi sussurra avvicinandosi di più alle mie labbra fino a trovarsi ad un soffio da esse.
Disgustata allontano il mio viso finchè non raggiungo lo schienale della sedia con la schiena, ma questo mi provoca dolore alle mie spalle che sono contratte a causa delle mani legate. Lui si alza e fa un passo indietro. Mi rimetto nella posizione di prima che mi da un leggero sollievo, ma sento un po' di dolore ai polsi.
"Capo? La polizia ha iniziato a cercarla"
Quando sento quella voce quasi non svengo. Lucas? Lo guardo scioccata e la mia bocca si schiude in un'espressione di stupore.
"Perfetto, Lucas. Grazie dell'avvertimento" dice il cosiddetto capo davanti a me
Lucas nota la mia faccia, ghigna e subito raggiunge gli altri infondo alla stanza. Poggia la schiena al muro e incrocia le braccia al petto. Un ragazzo dai capelli neri gli sussurra qualcosa all'orecchio e lui ride annuendo.
"Allora Sydney, rimarrai qua dentro finchè il tuo paparino non farà ciò che gli dirò, intesi?"
Torno a guardarlo e non gli rispondo. Faccio la mia solita espressione impassibile. Lui mi guarda aggrottando le sopracciglia, ma non aggiunge altro. Esce dalla stanza seguito da due ragazzi. Lucas e il ragazzo dai capelli neri rimangono.
"Come ti senti, Syd?" mi chiede Moore divertito. Alzo un sopracciglio e continuo il mio silenzio. Questo sembra irritarlo perché schiocca la lingua contro il palato e mi da un calcio ai piedi.
STAI LEGGENDO
NOI 2 (#Wattys2019)
RomanceCOMPLETA. *È CONSIGLIATO LEGGERE IL PRIMO LIBRO* Sydney Johnson capace di confonderti e sorprenderti. Segnata da una notte che sembrava non finire mai per lei. Nasconde le sue emozioni attraverso la rabbia. Troppo orgogliosa per ammettere i suoi err...