S I L E N C E \\ Yoonmin

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Okay, faccio una piccola premessa prima di far iniziare la vostra lettura in santa pace.
Per scrivere questa fic ho riscritto la traduzione di alcuni pezzi in ITALIANO di "So far Away" presi dalla traduzione della pagina italiana ufficiale dei Bangtan che trovate qui sopra.
Detto questo spero prendiate in considerazione di vedere il video che vi linko qui su ~
Ho solo pensato che scriverla in italiano e non in coreano rendesse di più, perché ci sono alcune scene che devono essere capite tramite testo.
Detto questo ,

vi auguro una Buona Lettura.

Yoongi sbuffò esasperato, al limite della sopportazione per la situazione che stava vivendo: seduto sulla fedele sedia del suo studio, circondato da sei ragazzini -perché solo così potevano essere chiamati- schiamazzanti.

Li guardò con occhiata torva uno ad uno, irritato più che mai da tutto quel rumore nel suo prezioso tempio di pensieri.

«Ho detto no.» era forse la decima volta che ripeteva quella frase come un disco rotto, e i responsi dei sei ragazzi erano sempre i medesimi.

«Ma Hyung!» esordì Jungkook con tono dispiaciuto «Sarebbe una gioia per gli occhi e per le orecchie vedervi lì, sul palco insieme»

«Esattamente! E poi la compagnia è d'accordo, tenendo conto che gli Army impazziranno!» Taehyung era troppo su di giri per i suoi gusti.

Il corvino alzò gli occhi al cielo, portando una mano a sfregarsi il collo

«Non me ne frega un cazzo.»

Cinque di loro sbuffarono, tranne una figura. Yoongi portò il suo sguardo su di essa, osservando come nervosamente si mordicchiava le labbra piene e gli occhi vagare per tutta la stanza, come impazziti.

«Non è giusto! Jimin ci tiene da morire!» squittì Jin, e Yoongi non poté far altro che sobbalzare a quel nome che nella sua testa risuonava tanto idilliaco quanto tentatore.

L'interpellato alzò lo sguardo, e le guance si tinsero di un leggero rosato «Io non ho detto proprio niente!» sbottò mettendo su un broncio e incrociando le braccia al petto.

«Proprio niente hai detto, solo che sarebbe un sogno poter cantare ancora insieme a 'sto qui sul palco.» disse Namjoon alzando gli occhi al cielo «Oh andiamo Suga, fallo contento.»

Yoongi si morse l'interno della guancia, indeciso sul da farsi.
Voleva decisamente levarsi di dosso tutto quel casino e restare in pace con se stesso e la sua musica, ma il senso di colpa riecheggiava nel suo petto in maniera decisamente fastidiosa e insistente.

«È così, Jiminie? Vuoi esibirti con me sul palco?» domandò guardando il diretto interessato, che preso dal nervosismo si passò una mano tra i capelli biondo cenere, portandoli indietro.

«Io-» iniziò «Sì insomma, è quello che vorrei..» sussurrò quasi a non voler essere sentito da alcuno se non da se stesso, annuendo piano.

«Mh.» rispose solo Suga, intento ad analizzare pro e contro della situazione, portandosi una mano sotto al mento.

Jimin osservò ipnotizzato la mano pallida carezzare la pelle del viso, e per un attimo desiderò che ad accarezzare quella pelle ci fosse la sua.

A riscuoterlo dai pensieri fu un'altra domanda del corvino, quella decisamente più importante di tutte:

«Che canzone vorresti presentare?»

Pesantezza. Fu questa la sensazione che percepì a quella domanda, perché per lui era già tanto se Yoongi stesse prendendo in considerazione la questione, ma che gli chiedesse a che brano avesse pensato di esibire era davvero assurdo ai suoi occhi.
Così lasciò che l'istinto prendesse il sopravvento, alzò gli occhi su quelli scuri del maggiore, guidato da un improvviso coraggio, senza titubanza né tremolii nella voce

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 20, 2019 ⏰

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