Memories

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-Non vedi che é occupato! Esclama la bambina arrabiata,mettendo il broncio.

-Scusa. Ma é molto bella questa casetta!- Osserva il bambino dai capelli castani,la pelle olivastra e gli occhi grigi,mentre supera la piccola porta. -Che bello!- Esclama estasiato, osservando la meravigliosa visuale del tramonto sulle colline che si vedono dalla piccola casetta sull'albero.

-Lo so! Risponde la bambina fiera -L'ho costruita con mio padre e mia madre! Aggiunge.

-Papà viveva qua tanto tempo fa,sai? Domanda retoricamente il bambino, sedendosi a gambe incrociate accanto alla bambina un po' contrariata.-Veniva sempre qui disobbedendo alle regole del distretto! Continua altrettanto fiero del coraggio del padre.

-Davvero?Domanda curiosa la bambina.Il bambino annuisce.- E se disobbediva che succedeva?

-Gli venivano fatte cose brutte. Risponde il bambino imbronciandosi. -Ma è stato beccato solo una volta! Dice riprendendo il tono fiero di prima.

-Wow!- risponde lei. Poi mette un dito sul mento,mentre pensa a qualcosa.-Pure mia mamma!Lei pure veniva qua per cacciare, ma non é stata mai beccata!

Il dialogo tra i due bambini sembra una gara di chi avesse il genitore più bravo. -Il tuo papà,o la tua mamma,fanno mai i brutti sogni?-chiese poi la piccola.

-Si. Risponde il bambino.-La mamma soprattutto. -Sai, lei ha partecipato a dei giochi pericolosissimi per due volte. E molte volte li sogna..

-Anche la mia mamma,insieme al mio papà. Ma loro non vogliono raccontarci dei brutti giochi, ma io li sento la notte che urlano...La mamma urla sempre nei sogni e inizia a piangere quando si sveglia..Papà la consola, e io sento tutti i loro discorsi. Lui invece non piange,ma la mamma lo consola lo stesso.

La bambina tira fuori dal piccolo zainetto dei biscotti al cioccolato,avvolti in un fazzoletto di stoffa bianco. -Ne vuoi uno? Domanda  al bambino che ne prende uno e gli da un piccolo morso.

-Sono buonissimi! Esclama lui con la bocca piena.

-Ti piacciono? Questi li faccio insieme al mio papà e a mio fratello Rory. Lo informa la bambina,mentre mangia con calma il suo biscotto.

-Pure mio zio si chiama Rory,vive qui al distretto 12. commenta il bambino,prendendo il secondo biscotto.

-Mamma ha un'amico che si chiama Rory-replica la bambina.-Tu dove vivi?-chiede poi curiosa.

-Distretto 2- risponde il bambino,notando le decorazioni sui biscotti.-Anche queste le hai fatte te?- chiede indicandole.

-No quelle le fa papà. Io non le so fare-risponde delusa di se stessa.

-Imparerai presto-la rassicura il bambino con un sorriso,mentre finisce il biscotto.

-Andiamo a casa!- grida una voce maschile adulta,da sotto la casetta.

-Devo andare- annuncia dispiaciuto il bambino.

-Ma tornerai?-chiede la bambina speranzosa.

-Certo!-dice il bambino sorridendo-Ma come ti chiami?-chiede quando si alza,pulendosi i pantaloni con le mani.

-Rue Primrose-risponde la bambina.

-Che nome lungo. commenta il bambino,facendola ridacchiare.

-E tu?-chiede a sua volta la bambina.

-Joel- risponde lui,prima di sparire dalla piccola porta. La bambina si affaccia alla finestra e grida:

-Ciao Joel!- muovendo il braccio a destra e sinistra.

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