I suoi lunghi capelli corvini ondeggiano al vento come i fili d'erba che costeggiano la mia figura stesa.
L'aria colpisce la sua esile figura facendola oscillare accompagnata, come in una danza, dal fluttuante vestito azzurro.
La pelle candida del suo viso, solitamente in netta contrapposizione con la sua chioma scura, in questo momento è resa aranciata dai raggi del sole che, di lì a poco, sarebbero svaniti dietro la collina alle mie spalle.
L'intera scena sembrava aver preso vita da un dipinto impressionista di fine Ottocento in cui le gemme rosee dei ciliegi in procinto di fiorire, la vibrazione della luce del sole e la figura femminile componevano una perfetta composizione. Se Renoir fosse stato qui, avrebbe sicuramente messo su tela un'opera degna del Musée d'Orsay.
Cammina serenamente, senza troppa fretta e, di tanto in tanto, porta le sue piccole mani sul viso per coprire la sua bocca aperta in una risata.
Ah, la sua risata. il solo suono riesce a scuotere in me emozioni devastanti. La sua voce così dolce e lieve avrebbe potuto far addolcire il più oscuro dei cuori. Sorrideva sempre, ogni singola volta che incrociassi la sua figura, sul suo volto giaceva un radioso e puro sorriso.
Sono ossessionato da Reiko. Sono morbosamente attaccato a ogni sua movenza, a ogni sua parola, a ogni suo gesto che, seppur distrattamente accennato, lacera il mio cuore. La risata, le labbra tirate in quel maledetto sorriso, gli occhi socchiusi in due mezze lune. Mi consuma, corrode, abrade.
Ha la capacità di colpire il cuore degli uomini come una freccia scagliata da Eros. Ogni sua azione appare agli occhi degli altri celeste, divina, innaturale, come se fosse appena uscita da un libro di fiabe popolari.
Steso comodamente su questo prato leggermente umido, guardo da lontano le due figure che si allontanano.
Quando sono insieme i loro occhi splendono come le stelle nel cielo notturno di agosto. Quando sono insieme le loro risate echeggiano nello spazio come una dolce musica che viene fuori da una finestra aperta.
Perché quando sono insieme sembrano essere completi?
Perché non posso essere io al suo posto?
Odio con tutto me stesso ammettere e accettare i miei stessi pensieri, le mie stesse emozioni, ma ora che vi guardo andar via in questo freddo giorno di marzo, il mio cuore già corroso è sul punto di sgretolarsi definitivamente.
Sono arrivato al punto in cui devo prendere una decisione, riconoscerlo e liberarmi di questo peso o continuare a tenere tutto dentro fino a implodere e danneggiare me stesso.
Credo di essermi innamorato di Reiko. Sì, credo proprio di amarla, anche se fino a qualche mese fa affermavo fortemente di odiarla con tutto il mio cuore.
Non ho idea di come sia successo. Forse la odiavo a tal punto da diventarne ossessionato. Ho provato sulla mia stessa pelle la sottile linea che separa l'odio dall'amore e mi sono ritrovato a superarla invece di scegliere l'indifferenza.
Eppure ci ho provato ad essere indifferente, eccome se ci ho provato.
Ogni volta che vedo quegli occhi luminosi e quelle labbra rosee stese in un sorriso, ogni volta che guardo la sua incantevole figura muoversi come se danzasse, ogni volta provo a reprimere le mie emozioni, ma fa male. Fa così male tanto da non riuscire a dormire. Ecco perché i miei occhi ormai spenti da troppo tempo sono ora circondati da macchie violacee.
Credo di provare un forte sentimento per lei. Ogni volta che la vedo il cuore batte all'impazzata e non vuole saperne di fermarsi e lasciarmi respirare.
Quando la vedo con te, Jun, mi manca l'aria. Mi sembra di stare sott'acqua, spinto da me stesso, immerso nel liquido che mi ucciderà.
Ogni cosa che prima odiavo e che lamentavo parlando con te, ora appare nei miei sogni più nascosti.
Voglio avere tutto ciò che lei ha. Voglio immergermi nella boccetta del suo profumo, in quell'odore riconoscibile anche a chilometri di distanza.
Voglio il suo sorriso. La pacata serenità che trasmette è inspiegabile a parole.
Vorrei che anche le mie labbra si curvassero così dolcemente concedendo agli altri una simile visione, eterea.
Vorrei avere le sua labbra, carnose e rosee, così dolci e morbide.
Vorrei avere le sue labbra, così tanto. Le vorrei avere perché sanno di te, hanno il tuo sapore impresso sopra.
Ho cresciuto leggermente i miei capelli e li ho tinti di nero nel tentativo di somigliarle. Come se in questo modo possa riuscire a essere lei.
Vorrei le magiche carezze che ti dona. Vorrei anch'io poter trasmettere con le mie mani le sensazioni che provocano le sue. Vorrei avere le sue piccole e sottili dita, capaci di produrre brividi al solo contatto con la pelle. Forse, se sapessi dare le sue stesse carezze, tu mi vorresti quanto vuoi lei.
Credo di essermi follemente infatuato di lei. Ci penso notte e giorno, anche mentre sono nel mio letto cercando di svuotare la mente per dormire.
Penso a lei sotto le candide lenzuola della tua stanza.
Penso al modo in cui ti sta sussurrando dolci parole mentre ti attira a sé con le sue esili braccia. Ho provato così tanto a farla uscire dalla mia testa. Giuro che ci ho provato con tutte le forze.
Ne sono ossessionato, ne sono innamorato. Ormai non riesco neanche più a percepire e a definire ciò che provo.
So solo che quanto ti vedo con lei, Jun, il mio cuore si rompe.
Quando la vedo ridere alle tue battute, Jun, vorrei urlare finché la vostra attenzione non cada su di me.
Vorrei essere lei. Vorrei essere io quello che ride alle tue battute, quello che ti accarezza la notte. Vorrei essere lei per baciarti quando ne ho voglia, poggiare le mie labbra sulle tue e assaporarne ogni angolo.
Vorrei essere lei, essere amato come tu ami lei, amarti più di quanto non faccia lei.
Vorrei dedicarti parole dolci, canzoni d'amore, comprarti libri e fiori.
Vorrei poterti stringere quando sei triste e avvolgerti in una coperta quando piove.
Vorrei amarti, liberamente, senza paure.
Vorrei amarti, invece mi ritrovo qui a dirti dei semplici "ti voglio bene". A rispondere "figurati, è un piacere" ai tuoi "sei un amico, Minghao".
Sono un amico. Solo un amico.
Sono un amico, eppure ti amo.
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girl crush • junhao [one shot]
Fanfictionodio ammetterlo, Jun, ma credo di avere una cotta per una ragazza.