"Okay accetto" dice Remus sedendosi accanto a me.
Lo guardo un attimo incerto.
Intende dire...
"Si intendo dire che ti aiuterò con il tuo piano stupido... farò finta di sentirmi male un giorno prima del dovuto, così Sirius si dovrà occupare di me e salterà i provini" dice concludendo i miei pensieri.
Salto di gioia sulla poltrona.
"Ti amo" dico. Lui alza gli occhi al cielo.
Dirigendosi verso le scale che danno per i dormitori.
"Veramente Remus, scriverò canzoni in tuo onore, ti sveglierai tutti i giorni con la mia dolce voce che canta per te. Il mio amore infinito" grido le ultime parole visto che Remus ormai è in cima alle scale.
"Finalmente ti sei dichiarato" dice una voce alle mie spalle.
Evans. Le sorrido.
"Cosa Lily, sei per caso gelosa? Perché posso benissimo fare qualche lavoretto pure a..."
Non concludo la frase perché Lily se ne è già andata.
Scrollo le spalle, ci sono abituato.
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"Alice aspetta" grido cercando di attirare la sua attenzione.
Lei si volta.
"Dimmi Sirius" non sembra molto felice di vedermi.
"Ti devo una spiegazione" annuncio.
"Mi sono scordato dell'appuntamento e non puoi capire quanto mi dispiaccia, davvero, è che ero un sacco preso dal Quidditch e tutto il resto"
Lei sta qualche secondo in silenzio e poi scrolla le spalle.
"Non ti preoccupare Sirius, va bene così" dice alla fine.
"Quindi mi darai un'altra possibilità?" Chiedo.
Lei ridacchia.
"Non era quello che intendevo. Dicevo solamente che ti perdono, ma non credo che tu sia il mio tipo" fa una pausa " o almeno non lo sei più".
Rimango spiazzato. Io sono il tipo di chiunque.
Con queste parole la ragazza si volta e se ne va via. Lasciandomi scorcentato.
Mi guardo attorno, nella sala comune non si trova nessuno, apparte un James addormentato su una poltrona, con un libro di pozioni sul petto e un filo di bavetta che gli esce dalla bocca. Russa pure.
Decido di tornare al campo a provare, sono pronto e carico, e domani sarà il gran giorno.Cammino pensando al mio glorioso futuro da giocatore di Quidditch quando mi scontro contro qualcuno.
"Ehi guarda dove..." ma non finisco la frase.
Davanti a me si trova Blair, la ragazza che ho incontrato l'altro giorno.
"No intendevo dire, scusa" dico alla fine.
"Non ti preoccupare" dice sorridendomi.
"Eri per caso distratto?" Mi chiede con curiosità.
Annuisco, e involontariamente le sorrido.
Questa ragazza è così dolce, e nessuno sembra mai accorgersi di lei.
"Si beh, domani ho i provini per il Quidditch sai..." dico con un goccio di nervosismo.
"Capito" dice con il sorriso sulle labbra.
"Okay adesso io vado" mi volto per andarmene ma dopo qualche passo mi giro.
"Senti Blair, non è che ti andrebbe di allenarti con me?"
Dopo qualche istante di esitazione dice.
"Certo,perché no?!"
Detto questo ci dirigiamo verso il campo da Quidditch, camminando fianco a fianco. E nell'aria aleggia molta meno tensione di prima.
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Mi siedo sul letto, dove si trova anche Alice, sembra così serena, eppure il suo appuntamento con "l'amore della sua vita" è andato malissimo, cioè non è proprio andato, visto che lui non si è presentato.
Ma a lei non frega niente, ed io non potrei essere più felice di così.
Però sento che mi nasconde qualcosa, mi ha raccontato poco di quel giorno e ancora peggio, sta uscendo da sola troppe volte in questi ultimi due giorni.
"Se vuoi ti accompagno in biblioteca" propongo.
"No non ti preoccupare, devo fare una ricerca davvero noiosissima, e beh non vorrei che tu ti annoiassi" dice con fretta uscendo dalla stanza.
La mia amica è gentile, bella e simpatica, ma io sono molto più intelligente di lei.
E per di più io e lei frequentiamo gli stessi corsi, e nessuno ci ha assegnato una ricerca.
Le lascerò un po' di tempo, e quando sarà pronta, me lo dirà.
Le lezioni del giorno sono finite ed io ho già fatto tutti i compiti.
Decido di scendere in sala comune e leggere un libro davanti al fuoco, le giornate si fanno sempre più fredde.
Scesa trovo qualche Grifondoro che gioca a scacchi, alcuni che parlano e James Potter addormentato su una poltrona. Ma quanto russa?!
Purtroppo il mio posto preferito è accanto a dove si trova James in questo momento.
Ci penso qualche secondo.
Alla fine decido di sedermi accanto a lui, tanto sta dormendo.
Passano circa venti minuti quando qualcosa alla mia destra attira la mia attenzione.
James si sta svegliando con tutta la sua poca eleganza.
"Che ore sono?" Chiede a nessuno in particolare, aggiustandosi gli occhiali sul naso, e stringendo il nodo alla cravatta.
"Quasi le sei di sera" annuncio.
Il suono della mia voce lo sveglia di soprassalto.
Adesso è bello lucido e dritto sulla poltrona.
"Oh Evans, ero convinto di essere in camera mia.." dice guardandosi intorno.
Faccio spallucce.
"Sai dove è Frank?" Chiede ad un tratto.
"È uscito circa un quarto d'ora fa" dico non staccando gli occhi dal mio bellissimo romanzo.
"Quel ragazzo è strano in questi giorni" dice risistemandosi sulla poltrona.
Questa frase attira la mia attenzione.
"Strano? In che senso?" Chiedo.
Potter mi guarda stupefatto, incredulo che stia avendo una conversazione con lui.
"Beh, per esempio rifiuta sempre i nostri inviti per andare a fare qualcosa, poi lo vedo poco al dormitorio, ed in più è molto nervoso. Intendo più del normale" conclude.
"Anche Alice..." dico con un filo di voce.
"Credi che quei due..?" Dico muovendo le mani.
Potter sta in silenzio per qualche secondo.
"Un modo per scoprirlo c'è" dice sorridendo "ma Evans, ti dovrai fidare di me"
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CIAO A TUTTIII
Non hai pubblicato per mesi ed adesso posti due capitolo in due giorni?!
Ecco si mi dispiace, ma spero vivamente che questo capitolo vi piaccia, io lo adoro.
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Do you believe?
Teen Fiction"Perché ci devi essere sempre te di mezzo Potter?! Black non si nasconda riesco a vederla da qua" Tutti credevano che la McGranitt avrebbe avuto una crisi isterica, ma non fu così, o almeno non quella volta.