Prologo

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Perché?! Perché?! Continuavo a chiedermi mentre correvo attraverso la foresta. Non avevo più lacrime da versare.
Correvo ormai da tre giorni. Mi ero fermata solo per bere e per dormire così da riuscire a recuperare almeno un po' di energia. Ma ormai ero stremata, emotivamemte e fisicamente.
A causa degli eventi di quel giorno. I ricordi di quel giorno rimarranno impressi nel mio cuore come delle ferite indelebili.
Tre giorni fa al nostro villaggio si presentarono cinque lupi. Erano strani. Erano tutti viola, della stessa tonalità, con gli occhi e le zampe nere. Mi ricordavo di averle viste da qualche parte ma allora non riusci a ricordarmi dove e chi o cosa fossero.
Loro erano degli Akuma. Essi erano dei lupi diversi dagli altri. C'è chi diceva che fossero dei licantropi che avevano perso il/la proprio/a compagno/a e il loro lupo interiore li avevano condotti alla pazzia; c'è invece chi diceva che loro nascessero dai sentimenti negativi degli esseri viventi. Fatto sta che erano apparsi un secolo fa e avevano sterminato innumerevoli branchi di licantropi.
Quando loro erano arrivati era notte e io ero in camera mia. All'improvviso la Luna del branco, ovvero mia madre, era entrata e mi aveva detto di andarmene, di scappare il più lontano possibile. Essendo un'umana non potevo fare molto, quindi l'avevo ascoltata, o meglio l'avevo ascoltata in parte.
Mi ero nascosta nella camera da letto dei miei genitori, che era al limitare del bosco, e avevo visto tutto. Mio padre, o meglio l'Alpha che andava loro incontro e che li invitava a entrare. Noi eravamo un branco pacifico, non avevamo mai fatto del male a nessuno e avevamo sempre accolto chiunque a braccia aperte. E, ovviamente, l'avevamo fatto anche con loro. Ma uno degli Akuma attaccò mio padre e da lì scoppio il finimondo: gli Akuma cominciarono ad attaccare gli altri.
Poi fu sangue, molto sangue, sangue di coloro che mi avevano accettata anche se ero Quasi Umana, sangue di coloro che mi avevano amata nei miei quindici anni di vita, che si erabo presi cura di me. E tante lacrime: le mie.
Io rimasi impotente, compiangendo per la prima volta di non essere una licantropa completa. Già, io, seppur ero figlia di un Alpha ero una Quasi Umana, cioè una licantropa che aveva tutte le caratteristiche di un licantropo (una lupa interiore, sensi super sviluppati, velocità, forza, ecc.) dimezzati e che non poteva trasformarsi in lupo.
Avrei tanto voluto essere una licantropa completa così avrei affiancato i miei genitori nella battaglia, invece non lo feci, agii come una debole umana: scappai. E lo stavo facendo tutt'ora.
Di una cosa sono sicura: mi stanno seguendo, sicuramente. La quanto ho letto gli akuma non lasciavano nemmeno un superstite del branco che attaccavano, quindi mi stavano sicuramente seguendo.
Ma non mi troveranno tanto facilmente. Io sapevo molti segreti del bosco, tutto grazie al maestro Fu. Era un viaggiatore a cui il mio branco aveva dato ospitalità. Aveva capito che ero una Quasi Umana e mi aveva insegnato dei trucchi per sopravvivere nel bosco. Uno di quelli che mi riuscivano meglio, c'era quella per nascondere le proprie tracce, ma sfortunatamente aveva un effetto non molto duraturo. E presto gli Akuma avrebbero trovato le mie tracce quindi dovevo sbrigarmi.
Dovevo aver percorso oltre i quattrocento kilometri. Ma avevo raggionto il mio limite estremo, mi sembrava di cadere a pezzi.
- Ti scongiuro, Marinette, fermati! - era Tikki, la mia lupa interiore.
- Non possiamo, Tikki, se ci fermiamo loro ci troveranno - risposi non accennando a fermarmi.
- Lo so, ma se non ci fermiamo morirai ugualmente! Non vorrai rendere vana tutta la fatica che hai fatto fin'ora, poi gli effetti di flos olentia (fiore profumato in latino: il fiore che avevo usato per nascondere le mie tracce, basta trasformare il fiore in polvere per poi soffiarlo su di sé dicendo il suo nome cantilenando; esso nasconde solo le tue tracce te le cancella) svaniranno fra sei ore quindi ti puoi riposare solo adesso - insistette Tikki
- Va bene, mi arrendo. Dormirò un po, svegliami prima dell'alba - risposi sedendomi ai piedi di una albero e prendendo la bottiglia che avevo nello zaino. L'avevo riempita un po' di ore fa a una sorgente. Ne bevvi un lungo sorso: avevo la gola secca e la pancia che brontolava, ma avrei potuto resistere per un altro paio di giorni. Ieri avevo mangiato un panino che avevo portato via quel giorno.
Con i ricordi di quel giorno, dei miei genitori ormai morti e con il pensiero della fatica che mi aspettava dopo il risveglio nella testa, caddi fra le braccia di morfeo protetta dalle mille stelle che punteggiavano la volta celeste notturna.

Angolo Autrice

Piacere.
Io sono Sheireen, ho 14 anni e sono una miraculer. Ho letto molte fanfiction di Miraculous ma nessuna di questi parlava di lupi mannari. Così ho pensato di scriverne una io.
Pubblicherò il prossimo capitolo fra un paio di giorni.
Il tempo massimo degli aggiornamenti è una settimana se non dovessi aggiornare entro una settimana significa che ho problemi di Wattpad o di internet.
Di una cosa sono certa: non la sospenderò per nessuna ragione anche perché è una cosa che mi fa veramente imbestialire.
Comunque spero che lo leggiate in tanti, e ci sentiamo presto.

Sheireen

p.s. vi piace la cover? Ringrazio Sarafairyheart2004 per questo. Se ne volete uno anche voi potete chiederglielo.

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