capitolo 43

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loren

"ragazzi vado a prendere da bare" dico e mi alzo dal divanetto.
Arrivo al bancone e ordino un alcolico,anzi due o tre non ricordo.
"ei bellezza!"dice un ragazzo,capelli neri occhi verdi muscoloso,Benjamin?No,lui non ha questi muscoli.
"eii,bella addormentata,che ci fai qui da sola" chiede e si avvicina a me
"beh ecco.."cerco di inventarmi una scusa ma rido,ma quanto ho bevuto?
"è con me!" Dice una voce,la sua voce.
mi giro di scatto e lo vedo,lui è li,vedo i suoi occhi le sue labbra,i suoi capelli.
I miei occhi iniziano a riempirsi di lacrime e scappo vai,da tutti.
•••
entro nel piccolo parchetto e mi siedo su una panchina e mi guardo intorno,per essere un'amante del paranormale questo parco fa prorpio paura,mi stendo e gli occhi si fanno più pesanti e poi buio.

sono seduta sulla panchina,sono le 3:30 e fa molto freddo,mi guardo intorno ma non vedo nessuno,poi sento urlare:Rosalba.
cerco di alzarmi,ma non riesco,piano piano la voce di Ros inizia ad allontanarsi e poi silenzio,che durerà per poco.
Sento dei passi,vengono verso di me,voglio scappare,urlare ma non riesco a muovermi,sono bloccata,senza forze e questa è una cosa che odio.
I passi si fanno più vicini ma sento anche una vocina
"loren","loren attenta".
una donna,alta con i capelli biondi e gli occhi verdi inizia a venire verso di me.
più si avvicina e più riesco a vederla meglio,appena è quasi davati a me,la riconosco:mamma.
"mamma,mammaaa" riesco ad urlare,ma lei non sente.Guarda il suo telefono con le lacrime agli occhi e poi sussurra:"sei forte" e va verso la strada
"NO MAMMA"tanto di fermarla ma non riesco a muovermi.
"MAMMA,MAMMA!"urlo ancora,lei si gira verso di me e mi saluta.
dei fari.
un clacson.
e poi un urlo,il suo.

"LOREN,LOREN!"urla una voce maschile e io mi sveglio e lancio un urlo.
Sono sudata e i miei occhi iniziano a riempirsi di lacrime.
"filippo"sussurro e senza pensarci lo abbraccio.
"Non lasciarmi,ti prego" dico tra le lacrime.
"no amore,non ti lascio,mai più"dice e mi accarezza la schiena.
"ti amo" dico e lo bacio.
"Ti ami anche io" dice appena ci stacchiamo.
Filippo è mio
e io sono sua
questo è il nostro destino.

fine.

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