Sei.

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Lungo il tragitto nessuno dei due ha proferito parola, dopotutto lei, anche se ho notato che si era svegliata, non era comunque in se per riuscire a parlare.

Ogni tanto sentivo qualche mugugno da parte sua, ma nient'altro, per fortuna.

Non vedo l'ora che sia domani, per lo meno se ne potrà andare.

Spengo la macchina e la prendo in braccio portandola dentro la mia lussuosa casa, infine apro la porta e la richiudo conseguentemente dopo essere entrato.

Mentre l'adagio sul divano noto che si sta riprendendo.

-Ei ma, ma dove sono??- Chiede e giustamente impaurita, aveva anche una voce frastornata, quasi mi faceva tenerezza.

Mi pongo davanti a lei appoggiandomi alla spalliera del divano.

-Ehi Baby tranquilla, c'è sfera ebbasta con te- Mi pento subito di averlo detto.
Che poi in fin dei conti non era ciò che avevo detto ad essere sbagliato, ma il tono che avevo usato.
Sembrava quasi che ci volessi provare, ma cazzo no.

La vedo chiudere e aprire gli occhi più volte, forse non realizzava.

-Ooo- Dico con tono cantileno.
-Si esatto sei a casa mia, puoi smetterla di sfregarti gli occhi come se non ci credessi-

-Beh potresti anche parlarmi con un tono più rilassato eh- Dice a sua volta.
Forse se l'era presa.

-Senti carina, hai 16 anni, io 25, sei a casa mia, siamo completamente soli, mi sei praticamente svenuta in braccio e se non ci fossi stato io a portarti con me probabilmente saresti a casa di un vero e proprio sconosciuto, e sicuramente non a fare due chiacchiere, dovresti ringraziarmi- Le dico come se la colpa fosse sua.

-Senti bello, non ti ho chiesto nulla, hai fatto tutto di tua iniziativa, se vuoi posso andare- Dice facendo per alzarsi, un tentativo invano devo dire dato che ricade subito nel divano dato il suo stato.

-Ripeto puoi rimanere qua stanotte, non di più ragazzina-

-Madonna smettila di dire ragazzina "uomo maturo"-

Continuavo a guardarla era davvero bella e avrei voluto tanto ribaciarla.

-se vuoi puoi dormire nel mio letto- le dico infine.

- Ah ehm-

-Te lo chiedo perché so che questo divano non è comodo, credimi-

Accetta senza problemi perciò le mostro la mia camera.

Camilla pov's

Dopo aver accettato di dormire con lui mi mostra camera sua.

-Cazzo Gionata ma è enorme!-

- Ehi, così potrebbe essere frainteso-

-Solo tu hai pensato a quello!- Dico ridendo dato che mi ha fatto notare il doppio senso.

Inizia a ridere pure lui.

-Smettilaaa- Dico arrossendo per l'imbarazzo.

-wow ti sei imbarazzata- Dice sorpreso sedendosi sul letto.

-Ah ehm.. avresti una maglia da prestarmi? Non posso dormire così...- Gli chiedo ignorando ciò che aveva detto.

Mi passa subito la maglia e senza giri di parole inizio a spogliarmi.

-Smettila di guardarmi- Dico notando il suo sguardo ardere su di me.

-Ei è casa mia, guardo dove mi pare-

-Bene allora guarda dove ti pare dall'altra parte però- dico togliendomi anche il resto rimanendo così in intimo.

Faccio per prendere la maglia ma noto che non è più dove l'avevo appoggiata.

-Ehi cerchi questa piccola?- Dice Gion girandosi nuovamente e sventolando la maglia come un trofeo.

- Si dammela ti prego!- Dico coprendomi con le mani per l'imbarazzo.

-wow per avere sedici anni hai un bel corpo..-

Infine mi passa la maglia, la indosso e ci mettiamo sotto le coperte senza proferire parola, forse per l'imbarazzo.


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