È accaduto tutto troppo velocemente

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"È TROPPO, TUTTO QUESTO ORMAI È TROPPO!" Sbottò Louis,per lo spavento e per la paura abbassai subito i toni della voce "P-perché dici co-così" dissi ormai piangendo "Harry questa è la pura verità! BASTA, IO NON TI AMO PIÙ!" disse Louis furioso, uscendo dalla porta di casa, e sbattendosela dietro di se.
Rimasi immobile, il cuore mi si era fermato, il sangue aveva smesso di circolare nelle mie vene...non mi ama più, non mi ama, fu l'unica frase che mi rimbombò per la testa. Caddi a terra e iniziai a piangere in un mare di lacrime...perché non mi ama più? Cosa-cosa ho fatto per meritarmi questo?! È da più di 7 anni che stiamo insieme, e non mi ama più?! È da più di 2 anni che viviamo insieme, in una nostra casa, e non mi ama più?!Abbiamo un figlio da quasi due mesi, e non mi ama più?! MA TUTTO QUESTO CON CHI L'HO CREATO?! CON CHI L'HO PENSATO?! Ah, si, vero, con l'uomo che non mi ama più, "Mama..." alzai la testa e vidi mio figlio di fronte a me, mi guardò negli occhi e portò la sua manina sul mio viso per asciugarmi delle lacrime. Per avere 4 anni è un bimbo davvero dolce "Io ti amlo ancola mama" mi disse James "Oh amore mio, vieni qui" Dissi mettendomi in ginocchio e aprendo le braccia, in modo da abbracciarlo il più forte possibile. Dopo vari secondi James si stacca dall'abbraccia, e mi guarda negli occhi "Dov'è pàpa?" Mi chiese il mio bambino preoccupato "È andato via amore" Dissi fra le lacrime ormai "Ritolnerà poi?" Mi chiede con paura e timore, lo guardai negli occhi e feci un sorrisino falso, per rassicurarlo un po' "Si spero...almeno presto" dico per poi riabbracciarlo.

"Grazie Gemma" la ringraziai con sorriso e occhi gonfi, per colpa delle lacrime, Gemma mi guardò abbastanza scettica "Stai tranquillo che si sistemerà tutto" mi disse abbracciandomi. La strinsi forte, più forte che potevo...la strinsi "forse" per l'ultima volta "Intanto ritornerà, come ha sempre fatto, si scuserà e ritornerete insieme" mi staccai dall'abbraccio e abbassai lo sguardo "Non mi aveva mai detto le parole 'non ti amo più'" dissi sussurrando. Tutto si era fermato, il vento, il rumore delle macchine, il respiro di Gemma... "C-cosa?" Chiese scioccata "Perché non me lo hai detto subito Harry?! Gli spacco il culo adesso a quello!" "No" Dissi fermandola subito "Lascia stare, se non mi ama più, vuol dire che non vuole più stare ed avere a che fare con me" Dissi sollevando la testa, per guardarla dritta dritta negli occhi "Senti Harry..." disse Gemma iniziando a mordersi nervosamente il labbro "Chiamami okay, voglio che mi chiami almeno due volte al giorno...se la cosa ti 'pesa troppo' vieni a stare un po' da noi" "No...no voglio rimanere un po' da solo adesso" dissi duro "O-okay, chiamami però okay?" "Okay Gemma" la ristringo in un abbraccio, finché non sento qualcuno afferrarmi i pantaloni e piano piano tirarli verso il basso . Mi stacco dall'abbraccio, sorrido, mi accuccio e lo abbraccio "Ritolenai a plendelmi plesto mama velo?" Mi chiese James con le lacrimucce agli occhi, non gli risposi e lo abbracciai ancora più forte...mi mancherai tanto piccolo mio, dissi fra me e me. Allentai l'abbraccio fino a che non mi staccai, li salutai, e me ne andai verso casa.

Arrivato a casa mi sdraiai nel letto, ed iniziai a piangere. Le lacrime uscivano ormai incontrollate dai miei occhi...perché non mi ama più, PERCHÉ? Questa, era una delle tante domande, che mi rimbombavano nella testa.
Decisi di alzarmi dal letto, mi avvicinai verso la credenza degli alcolici, e presi una bottiglia di whisky e vodka. Iniziai a bere, non ho mai retto l'alcol, ma questa volta non mi faceva nessuno effetto.
Bevvi tutte e due le bottiglie in meno di due ore circa, o almeno mi pareva così. Mi risdraiai nel letto dopo aver preso un altra bottiglia di non so quale alcolico e riniziai a piangere, finché non mi addormentai.

"Basta devi starmi lontano okay?!" "Ma perché! Spiegami almeno il motivo amore!" Dissi fra le lacrime "Cosa dovrei spiegarti eh?! CHE NON TI VOGLIO VEDERE MAI PIÙ HARRY?!" "No amore, non dire così! Non stai ragionando con lucidità" ero disperato, non c'è la facevo più, ero a pezzi "È da una settimana che non bevo, che sto o solo con te o con quel cazzo di bambino, o con entrambi cazzo! NON HO PIÙ UNA CAZZO DI VITA!" Sbottò Louis, a quel punto le lacrime iniziarono a rigarmi il viso, e la rabbia cresceva sempre di più "Come osi dire una cosa del genere su tuo figlio! SU NOSTRO FIGLIO!" A quel punto iniziai anch'io ad urlare "È TROPPO, ORMAI TUTTO QUESTO È TROPPO!" Sbotto Louis, per lo spavento e per la paura abbassai subito i toni della voce "P-perché dici co-così" Dissi ormai piangendo " Harry questa è la pura verità! BASTA, IO NON TI AMO PIÙ"

Mi svegliai di soprassalto, la testa mi faceva male, tanto che dovetti strizzare gli occhi, e portarmi il palmo della mano a spingere contro il dolore.
Mi sdraiai a pancia in su e guardai il soffitto, la mia vita non aveva più un senso senza Louis.
Presi il telefono dalla tasca dei pantaloni e vidi venti chiamate senza risposta, tutte da parte di Gemma...e vidi anche un messaggio in segreteria...rimasi a fissarlo, non lo aprì. Le lacrime iniziarono ad appannarmi la vista, quindi decisi di sbloccare il telefono e chiamare Gemma. Dopo neanche uno squillo rispose alla chiamata "CAZZO HARRY PERCHÉ NON RISPONDI AL CELLULARE?!" Disse Gemma sclerando "Stavo solo dormendo" dissi indifferente, senza emozioni "E DORMI COSÌ TANTO?!" Chiese scioccata la sorella "Gemma, non esagerare! Avrò dormito solo qualche ora!" Dissi alzandomi un po' troppo di scatto, tanto che la testa iniziò a rifarmi male "SOLO QUALCHE ORA? PENSAVO FOSSI...sinceramente parlando non voglio ne dirlo, e ne pensarlo...Harry sono due giorni che non mi chiami...stavo per venire da te..." a quel punto sgranai gli occhi, il respiro mi si bloccò "C-cosa? Ho-ho dormito per due giorni di fila?!" Chiesi balbettando e scioccato "Harry hai bevuto?" Mi chiese sconfortata "Si" gli risposi "Solo qualche bottiglia" continuai "Quante Harry...quante bottiglie hai bevuto?" Chiese mia sorella preoccupata "Quattro" gli dissi "In quante ore le hai finite?" "Penso in tre ore" Dissi. E poi il silenzio "Questo si spiega il fatto del sonno...Harry, vieni a stare da noi, ti prego" la supplicò la ragazza, "No, non voglio complicare la vita anche a voi" Dissi con risata nervosa "Harry cosa stai dicendo?! Non è vero! Non stai pensando con lucidità!" Disse la sorella ormai preoccupata "E quindi? È solo questo il problema? Gemma io ho da fare, devo andare ciao" Dissi attaccando, prima che mia sorella ribattesse parola. Lanciai da qualche parte il telefono sul letto, e mi risdraiai sul materasso. Un conato di vomito mi attraversò per tutta la trachea. Corsi in bagno, alzai la tavoletta del cesso ed iniziai a vomitare anche l'anima.
Litri e litri di alcol venivano rifiutati dal mio corpo, ci stavo così tanto bene, che anche l'alcol ha deciso di abbandonarmi.
Dopo minuti, forse anche ore, riuscì a ristabilirmi. Mi alzi, scaricai, per poi lavarmi la faccia con l'acqua gelida del lavello. Andai di nuovo in cucina, e presi una bottiglia di birra questa volta. La stappai e me la portai subito alla bocca, per darci un unico sorso. Ne presi un altra la stappai, ma stavolta ci detti un solo sorso, mentre mi dirigevo in camera.
Mi risdraiai nel letto a riguardai il soffitto. Nessun pensiero, nessun sentimento, sentivo solo dolore, dolore al cuore, dolore ai polmoni...sentivo solo dolore, finché non mi passò fra la testa la prima e unica cosa che potevo pensare...il messaggio in segreteria.
Presi il telefono andai su rubrica, contai fino a tre, premetti e portai subito il telefono vicino all'orecchio.
Quanto mi era mancata la sua voce, la sua rabbia il suo rancore, tutte cose che in quel messaggio non si potevano sentire, perché Louis ripeteva solo le frasi "Io non ti amo più, più tardi verrò a prendermi le mie cose".
Rimasi per più di 10 minuti con il telefono attaccato all'orecchio. Le lacrime scendevano incontrollate, la voglia di dire 'basta' l'avevo pure io.
Mi alzai dal letto, presi un foglio e una penna, e andai in salotto.
Mentre scrissi quella lettera, delle lacrime ci cadevano sopra, ma la cosa non mi importava, ormai era giunta l'ora.
Nel mentre che scrivevo, bevevo una bottiglia di vodka, l'unica mia salvatrice.
Aspettai, aspettai di sentire una macchina parcheggiarsi sul vialetto di casa...e così fu. Presi un tubetto di pastiglie, me lo portai alla bocca e le presi tutte. Le buttai giù con della vodka, l'ultimo sorso per precisare.
Sentì bussare alla porta, con le ultime forze che avevo dissi "Avanti" prima di chiudere gli occhi e cadere a terra, facendomi male alla schiena e alla testa. L'ultima cosa che senti dire fu "Harry, resist-"

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