Quando Harry e Louis rientrarono in casa, Ernest e Doris erano già seduti a tavola.
Ernest aveva nel pugno destro un cucchiaio ed in quello sinistro una forchetta, mentre Doris era alle prese con un tovagliolo da sistemare sul colletto della maglia per non sporcarsi.
Non erano i soli seduti a tavola.
Accanto a loro vi erano ancora tutte le sorelle intente a chiacchierare.
Tutte, tranne una.
«Lottie, che si mangia per merenda?» urlò Ernest sbattendo le posate sul tavolo.
La ragazza li raggiunse dalla cucina poco dopo, ed aveva tra le mani un vassoio con una torta al cioccolato.
«Di chi è la festa?» chiese Doris con un sorriso smagliante.
Louis andò a sedersi vicino a lei, e posandole una mano alla base della schiena, rispose: «non è la festa di nessuno piccola, è una torta che 'Arry ha fatto per voi!»
«In realtà l'abbiamo fatta insieme» lo corresse Harry al suo fianco, ricordando la promessa fatta la mattina precedente.
Dopo tutto quello che era successo era il minimo che entrambi si prendessero il merito.
«No aspetta» rise Fizzy indicandola, «Lou ha preparato una torta?»
«Lou è entrato in una cucina?» infierì Lottie sedendosi accanto alla sorella.
Harry alzò gli occhi al cielo, consapevole di non poter di difendere l'indifendibile.
«Diciamo che mi ha dato una mano...»
«Quindi ha acceso il forno?»
«Phoebe!» la sgridò Louis offeso, provocando così le risate di tutti.
«Dai Lou, non ti arrabbiare!» scherzò Lottie tagliando delle fette più piccole per darle ad Ernest e Doris, «sai che la cucina non è il tuo forte. Ma ti dirò, questa torta ha proprio una bella faccia, quindi ti daremo una chance!»
Harry evitò di dir loro che Louis più di stare fermo con uno sbattitore in mano non aveva fatto, e si limitò ad avvisare Lottie che quella torta poteva essere mangiata anche senza le posate.
Così, la ragazza avvolse ogni fetta di torta in un fazzoletto per poterla consegnare a tutti.
«Ma fa le briciole!» notò Doris quando le venne data la sua fetta.
Ernest piegò la testa per dare un morso cercando di non sporcarsi, e si leccò il labbro inferiore quando lo sentì pieno di briciole.
«È buona!» disse poi sfregando le dita di una mano.
«Stai facendo un pasticcio, Ernie!» rise Harry prendendo un altro tovagliolo per pulirgli la bocca.
Ernest strizzò gli occhi quando il riccio gli tolse accuratamente ogni briciola dal viso, e rise quando, una volta finito, sentì un dito picchiettargli il naso.
Louis guardò quella scena in silenzio, e gli spuntò un sorriso spontaneo sul volto quando vide suo fratello ridere, giocare e battere le mani tra di loro prima di metterle sulle guance di Harry ed accarezzarlo mentre lui stava mangiando la sua fetta di torta.
Harry con i bambini era lo spettacolo più bello di sempre, ed il fatto che quei bambini fossero i suoi fratelli rendeva tutto ancora più bello.
«Achoo, mi dai una mano?» lo pregò Doris alle sue spalle, colpendogli il braccio con quattro dita per richiamare la sua attenzione.
Louis si girò verso di lei, e rise quando la trovò ancora più sporca di Ernest.
Aveva le briciole anche sulle guance e agli angoli delle labbra e, per quanto lei si ostinasse a pulirli con la lingua, la situazione non migliorava affatto.
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All that you are is all that I'll ever need.
RandomLouis Tomlinson, 28 anni, dopo un matrimonio con un uomo che lo ha sempre trattato come se non valesse niente, chiede il divorzio per tradimento, ma ha bisogno di un avvocato. Harry Styles, 26 anni, non ha mai perso un processo. Dalla storia: «Io...