Love distance

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'Caro Diario, ti posso raccontare una cosa?

“Non credo all'amore a distanza... Insomma sarebbe impossibile, non si vivrebbe senza abbracci e baci” pronunciai.

Ricordo benissimo il giorno in cui lo dissi: il primo agosto alle dieci di mattina.

Ricordo ancora come lo dissi sicura, scrollando le spalle poco interessata dall'argomento e sicura di quello che stavo dicendo.

Poi, un'ora dopo arrivò lui che sconvolse tutto.

Ero in una chat, esattamente su skap, parlavo con la mia amica Audrey, quando mi fermò dicendomi che mi avrebbe fatto conoscere il suo migliore amico a distanza.

Le dissi che andava bene, probabilmente poco convinta.

Creò un gruppo, mi ricordo ancora il nome “ Stelle giganti”, aveva messo questo nome perché eravamo le sue stelle, il suo punto d'appoggio.

Mi presentai.

“Piacere, mi chiamo Cassie” avevo scritto, insicura.

“Il mio nome è Niall, e sarò la tua rovina” scrisse, citando la frase del mio libro preferito: Blue sky, pensai subito che Audrey gliel'aveva detto il nome del mio libro preferito, ma solo dopo pochi giorni capì che era seria.

Continuammo a conoscerci quella mattina, scoprì che aveva venti anni, sapeva suonare la chitarra e veniva dall 'Irlanda. Adoravo il suo modo di scherzare e di essere così sicuro di sé e allo stesso tempo timido e impacciato.

Mi inviò una sua foto, di lui da piccolo che teneva per mano una bambina che gli sorrideva con il rossore alle guance, scrivendo sotto: “Avevo capito tutto della vita, fin da bambino”.

Risi, risi e risi ancora con lui, passammo tutto il giorno a messaggiare.

Il secondo giorno, mi scrisse lui per primo, ma non sul gruppo ma sulla chat privata. Quel giorno ero molto felice di sentirlo.

“Buongiorno Principessa” mi aveva scritto, ricordandosi che gli avevo detto che mio padre mi chiamava sempre così da piccola.

“Buongiorno a te, elfo” ironizzai, ridacchiando divertita.

Fece il finto offeso, e dopo pochi minuti scoppiammo tutti e due a ridere.

Quel giorno mi divertì con lui, a scherzare ma anche a parlare di cose serie.

Scoprì che non gli piaceva leggere, ma aveva letto solo Blue sky, solo per fare una bella figura su di me. Risi divertita anche quella volta.

Mi inviò anche una sua foto, teneva la chitarra fra le gambe e sorrideva felice.

Decisi di inviargli anch'io una foto, ricordo che buttai giù tutto l'armadio, per cercare qualcosa di carino ma che non fosse esagerato. Sorrisi e gli mandai la foto, lui mi riempì di complimenti, ricordo le mie guancia diventare sempre più rosse, mentre ridevo.

Mi provocò molte volte, provandoci più e ancora più volte, facendomi arrossire.

A fine serata ci scambiammo il numero.

Il terzo giorno, mi svegliò con una sua foto mentre beveva del tea.

Scrivendomi “Buongiorno bella addormentata”, ricordo il mio sorriso.

Ed è vero, non c'è niente più bello che essere svegliati da un buongiorno e un complimento affianco, ti ravviva la giornata.

Quel giorno, decidemmo di fare una video chiamata.

Come al solito, cercai nell'armadio dei vestiti decenti, creando un gran casino.

Alla fine optai per del pantaloncini e una camicia estiva.

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