Il Locale Caraibico

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La notte di Natale ha sempre avuto un fascino tutto suo. Dalle quattro del pomeriggio, cioè dal tramonto, fino all'alba alle sette nelle città non c'è in giro anima viva . Nessuno tranne le anime in pena, quelle persone solitarie che hanno ricevuto solo delusioni dalla vita. Quelle persone che vivono in attesa di sapere la loro strada nel mondo, queste sono alla ricerca di un solo segno da Dio, dalla Provvidenza o dall'Universo un segno. Basterebbe anche solo un sassolino contro la giacca pesante che attira la sua attenzione e la sua curiosità farebbe il resto.Basterebbe solo una sola brezza nella notte per poter indicare il cammino di questi smarriti.

Gli smarriti, non i perduti. Mi è rimasta impressa questa differenza, è molto bella e risale ad un aneddoto tutto italiano. All'inizio della Divina Commedia di Dante, lui stesso dice "[...] che la diritta via era smarrita. [...] ed una mia professoressa di italiano, una persona davvero coraggiosa e forte, ci spiegò che perdere qualcosa non potrà più essere ritrovata, mentre lo smarrire può essere ritrovato,anche solo dopo molti anni. La via giusta c'è, basta solo saperla seguire.

Mi considero una persona che ha avuto quasi tutto dalla vita. Ho una famiglia alle spalle molto unita, un buon lavoro regolare che mi permette di vivere bene, degli amici sempre pronti alle mille avventure eppure so che mi manca qualcuno. La persona giusta per intenderci. Datemi del romantico testa di cazzo ma diciamo che non mi ritengo di questa epoca, infatti sono anni che dico a mia madre che in realtà sono nato vent'anni dopo. Torniamo su questa terra, in queste chiacchiere sparse a terra come il sale d'inverno. 

È stato una serata diversa, una sera di Natale comunque da dimenticare. Un venticinque dicembre come questo non dovrebbe mai accadere a nessuno. Dopo aver passato una giornata in famiglia, con poco meno di venti famigliari tra quelli acquisiti e non, a sgobbare come un matto dietro al mangiare, tutti iniziano a farsi domande scomode quanto un elefante seduto sul treno accanto a te.

"Ma ... mi sembri ingrassato dall'ultima volta che ci siamo visti." ti dicono e allora mandi giù il boccone, sorridi e dici "Eh, lo so. Dopo le feste inizierò a mettermi in riga." ma non hanno minimamente notato che stai facendo molti sforzi per diminuire. Insomma la questione del peso mi da sui nervi. Io sto bene, sono in pace con me stesso e non mi sento di rispondere a queste persone "Ma fatevi una bella scodella di cazzi vostri!" Penso di essere burbero, la maggior parte delle volte, ma spesso devo fare buon viso a cattivo gioco. Mi da fastidio che continuino a dirmi quei fottuti difetti che ho, come se anche io non li vedessi tutti i giorni allo specchio.

Poi arriva la domanda fatidica "Ma ... La fidanzata? Stai invecchiando, guarda che dopo non ti vuole più nessuno." ecco io sorrido e dico "Lavori in corso." anche se dentro di me vorrei spingere questa domanda nelle fondamenta e coprirle con una colata di cemento, in modo che non possa più tornare per tormentarmi. Ripeto che non è facile e anche questa è una domanda a cui devo far fronte ogni giorno della mia vita da circa dieci anni. Non ho scelto io di essere solo, non ho voluto io non trovare qualcuno a cui piacessi. Sono stufo di queste domande. Fatemi vivere la mia vita, se l'universo non vuole una compagna per una persona burbera e brontolona come me, allora sia!

Non ci credo neanche io a questa cazzata, ma definire questo pensiero aiuta a non pensarci. Delle volte non pensandoci la soluzione si palesa davanti al tuo naso e sta a te decidere se raccoglierla o investirla con la macchina.

Tornando a parlare di tutt'altro. La storia, c'era una storia che aspettava da qualche parte, è lì nascosta nei meandri di uno sfogo e di un piccolo desiderio.

Mi trovavo a Bergamo la notte di Natale pensando di fare una passeggiata notturna. Abito a mezz'ora dalla città e quindi la mia scelta di fermarmi è stata un pochino obbligata. Ho una macchina vecchia, ero partito con le migliori intenzioni di fare un giringiro di qualche mese ma lei mi fece capire che se non mi fossi fermato mi avrebbe abbandonato sul viale. Dovevo staccarmi dalla mia famiglia per qualche ora senza offendere nessuno, per questo sono le due del mattino del ventisei di dicembre e sto passeggiando immerso nel mio giaccone pesante per le vie di Città Alta. Mi sento amareggiato e sconsolato, ho aspettato che tutti fossero addormentati per poter prendere il mio piccolo catorcio e poter uscire a girare. Dovevo fare quel piccolo giringiro.

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⏰ Last updated: Oct 01, 2018 ⏰

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