Prologo: 20 settembre.

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Era il 20 settembre, ero appena tornata da scuola l'unica cosa che riuscivo a pensare era il dolore che stavo provando dopo un anno intero in cui mi ero disintossicata dal provare sensazioni d'amore. Buttai la cartella nell'angolo più remoto della casa e mi buttai letteralmente sul letto, come sempre ero sola in casa a quell'ora e non mi pesava più di tanto. Avevo fame ma il dolore era più forte di esso, cercavo di non piangere e di non far vedere che ero letteralmente a pezzi. Come ogni giorno da sempre ormai, guardo Grey's Anatomy da sempre la mia serie tv preferita. La medicina mi ha sempre affascinato ma credo che se dovessi scegliere di studiarla non durerei così tanto quanto dovrei. Meredith la persona da cui forse ho preso più insegnamenti, e quel giorno proprio grazie a lei ho iniziato a piangere a dirotto... ma che ci possiamo fare le lacrime scendono giù anche se non vuoi, falle uscire a volte fa stare meglio. Ora mi presento sono Lisa, ho 18 anni... sono all'ultimo anno del liceo linguistico, non esiste nulla di più complicato di esso. Dunque un mese fa ho conosciuto una persona per caso, eravamo nello stesso locale a ballare e mentre ero al bancone per prendere un rum e cola, mi si avvicina questa ragazza. Alta (molto più alta di me... dato che sono 1.58), scura di pelle, formosa con dei capelli riccissimi e neri, gli occhi marroni scuro ma magnetici quanto quelli chiari. Mi sorride e credo di averla guardata più del dovuto, ma quel sorriso era davvero bellissimo e mozzafiato. Le sorrido a mia volta, e prendo il mio drink recandomi verso le poltroncine esterne, per prendere un po' di aria e fumare una sigaretta. Quando all'improvviso mi vibra il telefono, lo controllo per vedere se è qualcuno di importante o se era solamente qualcuno che ci provava con me.

Chicken nuggets:

Amore, dove sei?

Me:

Cucciola sono ad un locale tu dove sei?

Chicken nuggets:

Che locale? Mi devo preoccupare? Non bere tanto!

Me:

Tranquilla piccolina, non ti devi preoccupare e non berrò tanto... al duel. Ti scrivo appena arrivo a casa se sono ancora capace di farlo hahaha scherzo. Ti voglio bene e vai a dormire.

Chicken nuggets:

Uff... va bene ti voglio bene anche io amore. Non fare cazzate!

La mia adorabile cuginetta, l'unica che mi scrivesempre e si preoccupa per me. Mentre mettevo il telefono in tasca si avvicinauna ragazza che mi prende con la forza e mi blocca al muro, cercando dibaciarmi e io cercavo disperatamente di togliermela di dosso ma era il doppio di me. Si avvicinava a me sempre di più, quando all'improvviso una ragazza la sposta e le tira un pugno sul naso, io cado a terra con le gambe tremanti. La ragazza che mi aveva aiutato era quella del bancone, la guardo mentre urla aquella ragazza di starmi alla larga poi si gira e viene verso di me. "Tutto okay piccola?" annuisco con la testa e lei sorride e mi accarezza laguancia. "Grazie" le dico mentre mi alzo e le sorrido molto timidamente. Rientra nel locale e io rimango lì a guardare il cielo blu pieno di stelle. Un ragazzo inciampa e mi fa cadere tutto il drink addosso e io gli rispondo distare attento un po' arrabbiata. Lui si inizia ad agitare e a dire che non dovevo alzare la voce con un uomo e che ero solo una lesbica di merda malata e deviata, gli rispondo che forse l'unico malato e deviato è lui e che dovrebbe pensare prima di aprire quella fottutissima bocca. Neanche il tempo di finire la frase che mi inizia a picchiare. Pugni in faccia, capelli tirati... finisco a terra e lui mi continua a prendere a calci nello stomaco, non riesco più a muovermi così va via. Mi asciugo le lacrime che scendevano sia per il dolore sia per gli insulti ricevuti da un omofobo di merda. Mi alzo piano con il sangue che scende dalnaso, il labbro e dal sopracciglio rotto. Rientro nel locale e mi reco in bagno per mettere un po' di acqua nei punti da dove esce il sangue ma improvvise fitte mi lacerano lo stomaco cerco di respirare per alleviare il dolore. Esco dal bagno e attraverso la folla arrivo all'uscita ma sto per cadere quando...

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