Capitolo 5.

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Rientrai in classe alla fine delle lezioni e lo guardai male. "Allora? Si o no?" disse ridendo "Si, okay alle otto passa, se arrivi alle otto e uno non esco più". Il mio era un piano, la puntualità non era il suo forte, sarebbe arrivato in ritardo e io non sarei uscita.

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Guardai il cellulare 19:58  bene, due minuti e potevo starmene finalmente a casa a guardare il mio film preferito.

20:00 *Din Don* aprii la porta ed era lui!

"Le otto precise, baby" sorrise  e mi schioccó un bacio sulla guancia. "Questi sono per te" mi diede un mazzo di fiori "ohw, grazie" sorrisi arrossendo un po' "andiamo!" dissi subito.

Arrivammo al parco e ci sedemmo su una panchina, pian piano sentii il suo braccio intorno al mio collo e mi allontanai.

"Sei fidanzato, Styles" lo guardai "non dovresti fare così" aggiunsi "non è la mia ragazza, è la troietta di una sera e via" disse mentre sorrideva soddisfatto.

"Certo, la stessa troietta da sette anni vero? Mi ricordo ancora quel giorno, ero qui per te e tu invece mi lasciasti da sola! Guarda!" gli feci vedere una cicatrice sulla mia gamba "per colpa tua, quel giorno caddi dalla bici, lo sapevi che non sapevo guidare bene e mi lasciasti andare!"

"ero piccolo, Diana!" disse prontamente e mi prese il viso tra le mani. "Sai Harry, avevo una cotta per te, ma è passata" dissi sorridendo e mentendo a me stessa.

"A me invece non è ancora passata"

potevo sentire il battito dei nostri cuori alternarsi, producevano una melodia stupenda.

Ci guardammo negli occhi, le nostre labbra erano a pochi centimetri e...

"La mia seconda, ma prima scelta".Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora