la storia vista da Marta

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Così fu lei a cercar la forza di aiutarmi, le confessai il problema, lei mi sorrise e disse che mi capiva, e che forse si sarebbe comportata anch’ella così. E fu grazie a lei che mi stabilizzai. I miei genitori non capivano nulla, erano troppo presi dai loro problemi, dal loro lavoro, e cominciai a dimenticarmi chi fossero. Una notte io e Luca decidemmo di andare a rilassarci nella nostra casa in montagna, prese la macchina di suo padre e un’oretta dopo arrivammo. Parlammo per ore, nonostante ci vedessimo in ogni ora avevamo sempre tante cose da raccontarci, o semplicemente ricordi da rivivere. Passammo dalle sigarette alle canne, dalla birra alla vodka. Io ero abituata, lui forse no. E così finimmo per baciarci, io ero soltanto un po’ brilla ma capivo cosa stava accadendo, ma nonostante tutto non riuscivo, e non volevo, fermarmi. Presi dalla passione, o almeno credevo, iniziai a spogliarlo e lui fece lo stesso con me, con pochi preliminari finimmo a letto. Persi la mia verginità, chissà se se lo ricordava. Lo facemmo 3 volte quella notte, sempre migliore della precedente. I miei sensi di colpa nei confronti della mia amica non si facevano sentire, fu lì che capì di amarlo. 

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