Le strade lo sanno chi sei, sanno cosa fai e non ti lasciano scampo.
Camminando per questo quartiere, percorrendo isolato per isolato, ispezionando tutte le vie... Non mi ero mai soffermata su quanto l'aspetto di queste case, così eleganti e maestose sminuissero, nascondessero, quasi cancellassero la vera essenza delle persone che vi abitano.
Gente malata, assetata di soldi e potere, gente cattiva, influenzati dalla malavita...
Ed io, Gemma Balck sapevo bene cosa significasse vivere nella malavita.
No, non me la sono cercata questa vita, non ho avuto compagnie sbagliate, semplicemente ci sono nata e basta...senza scelta. Non ho mai sentito il bisogno di cambiare aria, non mi mancava nulla, i miei genitori sono sempre stati al mio fianco, ho sempre avuto amici fedeli, soldi non me ne mancavano e qualsiasi cosa chiedessi era un ordine.
D'altronde ero la figlia del capo, ogni mio desiderio era un ordine. Possiamo dire che sono stata una bambina viziata, ma in questo ambiente anche i più ricchi devono sudarsele le cose e così dai 14 anni ho iniziato anche io a contribuire con l'attività di papà e così anche mio fratello minore.
Alcohol, droga, sangue, pistole, rapine, scampare alla legge e uscire di casa senza sapere se la sera avresti varcato ancora quella posta, qui sono all'ordine del giorno.
Non avevo mai sentito il bisogno di andarmene, casa era casa, avevo tutto, era facile per me stare lì, combattere per avere il mio posto, ero abituata a sentire l'adrenalina a mille, a nascondermi, ad avere la faccia tosta, "o tu o io", ero pronta e lo sarei stata sempre, niente e nessuno mi poteva cogliere impreparata, ero sempre un passo davanti a tutti...
Eppure qualcosa cambiò.
