Enrico Vinci

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Fu in quel momento che Enrico capì di averla persa.

"Non vedo l'ora di andarmene da questo studio. Ci vedremo solo in tribunale, io da una parte e tu dall'altra." Glielo aveva detto in faccia. Proprio con queste parole. Che continuavano a risuonare nel silenzio della sua camera da letto. Mentre fissava le carte del cedimento dello studio.

"Porca troia!" Scaraventò contro il muro tutto ciò che era appoggiato sulla scrivania. "PORCA TROIA, NO, NON PUÒ FINIRE COSÌ!" Iniziò a urlare, ad imprecare, e a scaricare tutta le emozioni che sempre rinnega a sé stesso. "Non posso non fare niente."

L'unica cosa che lui sapeva e lei no era che Diego era venuto a Napoli solo per riconquistare Nina. "Diamine, Diego, TUTTA COLPA TUA! Vai al diavolo!

Lisa è il Sole. Tu sei solo una sporca lucertola che si approfitta della sua disponibilità.

Lei è un fiume in piena e tu sei solamente un pozzanghera di merda.

Lei è ciò che voglio IO. Lei è la donna che amo."

L'aveva detto. L'aveva detto.

Enrico prese la macchina e corse a casa di Lisa, non tutto era perduto. Davanti al cancello della sua casa, Enrico si trovava in panico e continuava a ripetersi cosa dire. Lisa scese. "Ciao Enrico."

"Lisa... Ehm... Volevo dirti che..." Abbassò lo sguardo come se il coraggio lo potesse trovare tra i sassolini del cortile di Lisa. Una voce maschile li interruppe. "eh-ehm, Enrico, che ci fai qui?"

"Vattene" disse in modo rude. "Devo parlare da solo con Lisa."

Finalmente Diego è andato via e Enrico sa cosa dirle.

"Vedi Lisa, b-bisogna essere pragmatici." Lei lo guardò confusa.

"N-non è nulla di personale. Ma-" si interruppe.

"Ma chi diamine voglio prendere in giro?"

Alzò lo sguardo e fissò Lisa negli occhi per qualche istante. "Lisa, io ti amo. E non mi importa un cazzo di Diego.

Io ho bisogno di te.

Ho bisogno del tuo calore.

Del tuo essere sempre positiva.

Delle tue imperfezioni che mi fanno impazzire."

Enrico si avvicinò, i volti erano a pochi centimetri di distanza. Lui avvolse le sue braccia attorno al suo addome, la trascinò lentamente verso di sé, e la baciò.

Il calore dei tuoi corpi si tramutò in tenero e dolce amore, un amore che mai si erano detti prima di adesso. Eppure adesso era tutto perfetto. A Lisa non importava di Diego.

Le labbra si staccarono in uno schiocco che chiedeva ancora e ancora di quell'affetto reciproco.

"Lisa, io ti amo."

Lino Guanciale SeriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora