Avreste mai pensato che la vostra vita potesse cambiare di punto in bianco?
Bhè è quello che è successo a Marinette, una "normalissima" ragazza di 18 anni, che per un "misterioso" motivo sarà costretta a cambiare vita... si farà nuovi amici e nemi...
Mi sono svegliata presto, per il troppo rumore dei messaggi di auguri. Rispondo ad ognuno con un grazie sincero e poi mi risistemo per bene nel letto e guardo il soffitto mentre penso alla grandiosa giornata che trascorrerò oggi.
Alla fine io e Alya siamo tornate in quel negozio: io ho scelto il secondo abito, invece lei il primo.
Non vedo l'ora che sia stasera per festeggiare con i miei amici e nutaralmente anche con il mio Felix.
Ancora non ci credo che stiamo insieme! È un fidanzato perfetto.
È dolce, rispettoso, premuroso, ...
A risvegliarmi dai miei pensieri è un dolce bussare alla porta e una famigliare e altrettanto dolce voce che mi fa gli auguri di buon compleanno.
Zia Kate entra cantando la tradizionale melodia, con in mano un vassoio, contenente la mia colazione preferita.
Z.K: « tanti auguri nipotina mia! »
Io: « grazie zietta! »
//Skip time//
Finita la colazione, vado a fare un bel bagno rillassante; oggi ho tutto il tempo per dedicarmi a me stessa e voglio essere perfetta.
Finito il bagno, che è durato più di un'ora, mi vesto.
Indosso una maglietta bianca e rosa di Starbucks e una minigonna rosa, che arriva un pò più sopra del ginocchio. Accompagno il tutto con un giacchetto di jeans e delle banallissime scarpe da ginnastica bianche:
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Poco dopo arriva Alya, che è qui per aiutarmi ad allestire il giardino del ristorante per la festa. Non perdiamo un minuto di più e iniziamo subito ad organizzare il tutto.
•|A Miami|•
Pov's Felix
T: « andiamoooo, chi è? la conosco? »
Io: « puoi anche smetterla Tikki tanto non te lo dirò mai! »
T: « oh! e andiamoooo »
Io: « vuoi smetterla!? è da quattro ore che vai avanti con questa storia! »
T: « nope »
Io: « ahhh (sbuffo frustrato) non la smetterai finché non te lo dico vero? »
T: « già »
Io: « e va bene, il suo nome è Marinette Dupain-Cheng, contenta? »
T: « oh! si, si, molt- » sbianca « c-comehai d-detto che si chiama? »
Io: « Marinette Dupain-Cheng, perché la conosci? »
T: « Ehm... in realtà io... » fa un respiro profondo « Dobbiamo parlare »
