24.

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Una luce improvvisa mi fa aprire gli occhi.
-Jahseh chiudi quelle cazzo di tende- gli dico mentre mi copro gli occhi dalla luce.

-Cogliona muoviti ad alzarti che devi andare a scuola- mi dice ridendo.

-non ho voglia- gli dico mentre mi stendo di nuovo.

-va bene, cosa ti va di fare?- mi chiede buttandosi sopra di me.

-Jahseh e che cazzo però! Non sei mica leggero- gli dico cercando di levarmelo da dosso.
Lui scoppia a ridere e poi si alza.

-Vaffanculo- gli dico mentre mi alzo ed esco dalla sua camera.

-dai non essere arrabbiata- mi dice lui ancora ridendo mentre mi segue.

-ma Jahseh cazzo tu mi fai svegliare aprendo le finestre e fai entrare quella cazzo di luce e poi ti butti su di me con la grazia di un rinoceronte...io non ti sopporto più- gli urlo isterica mentre lui mi ride in faccia.

-e non ridere!-

-sei bellissima- mi dice mentre mi abbraccia, ridendo ancora.
Io non ricambio e rimango a braccia incrociate, anche se quel complimento un piccolo sorriso me lo ha fatto uscire.

-scollati che devo mangiare- gli dico spingendolo via da me e andando diretta in cucina.
Appena entro noto un biglietto appeso sul frigo.
Sopra c'è scritto:

Io, tuo padre e Aiden siamo fuori e non torneremo prima di mezzanotte, quindi tu e Jahseh resterete da soli per tutto il giorno.

-mamma

Dopo aver letto il bigliettino lo do a Jahseh subito appare un ghigno sul suo volto.
-no- gli dico capendo già le sue intenzioni.
Lui per tutta risposta ride e mi lascia sfuggire un sorriso anche a me.

-sei bellissima Sky- mi dice avvicinandosi a me e spostando una ciocca di capelli dietro il mio orecchio.
Arrossisco leggermente.

-smettila Jahs- sorrido imbarazzata.
Lui scuote la testa e mi bacia.
Sento il mio cuore battere all'impazzata e le farfalle nello stomaco iniziano a farsi sentire.
-ti va di guardare film e serie tv tutto il giorno, stesi sul divano, con una coperta e la cioccolata calda?- mi chiede lui prendendomi il mento con l'indice e il pollice.
Proposta migliore di questa non esiste.
Accetto senza pensarci due volte.

-tu prepara la cioccolata, io penso al resto-
Annuisco e faccio come mi dice.

Dopo una decina di minuti vado nel salotto e mi siedo accanto a Jahseh che aveva già preparato tutto.

*

Per tutto il giorno io e Jahseh non abbiamo fatto altro che guardare serie tv.
Adesso sono le 21:30 e abbiamo intenzione di guardarci un film, horror ovviamente.
Ne io ne lui siamo tipi da film romantici o strappalacrime.
Amiamo gli horror, anche se mi spavento sempre a guardarli.
-usciamo a comprare la pizza?- mi chiede Jahseh staccando un attimo lo sguardo dal cellulare per guardarmi.

-non ho voglia di uscire, perché non le ordini?-

Lui sospira. -giusto-

Sorrido. -sei un cretino-
Lo vedo sorridere mentre compone il numero della pizzeria sul telefono.

Dopo circa venti minuti sentiamo il campanello suonare e io mi precipito alla porta.
Sorrido non appena vedo il fattorino con le nostre pizze in mano. Finalmente si mangia.
-sono 20£- ci dice con un sorriso.
Per pagare prendo la carta di credito di mia madre e Jahseh prende le pizze.

-prendo le birre- gli dico mentre apro il frigo.
Fortunatamente trovo le ultime due birre che probabilmente dovrebbero essere dei miei genitori ma non importa.

Dopo esserci sistemati di nuovo sotto le coperte e aver spento le luci, Jahseh fa partire il film.
The conjuring. Solo a sentirlo mi vengono i brividi.

Pov's Jahseh
Il film credo sia finito da un bel po' e credo di non essermene accorto.
Sono troppo impegnato a guardare Skyler che si addormentata.
È davvero incredibile come questa ragazza riesca ad essere così bella anche pur essendo completamente in disordine. Proprio come mi ha ripetuto per tutto il giorno.
Sorrido mentre la guardo.
Ha l'aria così innocente.
È così dolce ma anche stronza.
Ed è così bella.
Non riuscirei mai a smettere di dirlo.

Non sono mai stato così innamorato.
Questa ragazza mi sta mandando in pappa il cervello da quando è entrata nella mia vita.

Con solo quella coperta credo che stia morendo di freddo.
E poi questo divano non è molto comodo, e non voglio che lei stia scomoda mentre dorme.
La prendo in braccio a mo' di principessa e la porto, ovviamente, in camera con me.
La stendo sul letto e le imbocco le coperte.
Non voglio che questa notte lei stia da sola.
Fuori la finestra riesco già a vedere i primi lampi e i tuoni di quello che sarà un lungo temporale.
Lei ha paura dei temporali, anche se non vuole ammetterlo.

Mi stendo vicino a lei e l'abbraccio.
Sento il cuore a mille.


-ery

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